Liberato grazie all'intervento del Governo Italiano e di Amnesty International, Mohamed si è trasferito a Torino, dove è stato Consigliere Comunale dal 1998 al 2003.
Mohamed Aden, uomo di un clan del sud, ha deciso di costruire un ospedale umanitario nel nord della Somalia, il Somaliland, regione pacifica da 20 anni per dare un segnale positivo al resto della Somalia.
La mortalità infantile nel Corno d’Africa è la più alta al mondo e bambino su cinque muore prima dei cinque anni di vita per malattie anche banali, come dissenteria, malnutrizione e problemi respiratori e cardiovascolari.
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Il Dr. Mohamed Aden é morto nel Dicembre 2010, ma un gruppo di suoi amici italiani, presieduti dal Dr. Piero Abbruzzese ha deciso di continuare la sua missione, ha costruito l’Ospedale Pediatrico Mohamed Aden Sheikh (MAS) e lo ha gestito, insegnando ai medici ed infermieri somali.
Attualmente l’Ospedale é gestito esclusivamente da personale Somalo preparato da noi ed é a carico del Ministero della Sanità, che paga gli stipendi al personale e parzialmente i costi dei farmaci. Dal Novembre 2015 il Ministero della Sanità ha affidato lo sviluppo dell’Ospedale al Dr. Piero Abbruzzese come Coordinatore Internazionale e gli ha chiesto di attivare la Neonatologia e la Chirurgia Pediatrica.
Come lavora l’Ospedale
L’Ospedale MAS é l’unico ospedale pediatrico pubblico nel Corno d’Africa e cura anche bambini provenienti dalle nazioni vicine.
Sono stati trattati più di 50,000 bambini e sono stati addestrati 8 medici e 16 infermieri.
L’Ospedale MAS CHILDREN lavora 24 ore al giorno con Reparto, Day Hospital, Ambulatori, Farmacia e Laboratorio d’Analisi (affidato a Docemus Onlus, associazione collaborante). Attualmente piccoli pagamenti sono richiesti per medicine e analisi di laboratorio a chi può pagare. La Mensa dell’Ospedale è gratuita per pazienti, genitori e personale dell’ospedale.
Il Triage comincia alle 7.00 di mattina e, dopo lo screening iniziale, i pazienti vengono indirizzati alle diverse sezioni dell’ospedale per indagini e terapia. Quelli gravi vengono ospedalizzati.
Da alcuni mesi è cominciata l’attività di Neonatologia ed è stato preparato il Blocco Operatorio, attualmente pronto ad iniziare l’attività.
Il Progetto
Le nuove attività di Neonatologia e di Chirurgia Pediatrica richiedono personale adeguatamente formato. Il criterio sarà quello utilizzato negli scorsi anni con la pediatria: missioni mediche ed infermieristiche di professionisti italiani si occuperanno dell’insegnamento. In più, stage in ospedali africani e nell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino e lezioni con telemedicina completeranno il training.
Neonatologia
Il training del personale infermieristico neonatologico è già iniziata e deve continuare per un numero iniziale di almeno quattro infermieri. Occorre la presenza di un’infermiera esperta proveniente dall’Italia, che insegni le procedure e l’utilizzo corretto delle apparecchiature già presenti. Inizialmente, alcune infermiere già presenti in ospedale potranno essere utilizzate con incrementi salariali adeguati.
Chirurgia Pediatrica
L’insegnamento chirurgico sarà coordinato da una caposala proveniente dall’Italia, che insegnerà ad un minimo di quattro infermiere locali, strumentazione, sterilità e assistenza anestesiologica. Anche in questo caso, per ottimizzare i costi, si utilizzeranno inizialmente infermiere già presenti in reparto con incrementi salariali. Occorrerà peraltro assumere nuovo personale che sarà stipendiato dal Ministero della Sanità.
Risultati previsti
La Neonatologia e la Chirurgia Pediatrica completeranno le competenze del nostro ospedale pediatrico. Un numero di 500 neonati all’anno saranno trattati, riducendo significativamente la mortalità neonatale estremamente elevata in Somalia. Analogamente, da 300 a 400 interventi chirurgici saranno eseguiti per patologie considerate da noi semplici, come l’appendicite e per patologie complesse, in rapporto alle equipes italiane che interverranno. Attualmente anche le appendiciti hanno un tasso altissimo di mortalità per l’assenza totale di chirurgia pediatrica.
Budget
Il progetto infermieristico, rivolto prevalentemente al sesso femminile, richiederà I seguenti costi per il primo anno:
Tutor italiane (Viaggi e soggiorno) € 4,000
Incremento salariale annuale (per infermiera) € 1,200
Per 8 infermiere il costo sarà quindi di € 9,600 per un totale generale di € 13,600
Il progetto guidato dal dr Piero Abbruzzese Coordinatore Internazionale MAS CHILDREN Teaching Hospital Direttore Scientifico Associazione Marco Berry Onlus; per tale progetto ci sarà e prossimamente una Festa degli Avvocati di Taranto col patrocinio dell'Ordine dei Medici.