Il riconoscimento, voluto dallo storico Piero Melograni, è andato a Maurizio Zambardi per il libro “Il capobrigante Domenico Fuoco, tra storia e leggenda” (Edizioni Eva e CDSC). Due menzioni speciali sono state attribuite a Rosa Maiorino per “I pionieri del Salto di Fondi” (Ventisei lettere) e a Bernardo Donfrancesco per “Il fornaciaro. Eleuterio Riccardi scultore” (Comune di Colfelice).
L’edizione di quest’anno ha visto quindici libri in finale a testimoniare la vivacità della pubblicistica storiografica operante nel territorio del basso Lazio, tutta tesa tra memoria, tradizione e ricerca archivistica. E in attesa dell’Edizione nazionale (a dicembre presso la Biblioteca della Camera- Palazzo San Macuto a Roma) la nostra riconoscenza va al lavoro dei collaboratori della Fondazione Giuseppe Levi Pelloni: Antimo Della Valle, Claudio Marini, Antonio Totaro, Vera Manacorda, Giovanna Napolitano, Augusta Ciotti e Luciana Ascarelli.
Doveroso grazie ai quindici autori finalisti, agli editori e alle Istituzioni pubbliche e private che hanno agevolato la pubblicazione dei testi. E alle soluzioni tecniche e registiche di Pino e Federico Ambrosetti della MediaEventi.