ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Sabato, 07 Settembre 2019 04:27

Taranto – Amministratore condominio non paga fatture all’Acquedotto lasciando gli utenti senz’acqua

Written by 
Rate this item
(0 votes)

Che acqua fa? Si chiede nel sito, l’azienda di Via Corgnetti a Bari, domanda retorica per mostrare l’informazione sul servizio pubblico per quanto riguarda l’interruzione dell'erogazione.

Si parla sempre di trasparenza, eppure questo sistema di approvvigionamento, fino al rubinetto del bidè, con la sua contabilizzazione è tema di questo articolo e ne evidenza il buco nero.

Un ginepraio sul quale gravidano fregature a tutto il condominio. Quanti conoscono il sistema legato ai servizi di controllo dei consumi? Nelle case del Borgo di Taranto – edilizia vintage -, che conosciamo meglio, quanti sono i condomini rimasti senz’acqua e costretti alla ricerca delle fontane? Non sappiamo il numero, ma è bene che si leggano questo articolo. Non parliamo dei 700 condomini gestiti direttamente dalle agenzie di contabilizzazione, ma della maggior parte del sistema dei condomini con il contatore nel portone.

Tutti pensano che il contatore di casa, che legge il letturista – per esempio l’Idraulica di Via Pupino, sia il percorso chiaro. Arriva la bolletta su quel consumo contabilizzato dal contatore, pago andando all’agenzia o, se passa troppo tempo è l’amministratore del condominio che mi ricorda la bolletta riscuotendo il mensile o il bimensile. Tranquillo? Dovrei esserlo ma c’è un ma. I soldi delle bollette, anche quelle pagate all’agenzia vanno tutte all’amministratore, perché l’acquedotto pugliese non controlla il contatore di casa ma quello del condominio. Insomma noi per l’acquedotto non esistiamo, il cliente è il condominio e l’amministratore. Siete sempre tranquilli? Non dovreste, perché qui nasce il problema, perché la fattura che arriva al condominio è cumulativa di tutti i consumi di acqua degli appartamenti e delle parti comuni (pulizia scale, portone) e se c’è qualcuno che non paga la fattura resta appesa. Non si può pagare solo in parte.

Per esempio se una fattura di un piccolo stabile di 10 famiglie ha un importo di 400 euro (fattura trimestrale che arriva all’amministratore del condomino), se uno o due non hanno pagato, l’importo raccolto è di 360 euro e la bolletta non si può pagare. Considerato che l’acquedotto se non paghi due bollette ti chiude l’erogazione, un buon amministratore con i soldi raccolti durante il secondo trimestre, tra quote ordinarie e pagamenti degli utenti corretti paga la bolletta appesa al chiodo e si tiene sempre sul filo.

Il problema nasce se l’amministratore esterno ha più condomini e cade nell’opportunità illegale di passare i soldi da un condominio all’altro, oppure, come spesso si sente, scappa con la cassa lasciando il condominio nei guai e senz’acqua. Su questo tema dovrebbe essere la categoria degli amministratori a reagire per il buon nome e per recuperare una dimensione etica della professione. Altrimenti lasciate tutto ai condomini.

La vicenda nasce da un caso preciso di un appartamento del borgo con 9 utenze, dal settembre 2017 al 2019 l’acquedotto non riceve più alcun pagamento, altro che due bollette. Su queste vicende abbiamo sentito al telefono l’avvocato Roberto Savino dell’acquedotto Pugliese. Il legale si sofferma sulle regole, due bollette trimestrali e poi zac, raccomandando ai condomini di chiedere sempre conto all’amministratore sulle fatture pagate, fermo restando, con le nuove regole del condominio di rivalersi sul condomine moroso. E naturalmente, stante il rapporto di totale dipendenza dall’amministratore che amministra i nostri soldi di cacciarli se si comportano male e di chieder loro conto dei soldi presi indebitamente lasciando il condomino a terra. Questo è.

Read 1933 times Last modified on Sabato, 07 Settembre 2019 05:57

Utenti Online

Abbiamo 993 visitatori e nessun utente online

La tua pubblicità su Agorà Magazine