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Sabato, 30 Marzo 2019 06:51

Xylella: Stefàno (PD) «Casili sembra lo smemorato di Collegno»

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"Con una certa sfrontatezza, il consigliere regionale Casili ricorda su Facebook che questo governo ce la sta mettendo tutta per non lasciare da soli gli olivicoltori e gli agricoltori, con promesse da 400 milioni di euro che non lasciano spazio a polemiche da campagna elettorale.

Ricorda, ancora, che l’Europa è corresponsabile di questa sciagura e che la maggior superficie olivicola del Salento è detenuta da piccoli agricoltori. Casili si ricorda, oggi. E ci sembra tanto lo smemorato di Collegno". Lo scrive in una nota Dario Stefàno, vicepresidente del Partito Democratico a Palazzo Madama. 


"Noi, viceversa, ricordiamo bene ciò che Casili, insieme a tanti altri suoi colleghi 5Stelle, ha sostenuto per diversi, troppi, anni sul tema della Xylella fastidiosa: la slupatura, la neve che avrebbe bloccato la diffusione della batteriosi, il complotto, gli olivi Ogm e altro ancora. Ma l’errore di oggi, come quello di allora, è sempre lo stesso - prosegue Stefàno - e cioè tentare di dimostrare di essere più bravi di altri a prescindere, di avere coscienza di un problema, senza però averne adeguata conoscenza. Se, infatti, il consigliere pentastellato prima aveva coscienza dell’essiccamento degli alberi di olivo ma non aveva affatto una reale conoscenza, come dimostrato dal naturale decorso di madre natura rispetto alle sue insolite quanto confuse profezie, oggi prende coscienza della necessità di fondi per il settore olivicolo salentino, ma non sa che quei fondi - a differenza di come viene raccontato - se arriveranno, in realtà non potranno essere di sostegno né a grandi né ai piccoli olivicoltori danneggiati dalla xylella".
 

"Conviene spiegare, allora, anche al consigliere che quei 400 milioni promessi, che dovrebbero arrivare dal Fondo di Sviluppo e Coesione, potranno essere destinati solo a progetti strategici di tipo infrastrutturale o immateriale, dunque solo ad investimenti e non anche al ristoro dei danni subiti meno che meno agli espianti. Al consigliere serve fare un ulteriore passetto, perché prendere coscienza del problema è stato certamente positivo ma evidentemente non basta".


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