Si tratta dei deputati Freddy Superlano, Sergio Vergara, Juan Andrés Mejía, Miguel Pizarro, e Carlos Paparoni, accusati dalla Procura generale, con l'avallo del tribunale supremo di giustizia (Tsj) di aver appoggiato il fallito tentativo di sollevamento armato guidato il 30 aprile scorso da Juan Guaidó, leader dell'opposizione costituzionale presidente ad interim.
I cinque si aggiungono ai dieci ai quali pure era stata revocata l'immunità alcuni giorni fa. Due deputati italo-venezuelani si sono visti costretti a rifuggiarsi nella residenza dell'Ambasciatore d'Italia, un altro deputato si è rifugiato nell'Ambasciata di Argentina, uno è riuscito a scappare in Colombia e fatto ancora più di rilievo il Vice presidente del Parlamento del Venezuela che Conte riconosce come unica Istituzione legittima è arrestato e portato via con un'auto Gru.
In questo clima di terrore oggi arriva a Caracas il Gruppo di contatto dell'Unione Europea come rappresentante dell'Italia il Sottosegretario Ricardo Merlo, è per due giorni 16 e 17 maggio di incontri del Gruppo di contatto dell'Unione Europea e Juan Guaidó e Nicolas Maduro.
Ideato dall’Unione europea, il Gruppo di contatto internazionale lavora da mesi ormai per cercare una soluzione pacifica, non violenta, alla crisi venezuelana. Si tratta della sua prima missione in Venezuela, quella che agli occhi di molti osservatori appare come l’estremo tentativo per cercare di riportare libertà e democrazia nel Paese senza scatenare una guerra. Se dovesse fallire, quella di un intervento militare per liberare il Venezuela da Maduro potrebbe non essere più un’ipotesi così lontana.
Dunque quello di Caracas non sarà un incontro come i precedenti, ma pressoché definitivo. Non vi parteciperanno tutti i Paesi del gruppo, ma quei quattro che lo stesso ha voluto delegare: Italia, Spagna, Portogallo e Svezia. Questo oggi è il gruppo che ha maggiore credibilità per mediare e arrivare a una soluzione della crisi senza violenza. La presenza dell’Italia, del Sottosegretario Merlo, a questo incontro è ancora più importante rispetto alle altre volte: ogni possibilità dovrà essere valutata con attenzione prima di chiudere ogni tipo di dialogo.
Oggi nel tardo pomeriggio di Caracas il Sottosegretario Ricardo Merlo, incontrerà la Comunità degli Italiani del Venezuela, dovre avrà modo di ascoltare da chi vive sulla propria pelle, la realtà del venezuela ed attraverso: analisi, suggerimenti proposte che gli saranno utili per meglio svolgere il suo delicato ruolo al tavolo del Dialogo.
La nostra Comunità italiana in Venezuela che è in Venezuela dal 1805 quando un numeroso gruppo arrivo al seguito di Simon Bolivar e combatte al suo fianco per l'Indipendenza del Venezuela e da allora è classe dirigente del Paese Caraibico, dopo l'Unità d'Italia erano oltre 5 mila gli italiani in Venezuela. La migrazione più numerosa arrivo nel secondo dopo guerra, grazie a un invito del Governo venezuelano attraverso un bando internazionale rivolto agli italiani in possesso di diploma o laurea in settori tecnici, risposero oltre 300 mila all'invito. Contribuendo alla crescita e sviluppo del Venezuela, e con le loro rimesse economiche in Patria al Boom economico italiano degli anni '60 e '70. Una perfetta integrazione quella italiana in Venezuela, tanto che ha espresso due Presidenti del Venezuela, ministri, governatori, sindaci, manager pubblici e privati, docenti universitari, industriali, imprenditori, artisti, musicisti, attori, cantanti, sportivi e conduttori televisivi e miss Venezuela ecc...