ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Martedì, 09 Aprile 2019 00:00

Città Silenti a Matera 2019

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MATERA. Città Silenti è la mostra di Michele Volpicella con il patrocinio di Matera 2019, Open Future a cura di Avangart di Sebastiano Pepe e Nicolò Giovine, esposta a Matera presso la Fondazione Sassi via San Giovanni Vecchio, 24.

Vernissage d’inaugurazione: domenica 14 aprile 2019 ore 18,00.  Resterà aperta al pubblico tutti i giorni, dalle ore 10,00 alle ore 18,00, con ingresso gratuito, dal 15 aprile al 30 settembre 2019.

Il percorso espositivo si compone di una selezione di opere del maestro Volpicella raffigurante il paesaggio materano nelle sue diverse sfaccettature cromatiche in chiave Neo Metafisica, con una particolare attenzione alla tecnica di lavorazione delle tele, trattate con polvere di tufo e di pietra e successivamente dipinte con accurata prospettiva geometrica ed un’armonia cromatica che caratterizza la loro peculiarità.

La mostra è un omaggio alla città di Matera in occasione del suo riconoscimento a Capitale Europea della Cultura 2019.

Perché Matera è stata proclamata il 17 ottobre 2014 Capitale Europea della Cultura per il 2019?...... Perché l’obiettivo di Matera di porsi alla guida di un movimento finalizzato all’abbattimento degli ostacoli che impediscono l’accesso alla cultura, soprattutto attraverso nuove tecnologie e processi di apprendimento, è stato giudicato visionario.

É questa, tra le motivazioni che hanno portato la Giuria di selezione a scegliere Matera come Capitale Europea della Cultura 2019, quella che più colpisce.

Obiettivo visionario… visioni di radici millenarie… visioni intese come capacità di vedere oltre la realtà materiale e storica…. visioni quali sinonimi di tensione etica e spirituale orientata alla piena realizzazione di sé e dei propri ideali.

Il sogno è quello di costruire questa resistenza attraverso l’arte e la cultura, attraverso il teatro, la danza, la musica, che così non sono più vissute come un oggetto di consumo, ma come parte integrante della vita.

L’arte è innesto vitale per la trasformazione delle persone. L’arte che parte dalla vita, che parte dai problemi della società contemporanea, fa si che ci si interroghi, che si discuta.

L’arte che parte dallo specifico, come nel caso delle tele intrise di poesia di Michele Volpicella, rende possibile la trasmissione nel tempo e nello spazio del messaggio culturale e artistico nella città di Matera: un messaggio intriso di radici, di storia, di futuro, di continuità, di utopie, di percorsi, di riflessioni, di connessioni…. di visioni.

L’opera pittorica di Michele Volpicella crea linguaggi universali, fa poesia, produce bellezza. (dalla prefazione al catalogo del Prof. Francesco Lenoci)

La cifra stilistica di Michele Volpicella è ormai diventata una firma inconfondibile: la sequenza quasi aritmetica dei tetti, la peculiare tavolozza cromatica, le finestre mute, l’assenza di figure umane, sono alcuni degli elementi che caratterizzano le sue opere, capaci di attirare un sempre maggior successo di pubblico e critica.

Se a restare inconfondibile è il tratto dell’artista, forgiato sulle lezioni di incisione 

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