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Martedì, 21 Gennaio 2020 18:06

Gregoretti, Salvini: 'Non temo il processo' Conte, "decisione fu di Salvini". M5S, deputati Nitti e Aprile lasciano il Movimento

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"Se mi chiamano in tribunale - siccome non sarà un processo a un uomo, ma un processo a un'idea di un'Italia bella, sicura, libera - in tribunale aspetto anche voi". Così Matteo Salvini rivolto ai suoi sostenitori in chiusura di un comizio a Ozzano dell'Emilia (Bologna) riferendosi al caso Gregoretti.


"Sono il primo politico a essere felice se lo mandano a processo - ha detto il leader della Lega - perché devono avere paura quelli che hanno fatto qualcosa di sbagliato, non chi ha fatto qualcosa di giusto".

"Ho chiarito per quanto mi riguarda il mio ruolo, non posso che ribadire che la Presidenza del Consiglio è stata senz'altro coinvolta come sempre nella redistribuzione dei migranti". Lo dice il premier Conte parlando con i giornalisti a Firenze . "Mi è stato chiesto, col mio staff diplomatico l'ho fatto sempre, di lavorare per la redistribuzione. Poi la decisione specifica, se sbarcare, in quale momento, in quale ora, era competenza del ministro" Salvini "che l'ha rivendicata pubblicamente. Sono tutti fatti, anche documentali, che verranno valutati senz'altro in sede parlamentare".
  

I deputati Michele Nitti e Nadia Aprile hanno lasciato il Movimento 5 Stelle.


"Non posso nascondere che i fatti che mi hanno visto protagonista nell'ultimo periodo mi hanno seriamente scossa. La situazione in cui mi sono trovata è dipesa esclusivamente da un'inesorabile deriva autoritativa del MoVimento e dalla mancata considerazione in cui sono stata tenuta come parlamentare e, cosa per me ancor più grave, come persona" afferma Nadia Aprile, annunciando l'addio al gruppo M5S per aderire al Misto.

"Mi ha offeso l'ingiustificato attacco mediatico a cui sono stata sottoposta (venendo dipinta, da quasi tutti gli organi di stampa nazionale, come 'morosa' e inadempiente agli obblighi assunti per vili fini personali di natura economica), senza ricevere alcuna tutela da parte del MoVimento, benché (circostanza ben nota ai vertici), io abbia solo cercato, sin dallo scorso mese di aprile, di avere chiarimenti sull'autoritaria costituzione del 'Comitato per le rendicontazioni/rimborsi del MoVimento 5 Stelle' e sull'imposizione di destinare le restituzioni al predetto organo privato, costituito, ad hoc, dopo l'inizio della legislatura" dice Aprile, motivando la sua decisione di lasciare il gruppo M5S.

"Mi ha ancor di più offeso l'aver ricevuto, di tutta risposta, dopo circa nove mesi di silenzio, la comunicazione, inviatami dai probiviri il 13 gennaio u.s., dell'apertura di un procedimento disciplinare a mio carico. Ebbene, dopo aver riflettuto a fondo sull'intera vicenda, ritenendo illegittimo ed infondato il procedimento aperto a mio carico (con il mio comportamento non ho violato né le previsioni dello Statuto, né quelle del Codice Etico), ma certa di aver contribuito, con la mia presa di posizione, a rendere pubblici comportamenti di dubbia legittimità, sono giunta alla determinazione di non poter più continuare a militare nel MoVimento di cui, sebbene condivida ancora i principi ispiratori, non mi è più possibile tollerare i metodi. Pertanto ho formalmente comunicato al Presidente della Camera Roberto Fico la mia decisione di lasciare il Gruppo Parlamentare MoVimento 5 Stelle", conclude Aprile.

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