ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Martedì, 22 Ottobre 2019 01:35

Via libera della maggioranza al decreto fiscale, carcere per i grandi evasori

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Sì al carcere per i grandi evasori e agli incentivi per l'uso del pos. Ma alcuni punti della manovra sono ancora da definire. Sarà posticipato a luglio 2020 l'obbligo del pos.

 Via libera della maggioranza al decreto legge fiscale. Lo rende noto Federico Fornaro di Leu, lasciando palazzo Chigi, al termine del vertice. Nel decreto legge - rende noto l'esponente di Leu - ci saranno il carcere per i grandi evasori, gli incentivi per l'uso del pos, gli stanziamenti per Alitalia. L'aumento della cedolare secca andrà invece nel disegno di legge di bilancio.

"La manovra non è ancora chiusa, ci son ancora dei dettagli da limare, ma non si chiuderà certo questa sera. Stasera abbiamo chiuso il decreto legge fiscale", ha aggiunto Fornaro, "per il futuro bisogna sempre di più fare proposte, ma alla fine i risultati sono di tutti e non solo di una parte".

Le norme sull'inasprimento delle pene per i grandi evasori entreranno in vigore non subito ma al momento della conversione del decreto fiscale, si apprende da fonti ministeriali. Sarà posticipato a luglio 2020 l'obbligo del pos in attesa di un accordo sull'abbassamento dei costi delle carte di credito. E slitta all'anno prossimo anche il nuovo tetto per i contanti. Soddisfatto il M5s: "Così non si criminalizzano commercianti".

Giuseppe Conte ha riunito oggi i rappresentanti dei quattro partiti che formano la coalizione di governo (M5s, Pd, Italia viva e Leu) per stemperare le tensioni sorte intorno alla manovra dopo le fibrillazioni di domenica, che avevano visto sia il capo politico M5s, Luigi Di Maio, che Matteo Renzi respingere con decisione il monito del premier, il quale aveva detto che "chi non vuole fare squadra è fuori". La stretta sul carcere ai grandi evasori, che era la principale richiesta di Di Maio, quindi c'è. Rimangono ancora però nodi importanti da sciogliere, dalla flat tax a Quota 100, contro la quale Renzi si è scagliato con durezza dal palco della Leopolda, definendola "uno spot da 20 miliardi".

A seguire il Consiglio dei ministri: sul tavolo le misure per i grandi evasori e il decreto terremoto. Nel frattempo è attesa la lettera della Commissione europea per chiedere informazioni supplementari sulla legge di bilancio. Entro mercoledì la risposta.

 
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