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Mercoledì, 23 Ottobre 2019 16:01

Benessere equo e sostenibile, Liviano: approvata una legge che parte da Taranto

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La proposta di legge presentata dal consigliere regionale Gianni Liviano, e firmata anche dal collega Ruggiero Mennea, sul benessere equo e sostenibile adesso è legge. Il via libera è arrivato questa mattina dal Consiglio regionale.

"Con la definitiva approvazione di questa mia iniziativa di legge viene premiato un capillare lavoro fatto insieme alla Camera di commercio di Taranto, che sull'argomento ha prodotto un interessante lavoro, il Politecnico di Bari e il Centro di cultura Lazzati che ringrazio per la disponibilità e la preziosa collaborazione dimostrata da tutti", commenta Liviano visibilmente soddisfatto perché, spiega, "si tratta di una legge che arriva da un territorio, Taranto, che paga il prezzo di un modello di sviluppo economico che non è riuscito a garantire nè un modello di sostenibilità ambientale nè economica".

L’obiettivo della legge è quello di definire degli indicatori di benessere equo e sostenibile da includere nella programmazione economica regionale (DEFR) della Regione Puglia e le modalità per la loro individuazione attraverso la costituzione di un Comitato scientifico (Comitato regionale per gli indicatori di Benessere Equo e Sostenibile). "Questo - aggiunge il consigliere regionale tarantino - vuole essere il primo passo verso la definizione di una Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile coerente con quella nazionale e con l’Agenda 2030 ed è in linea con quanto fatto nel settembre 2015 dalle Nazioni unite in occasione dell'approvazione dell’Agenda Globale 2030 per lo sviluppo sostenibile e i relativi 17 obiettivi. Azione ripresa - spiega Liviano - dall'Italia nel dicembre 2017 quando, con il Documento di economia e finanza, è stato il primo paese dell’Ue e del G7 ad includere nella programmazione economica gli indicatori di benessere equo e sostenibile".

Adesso le Regioni italiane sono chiamate a predisporre ed approvare la propria strategia regionale per lo sviluppo sostenibile in coerenza con gli obiettivi e le azioni di quella nazionale. "Questo significa - sottolinea ancora Liviano - che ogni singola regione è chiamata a definire specifici Obiettivi di Sostenibilità Regionali (SDGs Regionali) e coerenti politiche ed obiettivi strategici di programmazione regionale e singole azioni programmatiche, al fine di contribuire all’attuazione della strategia e degli obiettivi di sviluppo sostenibile nazionali".

La legge pone l’obiettivo di definire degli indicatori di benessere equo e sostenibile da includere nella programmazione economica regionale (DEFR) della Regione Puglia e le modalità per la loro individuazione attraverso la costituzione di un Comitato scientifico (Comitato regionale per gli indicatori di benessere equo e sostenibile) che sarà presieduto dall’assessore al Bilancio o da un suo rappresentante delegato e di cui ne fanno parte il responsabile dell’Ufficio Regionale di Statistica, un referente nominato da ISTAT, il Segretario Generale della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome nonché tre esperti di comprovata esperienza scientifica (sui temi della misurazione del benessere a livello territoriale, valutazione e analisi delle politiche pubbliche, programmazione e bilancio delle Regioni) provenienti da università ed enti di ricerca.

"Con questa legge, che nasce con l'obiettivo di valutare il progresso di una società non soltanto dal punto di vista economico ma anche sociale e ambientale, - conclude Liviano - vogliamo provare a migliorare la qualità della vita dei pugliesi. Infatti, l'analisi dettagliata degli indicatori mira a rendere più consapevoli sui propri punti di forza e sulle difficoltà che occorre superare per migliorare la qualità della vita dei cittadini".

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