“Nelle versioni con la Royal Philharmonic Concert Orchestra ho trovato nel suono, nel colore quasi metafisico che si è generato, ulteriori stimoli per scavare più in profondità” dice il Maestro Battiato "Da anni ho lavorato sulla conoscenza del mistero insondabile del passaggio” continua, commentando l'inedito ‘Torneremo ancora’ “Da ‘La porta dello spavento supremo’ a ‘Le nostre anime’ sino al documentario ‘Attraversando il bardo’. ‘Torneremo ancora’ ne è una ulteriore testimonianza.”
Il Maestro Guatioli commenta cosi questo esperimento:“Aver visto Franco stesso commuoversi durante l’ascolto finale dell’intero disco è stata la conferma che un lavoro importante era stato fatto, dando vita a un documento che rende onore alla sua straordinaria carriera”.
I motivi di salute che, come è noto, hanno costretto da un paio d’anni il Maestro Battiato a ritirarsi dalle scene, non gli hanno però impedito di partecipare alla lavorazione dell’album e dell’inedito - scritto e composto da Battiato con Juri Camisasca - che dà il titolo all’intero progetto. All’interno, anche 14 tra i brani più rappresentativi della sua opera, registrati durante le prove di alcuni concerti nel 2017 con la Royal Philharmonic Concert Orchestra, diretta dal Maestro Carlo Guaitoli.
“Con Franco decidemmo di programmare un breve tour estivo con l’Orchestra nel giugno 2017 e il calendario dei 5 concerti fu presto completato”, ricorda il manager Francesco Cattini. “Eravamo animati dal desiderio di proporre un concerto con contenuti inediti, che oltre all’eccezionale livello artistico dei protagonisti celebrasse anche il trittico cinematografico di Battiato”.
Dell’inedito ne parla anche il co-autore Juri Camisasca: "’Torneremo ancora’ nasce dalla consapevolezza che tutti noi siamo esseri spirituali in cammino verso la liberazione. La trasmigrazione delle anime in transito verso la purificazione è l'idea di base che ispira questa canzone. I migranti di Ganden sono qui chiamati a rappresentare il percorso delle anime al termine della vita terrena e le vicissitudini che questa nostra esistenza comporta. Nel contesto del brano, la migrazione non va interpretata nell’ottica delle problematiche politiche. Migrante è ogni essere senziente chiamato a spostare la propria attenzione verso Cieli Nuovi e Terre Nuove, piani spirituali che sono dimore di molteplici stati di coscienza e che ogni essere raggiunge in base al proprio grado di evoluzione interiore”.
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