ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Sabato, 04 Gennaio 2020 17:58

Paragone: "Io da qui non mi muovo" "Di Maio politicamente debole"

Written by 
Rate this item
(0 votes)

l senatore va alla guerra: "Luigi è il nulla, non mi hanno mai sentito". E prosegue: "Con Salvini? Cretinate". "C'è uno scontro frontale nei confronti di una leadership che ormai è logora e non riguarda solo il mio caso, ma la tenuta del MoVimento e la debolezza politica di Di Maio". Lo ha detto a 'Stasera Italia' su Rete4 il senatore Gianluigi Paragone, recentemente espulso dal M5S.

Io da qui non mi muovo, resto incollato al mio scranno di Palazzo Madama, dovranno buttarmi fuori con la forza”. In una intervista al Corriere delle Sera, il senatore Gianluigi Paragone appena espulso dal Movimento ripete questa dichiarazione come un ritornello. Il suo obiettivo è costringere Luigi Di Maio a riammetterlo nel Movimento con tanto di scuse.

 

Nel frattempo va ripetendo: “Cari falsi probiviri, cari uomini del nulla, voi avete paura di me perché io ho quel coraggio che vo i non avete più. Contro la meschinità del vostro arbitrio mi appellerò” perché “io non sono il distruttore del Movimento”. E anzi, a dirla tutta, “vorrei fosse ancora l’ariete contro il sistema. Contesto solo l’eccessiva timidezza”. Ma Paragone non s’arrende all’idea di essere stato messo fuori e non considera finito il suo rapporto con i 5Stelle in quanto “il Nulla non è il Movimento, sono i probiviri e chi li sta telecomandando”.

Un’accusa diretta a Di Maio: “Vi sembra normale che io non sia mai stato sentito?” va ripetendo il senatore espulso. “La mia memoria difensiva – aggiunge – è stata liquidata in due frasi. Ma io farò appello. Non posso essere giudicato da Fabiana Dadone, perché essendo ministro è incompatibile e in conflitto di interessi”. E contro il leader politico e ministro degli Esteri, Paragone dice invece a la Repubblica che “con una mossa Di Maio ha dato il mio scalpo al gruppo parlamentare, che è insofferente perché ho un pessimo carattere, e a Conte, che non ha più un rompiscatole molesto”.

Su Conte il giudizio di Paragone è pessimo. E di fatto dice che non c’entra nulla con i 5Stelle: “Il Movimento lo ha sancito quando ha presentato una mozione contro il suo sì alla Tav – taglia corto Paragone –, abbiamo smentito Conte rivendicando il programma e la storia M5S, ma non siamo stati così forti da mettere formalmente in difficoltà il Conte 1”.

E a chi lo dà in avvicinamento a gradi falcate alle Lega da dove è di fatto partito, in qualità di direttore del quotidiano La Padania, Paragone mette le mani avanti e dice: “Non mi sognerei ma di dire che Draghi può fare il presidente della Repubblica, sono no Tav e contro le grandi opere inutili, per le nazionalizzazioni e contro le liberalizzazioni, per la reintroduzione dell’articolo 18, per distribuire gli utili di Eni ed Enel tagliando le bollette”. E alla fine aggiunge: “Non c’entro più nulla con la Lega” dichiara a la Repubblica.

"Il programma, per quel che mi riguarda, era un programma che sulle politiche economiche era totalmente diverso dalla manovra che abbiamo dovuto votare, io ho attuato il programma", continua Paragone, che cita testualmente il codice etico dei pentastellati. Il parlamentare ha criticato la leadership di Di Maio - "Non è riuscito a rendere forte la trama del tessuto del Movimento" - e ha negato di voler organizzare una scissione insieme ad Alessandro Di Battista: "Non sono capo cordata di niente".

Di Battista: "Paragone più grillino di tanti"

Alessandro Di Battista si schiera 'senza se e senza ma' dalla parte di Gianluigi Paragone dopo l'espulsione ad opera dei Probiviri M5S. E lo fa attraverso una risposta apparsa nelle repliche al post d'addio su Facebook del senatore e scritto dal suo account personale. Un commento che scuote l'universo Cinquestelle, rischiando di alterare ancor di più i fragili equilibri del Movimento, già provato dal calo di consensi dopo l'alleanza con il Partito democratico e nella bufera dopo quest'ultima espulsione eccellente.
Le parole di Di Battista, diventate virali, arrivano come una scure: "Gianluigi - questo il testo - è infinitamente più grillino di tanti che si professano tali. Non c'è mai stata una volta che non fossi d'accordo con lui. Vi esorto a leggere quel che dice e a trovare differenze con quel che dicevo io nell'ultima campagna elettorale che ho fatto. Quella da non candidato, quella del 33%", la conclusione.

In replica alle parole dell'ex deputato, arriva il ringraziamento di Paragone: "Ringrazio Alessandro Di Battista - scrive il senatore ormai ex M5S - per le belle parole che ha usato per me, in mia difesa. Ale rappresenta quell’idea di azione e di intransigenza che mi hanno portato a conoscere il Movimento: stop allo strapotere finanziario, stop con l’Europa di Bruxelles, stop con il sistema delle porte girevoli, lotta a difesa dei veri deboli, stop alle liberalizzazioni che accomunano Lega e Pd. Io quel programma lo difendo perché con quel programma sono stato eletto. Ale - conclude - lo sa".

Read 1068 times

Utenti Online

Abbiamo 1245 visitatori e nessun utente online

La tua pubblicità su Agorà Magazine

Calendario

« April 2024 »
Mon Tue Wed Thu Fri Sat Sun
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30