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Domenica, 08 Marzo 2020 15:02

Coronavirus, il Sud chiude a chi viene dal Nord. Il governo mette in quarantena Lombardia e 14 province.

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Pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto: stretta sulla Lombardia e in 14 province.Il premioer Conte: 'Mi assumo la responsabilità politica di questo momento'.  Il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, è risultato positivo al coronavirus. Pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto: stretta sulla Lombardia e in 14 province.Il premioer Conte: 'Mi assumo la responsabilità politica di questo momento'. Fuga da Milano.

Il governo mette in quarantenaLombardia e 14 province Decreto Le misure per le zone rosse e per il resto d'Italia. Nel resto d'Italia pub e discoteche chiusi Il nuovo decreto del governo estende la zona rossa a Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli dall'8 marzo al 3 aprile. Spostamenti solo in caso di emergenza. Nel resto d'Italia confermata la chiusura delle scuole sino al 15 marzo.

"Ecco il decreto definitivo". Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, si presenta in sala stampa nel cuore della notte per fare chiarezza sul decreto relativo alla Lombardia e a una serie di province, dopo la bozza circolata nella serata di sabato. E' in gioco "la correttezza dell'operato del governo e la sicurezza degli italiani. La pubblicazione di una bozza non definitiva ha creato incertezza, insicurezza, confusione, non lo possiamo accettare", dice il premier. "Tutti i cittadini italiani hanno letto questa versione non definitiva, fino a quando non lo firmo non è definitivo. Adesso il decreto è stato elaborato nella versione definitiva, sono pervenute le osservazioni delle regioni e sarà pubblicato tra qualche ora in Gazzetta Ufficiale e sarà vigente", aggiunge.

"Abbiamo creato due aree, una riguarda la regione Lombardia e alcune province: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia. A questo territorio applichiamo un regime e misure restrittive più rigorose: vincolo di evitare ogni spostamento in entrata e in uscita anche all'interno del territorio. Ci si muoverà solo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, spostamenti per motivi di salute. E' consentito il rientro verso il proprio domicilio per necessità", afferma.

Chi farà controlli sugli spostamenti? "Le forze di sicurezza. I cittadini dovranno motivare gli spostamenti. E' improprio parlare di zona rossa -spiega-. In questo caso non abbiamo un divieto assoluto di trasferimento da quest'area del Nord, ma c'è la necessità di motivarlo", dice Conte. "A chi ha sintomatologia con febbre maggiore di 37,5 gradi si raccomanda di rimanere a casa e contattare il medico: è bene che non si muovano. Ci sarà divieto assoluto di mobilità per soggetti in quarantena, ovvero risultati positivi al virus. Poi ci sono una serie di misure relative alle attività imprenditoriali, commerciali, sociali. Saranno consentiti eventi sportivi di atleti professionisti e categorie assolute o a porte chiuse o all'aperto senza presenza di pubblico", aggiunge snocciolando i dettagli del provvedimento. "Non possiamo più permetterci aggregazioni". "Sono sospese attività didattiche nelle scuole e nelle università, sono sospese le cerimonie. Sono chiusi i musei e i luoghi di cultura. Sono consentite attività di ristorazione nel rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro", afferma, annunciando sanzioni per i gestori "che non faranno rispettare le norme".

Il premier quindi accenna al contenuto del decreto relativo a tutte "le restanti regioni e province del territorio nazionale": sono "misure restrittive meno severe". "Stiamo affrontando un'emergenza nazionale senza sottovalutarla, abbiamo scelto il criterio della trasparenza. Ci stiamo muovendo con determinazione e coraggio, abbiamo due obiettivi: contenere la diffusione del contagio ed evitare il sovraccarico delle strutture ospedaliere. Non possiamo dedicarci ad una sola modalità, servono entrambe", prosegue. "Alcune strutture ospedaliere sono già in difficoltà, abbiamo già predisposto il vincolo obbligatorio della solidarietà interregionale, c'è la possibilità di redistribuire pazienti tra le varie regioni. Posso annunciare che è stato sottoscritto un contratto per dar vita ad una linea di apparecchiature tutta italiana per terapia intensiva e subintensiva, abbiamo già 320 nuove apparecchiature, avremo 500 nuove apparecchiature al mese e ci stiamo adoperando per aumentare il numero", dice ancora. "Ci rendiamo conto che tutte queste misure imporranno sacrifici, a volte piccoli e a volte molto grandi. Dobbiamo aderire tutti, non dobbiamo pensare di essere furbi. Dobbiamo tutelare la salute, dei nostri cari e soprattutto dei nostri nonni. Ci assumiamo la responsabilità politica di queste decisioni: state tranquilli, ce la faremo, saremo insieme, marceremo uniti e compatti. Speriamo che questa emergenza presto verrà superata", dice prima di tornare sulle misure economiche previste dall'altro apposito decreto. "E' il momento del rispetto dei ruoli. Vogliamo che tutti siano partecipi in questo impegno, ho molto apprezzato la volontà dell'opposizione di discutere. Sarà fatto. Invito i cittadini ad essere fiduciosi, ce la faremo. Non si ferma tutto, ma dobbiamo entrare nell'ottica che ci sono regole da rispettare, servono comporamenti responsabili. Lo dico a tutti, anche ai nostri figli".

Le regioni del Sud chiedono l'isolamento domiciliare per chi viene dalle zone rosse del Nord: a prendere questa posizione Sicilia, Calabria, Campania, Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata.

E arriva il plauso alle decisioni del governo italiano dal direttore dell'Oms. "Il governo e i cittadini italiani stanno compiendo passi audaci e coraggiosi per rallentare la diffusione del coronavirus e proteggere il loro paese e il mondo. Stanno facendo autentici sacrifici. L'Oms è solidale con l'Italia ed è qui per continuare a sostenerla", scrive su Twitter il direttore dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, ripostando il post del governo con la foto del premier Giuseppe Conte che firma il decreto.

Il giorno dopo la decisione, da parte del presidente del Consiglio, del decreto sull'emergenza coronavirus.  "Vincolo di evitare ogni spostamento" nell'intera Lombardia e in quattordici province di Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Marche: il premier firma un decreto del presidente del Consiglio che limita le possibilità di movimento nelle zone più colpite dal contagio Coronavirus.

Intanto il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, è risultato positivo al coronavirus. Le sue condizioni di salute sono buone e continuerà a lavorare "inevitabilmente a distanza": lo rende noto la Regione Piemonte.

"Adesso mi affaccerò per vedervi un po' in tempo reale", ha detto papa Francesco rivolgendosi ai fedeli al termine dell'Angelus, trasmesso oggi in diretta streaming dalla Sala della Biblioteca del Palazzo Apostolico vaticano. Dopo qualche istante di attesa, la finestra su Piazza San Pietro si è aperta e il Pontefice ha salutato i fedeli presenti e li ha benedetti.

"Enac informa che tutte le infrastrutture aeroportuali, comprese quelle all'interno delle zone soggette a restrizioni, sono aperte e operative, come da indicazioni del Comitato Operativo della Protezione Civile": è quanto si legge in una nota dell'ente nazionale per l'aviazione civile in merito alle indicazioni contenute nel Decreto del Presidente del Consiglio del Ministri.

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