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Domenica, 25 Agosto 2019 17:36

Zingaretti ribadisce il 'no' a un Conte-bis. M5s: "Nessun confronto è possibile con i veti"

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In mattinata ci sarebbe stato un nuovo contatto telefonico tra il segretario dem e Di Maio. Il nodo rimane quello del nome del premier, ma i contatti proseguono. Roberto Fico dice di voler continuare a fare il presidente della Camera

 Nel corso del colloquio telefonico intercorso oggi tra Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio il segretario Dem, a quanto si apprende, avrebbe ribadito "il no ad un nuovo esecutivo guidato da Giuseppe Conte", come già aveva spiegato nel faccia a faccia di venerdì sera "per la necessità di marcare una discontinuità" con l'attuale governo. Fonti Pd sottolineano che "si sta comunque cercando una soluzione" e il dialogo prosegue. Il segretario Dem però avrebbe espresso un certo "malessere" per i continui ultimatum sui nomi lanciati dai 5 Stelle.

Per il Movimento 5 stelle intanto "la lealtà a Giuseppe Conte non si discute, a lui riconosciamo le grandissime capacità dimostrate da Premier, dire di no a Conte per trovare altri nomi figli di strategie politiche, significa indebolire il Paese. Non vorremmo che fosse una scusa per tornare al voto. In tal caso Zingaretti e i suoi devono essere chiari", hanno fatto trapelare, sempre in mattinata, fonti del M5s. "Nessun confronto è possibile davanti ai veti, come quello che continua ad arrivare sul premier Giuseppe Conte. Se non si sciolgono i veti e non otteniamo le garanzie adeguate per il Paese diventa tutto molto difficile", hanno ribadito ancora fonti M5s.

In mattinata intanto Roberto Fico, nome spuntato nella serata di sabato come possibile premier in un esecutivo M5s-Pd, si è defilato dalla corsa alla premiership: "Roberto Fico ricopre l'incarico di presidente della Camera dei deputati e intende responsabilmente dare continuità al suo ruolo", hanno fatto trapelare fonti vicine alla presidenza di Montecitorio. Al momento quindi la trattativa tra M5s e Pd resta bloccata sul nome del premier.

In una nota il senatore del Pd Tommaso Cerno ha spiegato però che il no a un Conte "non mi pare un veto alla persona, piuttosto servono garanzie sulla discontinuità con il governo giallo-verde. Il programma condiviso e le finalità culturali e politiche del governo sono il tema. Altrimenti Conte bis avrebbe un significato un po' oscuro. Alla luce di questo valuteremo la migliore guida per il governo".

Intanto dal suo blog Beppe Grillo ribadisce la sua idea che a guidare il nuovo governo sia Conte: "'Saluto con grande piacere il Professor Giuseppe Conte, lo abbiamo visto attraversare una foresta di dubbi e preoccupazioni maldestre, faziose e manierate, che ha saputo superare grazie a dei requisiti fondamentali per la carica che è destinato a ricoprire: la tenuta psicologica e l'eleganza nei modi...'. Così scrivevo a proposito del nostro Presidente del Consiglio, a maggio del 2018 e questo è il mio pensiero a distanza di un anno", scrive Grillo nella sua rubrica domenicale "La settimana del Blog". 

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