Lo ha potuto fare anche grazie a un apposito decreto del governo Renzi, che continua a garantire impunità a un mostro che non ha mai smesso di inquinare e di mettere a rischio la vita dei cittadini e degli operai.
Si guardi anche all'Altoforno4, in cui, al pari dell'Altoforno2, mancano le adeguate condizioni di sicurezza. Dobbiamo aspettare nuovi infortuni e altre morti perché l'Ilva rispetti le leggi e i diritti basilari dei lavoratori ". Lo dice l'eurodeputata del Movimento 5 Stelle, Rosa D'Amato, in merito alla notizia del dissequestro dell'Altoforno2 dell'Ilva di Taranto disposto dalla Procura.
"Il mostro dell'Ilva è moribondo - continua l'eurodeputata tarantina - e non lo salveranno certo gli spot elettorali del governo Renzi. Occorre programmare il futuro di Taranto, lavorando a un modello economico alternativo che punti sulle reali eccellenze del territorio e che sia pronto a reggere l'urto della chiusura dell'acciaieria. Un altro modello è possibile - conclude D'Amato - e lo sarà ancora di più con la nuova classe dirigente che governerà presto l'Italia, da Taranto a Roma passando per Bari".