“Abbiamo sempre riconosciuto l’Assemblea nazionale”, ha spiegato il premier, “ma non Guaidò come nuovo presidente del Venezuela” perché “non abbiamo ritenuto che ci fossero le condizioni per incoronarlo” tale. “Ovviamente – ha precisato Conte – questo non significa che abbiamo mai riconosciuto Maduro”, perché l’Italia “non ritiene che ci siano state le premesse per le elezioni presidenziali per ritenere quelle elezioni credibili”. “Il dossier venezuelano per noi è importantissimo”, ha ribadito il premier, assicurando che “stiamo attivamente lavorando sul terreno” anche con la diplomazia “come quella vaticana”. “Speriamo di poter raggiungere dei risultati”. (agensir.it)