L’evento promosso dalla società di pugilato del maestro benemerito Vincenzo Quero è stato patrocinato dalla Provincia e dal Comune di Taranto nella figura di Carmen Casula, la consigliera comunale vicina alla Quero-Chiloiro in questi ultimi anni e ai valori sportivi condivisi con la società campione d’Italia 2018; da lei è arrivata la dolce nota che ha messo in pausa i pugni della manifestazione, per festeggiare con una torta di riconoscimento donata alla Quero-Chiloiro i cinquant’anni di attività della società tarantina inaugurati proprio in occasione del trofeo Magna Grecia: colori rossoblù e una frase che ha fatto commuovere il maestro Vincenzo Quero, icona del pugilato tarantino e campione italiano nel 1975: “50 anni di attività spesi per la città di Taranto”, il gradito riconoscimento per una vita dedicata interamente alla trasmissione dei valori sani dello sport e della boxe alla città di Taranto da parte di tutta la famiglia Quero.
Una bella serata insomma, alla quale hanno partecipato con entusiasmo Gianni Cristofaro, presidente regionale dell’ente di promozione sportivo Endas che ha donato alla Quero-Chiloiro le targhe con le quali la dirigenza della Quero-Chiloiro ha premiato gli atleti in gara, il presidente della Provincia Giovanni Gugliotti, l’immancabile ammiraglio di divisione Salvatore Vitiello in rappresentanza della Marina Militare e grande appassionato della pugilistica Quero, il generale dell’aeronautica militare Cesare Simeone, l’ex questore di Taranto Antonio Dellinoci, il delegato provinciale CONI Taranto Michelangelo Giusti, il presidente del Panathlon Magna Grecia prof. Gennaro Esposito e il dirigente scolastico dell’IISS Archimede prof.ssa Patrizia Capobianco.
I riflettori del V trofeo Magna Grecia sono stati poi puntati sul protagonista della serata, il giovanissimo Giovanni Rossetti, campione italiano élite in carica che si è battezzato professionista con un debutto vincente nella categoria dei pesi medi: kg 72,400 per il tarantino “Nino” e kg 71,300 per l’avversario campano Giuseppe Rauseo. Promotore dell’incontro professionistico il procuratore di Rossetti, Mario Loreni, purtroppo assente alla manifestazione ma estremamente entusiasta dell’esordio del suo nuovo pupillo, per il quale ha fissato già il prossimo match in programma per il 20 marzo a Mantova in una serata di boxe con due titoli italiani in palio.
Entusiasti dell’avvio della carriera di Nino Rossetti sono i maestri che lo hanno seguito nella preparazione e all’angolo durante il match, dal maestro benemerito Vincenzo Quero, ai maestri Cataldo Quero e Cosimo Inerte. Un match ha senso unico quello di sabato, in cui si sono confrontati due pugili esattamente opposti nello stile e anche fisicamente: Rossetti, longilineo, con un pugilato tecnico, ha infatti preferito tenere a distanza, con colpi lunghi potenti e precisi di sbarramento il suo avversario, Rauseo, più basso ma molto solido fisicamente, con un pugilato da fighter, che ha cercato in ogni modo di centrare il bersaglio; a ogni attacco di Rossetti seguiva la difesa di Rauseo, ma i diretti e i montanti del tarantino facevano breccia nella guardia chiusa del beneventano che ha barcollato in risposta a un montante piazzato molto bene. Una bella prova di esordio per Rossetti che, con i suoi 35 match di esperienza e i diciannove anni appena compiuti, il più giovane professionista del panorama italiano, ha affrontato un pugile mestierante con 111 match in carriera e vent’anni più di lui: un oggettivo dislivello che è si è visto nell’atleta rossoblù il quale, emozionato per il debutto casalingo e consapevole di avere di fronte un boxeur che aveva affrontato già i migliori pugili in circolazione, è apparso un po’ legato agli occhi del suo maestro Cataldo Quero, secondo il quale non avrebbe espresso tutto il suo talento pugilistico: in ogni caso, Rossetti ha decisamente vinto sei riprese su sei.
Contorno della serata, i sette match di boxe dilettantistica con trofeo “Magna Grecia” in palio al miglior atleta della manifestazione e le esibizioni di sparring tecnico-tattico sui temi della FPI degli atleti del settore giovanile della Quero-Chiloiro, una ricca cornice che ha dato espressione ai più alti valori dello sport e della noble art che si sono respirati nella città di Taranto questo sabato.