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Venerdì, 24 Maggio 2019 02:51

Bari - Audizione in Regione sul trasporto pubblico, Di Lena "i tagli rischiano di penalizzare pesantemente il nostro territorio"

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Si svolgerà giorno 3 giugno presso la Regione Puglia la conferenza dei servizi sulle problema regionali del trasporto pubblico. Invitato a presenziare anche il consigliere dell’unione dei comuni Angelo Di Lena.

Le stime previsionali sul futuro del trasporto pubblico regionale non lasciano tranquilla la politica jonica ed il consigliere dell’”Unione dei comuni delle terre del mare e del sole”, Angelo Di Lena, che da anni si batte a sostegno dei pendolari.

Le vibrate proteste della politica si sono concretizzate in una conferenza dei servizi indetta dall’Assessore Giannini alla quale è stato invitato anche il consigliere Di Lena che ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in proposito:

“La Regione Puglia con il probabile taglio di 2 milioni di chilometri annui ai cittadini di Taranto e provincia, solo in parte, per coprire i servizi dei cittadini di Martina Franca, rischia di penalizzare pesantemente il nostro territorio.

La prevista perdita sul territorio provinciale di circa un milione di chilometri di servizi a vantaggio delle province di Bari e Lecce è una ingiustizia palese.

E non finisce visti i tagli nei servizi marittimi con riduzioni del chilometraggio da circa 8000 km a 5900 km per la nostra provincia a vantaggio della provincia di Brindisi, in un momento in cui l’Amat ha deciso di puntare sulle idrovie per fini turistici.

Se queste previsioni diventeranno realtà, i tagli previsti dalla Regione finiranno per penalizzare il territorio di Taranto e, soprattutto, la sua provincia per la quale mi sono battuto aspramente in questi mesi chiedendo esattamente il contrario, ovvero un potenziamento del servizio autobus in rappresentanza delle numerosissime istanze dei pendolari.

La conferenza dei servizi sul trasporto di giorno 3 giugno, indetta dall’Assessore regionale Giannini è la risposta alle nostre istanze di revisione.

Nel massimo rispetto per le istituzioni la provincia di Taranto non può essere abbandonata in questo modo al suo destino e gli effetti saranno svantaggiosi anche per la Regione stessa.

La reimpostazione regionale, infatti, non incoraggerà certo l’utilizzo del servizio di trasporto pubblico da parte dei pendolari dei paesi dell’arco jonico, rendendolo addirittura sconveniente.

Per questi motivi nei prossimi giorni incontrerò alcune delegazioni di cittadini pendolari della provincia che si spostano per studio o lavoro ogni giorno verso il capoluogo i quali mi hanno chiesto di rappresentare le loro istanze alla regione Puglia .

Invito a tale proposito tutti coloro che vogliono rappresentarmi i loro problemi col trasporto pubblico regionale a contattarmi alla mia mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

Come tutti sapete io sono a disposizione di tutti ed ascolto tutti senza fare distinzioni. Senza colpevolizzare nessuno, ma anzi invitando ad una razionale revisione di quanto ipotizzato dai tecnici regionali, sono qui a chiedere che ci venga restituita la dignità di territorio appartenente alla Puglia rivedendo questo progetto.

L’approvazione di questa revisione del trasporto regionale rischia di mortificare e penalizzare ancora di più il territorio jonico, già afflitto da seri problemi occupazionali ed ambientali.

Chiedo, pertanto, l’intervento di tutta la politica jonica per costituire un fronte compatto.

Tutti coloro che, a vario titolo, rappresentano le istituzioni devono intervenire a livello regionale in difesa dei nostri cittadini e delle loro giuste istanze, insieme ai rappresentanti delle associazioni del mondo economico e sociale.

Per questi motivi ho chiesto anche al Presidente dell’Unione dei Comuni delle terre del mare e del Sole di presenziare alla riunione di giorno 3 Giugno e lo stesso invito lo faccio ai rappresentanti politico-istituzionali di ogni comune.

Le scelte in materia di politica dei trasporti riguardano tutti noi e colpiscono gli interessi dell’intera collettività jonica. Lo sviluppo economico del nostro territorio rischia di subire un pericoloso arresto che peraltro si ripercuoterà come un boomerang anche a livello regionale.”

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