80 km di pericolosissimo inseguimento che la Polizia di Frontiera di Trieste, ha dovuto affrontare a bordo di una vecchia Fiat Punto. Tutto inizia da una segnalazione della Polizia Slovena impegnata nell’inseguimento transfrontaliero di un furgone carico di clandestini.
L’autista, con a bordo 12 immigrati irregolari, per sfuggire ai controlli, ha tentato di investire un agente, speronando diverse auto, per terminare poi la sua corsa a Visco (Udine), circa 80 km dopo.
«I colleghi della Polizia di Frontiera hanno dovuto affrontare tutto questo a bordo di una Fiat Punto – dichiara Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) – purtroppo queste sono ancora oggi le dotazioni, a causa dell’ultimo decennio di tagli scellerati all’apparato della sicurezza. La nuova finanziaria – prosegue – ha previsto stanziamenti per nuove dotazioni, ma a causa delle politiche sbagliate degli ultimi anni, occorre tempo per adeguarle e distribuirle. Fortunatamente non ci sono stati feriti, grazie alla professionalità dei colleghi ai quali – conclude – va la nostra vicinanza e le nostre congratulazioni».