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Lunedì, 16 Settembre 2019 11:55

Taranto - Angelo Di Lena spiega la sua adesione alla Lega: "... un partito a valenza nazionale"

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Riceviamo e pubblichiamo nota di Angelo Di Lena della segreteria provinciale della Lega: ““Cari amici, la mia scelta di schierarmi con la Lega non è stata casuale, ma frutto di una analisi dettagliata della lettura del programma politico, unico punto su cui veramente si deve ragionare.

In questi anni è innegabile che le ideologie sono ormai del tutto collassate e non si può più parlare di destra e sinistra nelle accezioni di un tempo con i partiti storici che vivono una fase di stallo, di leadership, di identità, di programmi.

A differenza degli altri partiti la Lega, invece, in questi anni ha saputo modernizzarsi, cambiare ed evolversi nelle sue linee programmatiche, cercando di interpretare le esigenze di tutti gli italiani, diventando da partito del Nord, un partito a valenza nazionale.

Circoli della Lega sono nati così in tutta Italia, da Catania a Belluno ed anche da noi in Puglia il seguito è in continua crescita.

Tutto ciò, come detto, grazie ad un programma di governo nuovo che ha posto al centro di tutto il cittadino italiano, la legalità, l’ordine pubblico, il controllo dell’immigrazione, il sostegno agli italiani prima di tutto, in particolare alle famiglie, ai giovani, ai deboli.

Un programma che ha convinto gli elettori esasperati da tasse, leggi impopolari, ingiustizie.

E’ ormai un dato di fatto che gli italiani non si sentono più rappresentati e tutelati dai vecchi partiti, soprattutto dalla sinistra e, finanche, dai 5 Stelle che avevano promesso battaglie campali, disattese poi da accordi con il peggior partito della sinistra.

L’Italia è ormai, da tempo, precipitata in una crisi profonda, completamente asservita all’Europa e alle sue volontà economiche grazie ai Renzi e Gentiloni, ed i cinque stelle alla fine si sono anch’essi piegati alla nomenclatura europea e al Pd sconfitto alle elezioni.

In questi anni le città sono diventate insicure, sporche, pervase dal malaffare.

E’ necessario far ripartire questo paese ormai fermo ed incapace di rialzarsi, potenziando i controlli, aumentando il contrasto alla criminalità, facendo ripartire l’economia italiana.

E’ innegabile che Salvini come Ministro degli Interni ha fatto bene, cambiando per quanto possibile le cose, riportando ordine e legalità nelle strade, ridando all’Italia la dignità persa da tempo senza inginocchiarsi alla oligarchia europea.

Prima gli italiani!

Ma ora siamo ritornati nel buio grazie ai 5 Stelle che hanno “riesumato” un partito sconfitto, ormai in “decomposizione politica”, come il PD, riportandolo al governo.

Sono passati pochi giorni dall’insediamento del governo Conte e già si vedono i primi cambiamenti in negativo.

L’hotspot di Lampedusa è di nuovo al collasso per i nuovi arrivi e cinque navi di ONG stracariche di disperati stazionano nel mediterraneo e si preparano a sbarcare nuovi flussi di immigrati, dei quali, come al solito, malgrado le false promesse del governo, ci faremo carico solo noi italiani.

Ormai un vero e proprio business quello della immigrazione che ruota intorno alla politica e che ha sistemato molti figli e figliastri di partito.

E gli italiani?

I tanti giovani in cerca di un futuro e di una sistemazione?

Le famiglie al limite della sopravvivenza?

I disoccupati?

Gli anziani ridotti alla miseria da pensioni di fame?

Nulla di nuovo bolle in pentola per loro e nulla di concreto si prospetta nel programma di governo 5 Stelle – Pd.

Solo tanto fumo!

Tutti passati in secondo piano, nel dimenticatoio.

Prima le banche, gli immigrati, l’Europa che adesso bacia e abbraccia Conte, poi tutto il resto, come hanno dimostrato Renzi e Gentiloni nella loro esperienza politica. Ecco perché scegliere la Lega.

Ecco perché cambiare.

Il governo che si appresta a governarci 5 Stelle – PD è forse il peggiore che si era mai visto nella nostra storia, perché è il governo dell’incoerenza, fatto da due partiti che se ne sono dette reciprocamente di tutte i colori, da due schieramenti che si sono reciprocamente definiti ladri e malfattori, salvo poi coalizzarsi per combattere la Lega.

Il governo dell’assurdo o, forse, come detto da alcuni, il governo delle poltrone che ha portato al potere il PD, partito sonoramente sconfitto alle elezioni, persino, nelle sue roccaforti. Un governo che non è destinato a durare e … ne vedremo delle belle”.

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