ANNO XVIII Settembre 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Giovedì, 12 Marzo 2020 08:48

Taranto senza coronavirus, preghiamo Sant'Egidio che liberò Napoli dalla peste e Taranto dalla Spagnola

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Taranto, a tutto oggi, non ha casi accertati di coronavirus, mi piace per fede o se volete per scaramanzia, oltre a ricordare a tutti noi di rispettare le regole riportare questo messaggio pervenuto dal prof. Francesco Lenoci, nel testo in foto mentre prega il santo di Taranto

Nel 1918-20 in pieno conflitto mondiale, Sant’Egidio da Taranto ha liberato molti napoletani dal contagio della terribile pandemia della “Spagnola” ed in alcuni casi ha guarito prodigiosamente tanti suoi devoti con la sua potenza taumaturgica. Questa epidemia influenzale insolitamente mortale, uccise in solo due anni decine di milioni di persone di tutto il mondo. Questo periodo fu soprannominato “TEMPO DELLA BRONCHITE” molto simile a questa nuova epidemia chiamata “coronavirus” che si sta diffondendo esattamente cento anni dopo. 

La pandemia della "Spagnola” si presentava con febbre altissima, tosse, emorragia da naso e bocca, polmoniti e pleurite. In questi terribili anni, doppiamente flagellati dal conflitto bellico e dalla malattia, molti napoletani hanno trovato conforto e guarigione votandosi con fiducia all’intercessione del Santo “Monaco di “Chiaia” Ricordo che in questi stessi anni ci fu il “voto” che i tarantini fecero al loro Santo concittadino per la liberazione della città di Taranto dalle inevitabili e tragiche conseguenze della Grande Guerra. La preoccupazione del popolo era più che motivata essendo la loro città ambito bersaglio di rappresaglia per la distruzione della prima base navale con annesso Arsenale e altri luoghi ubicati nel territorio come “Buffoluto” ove si conservavano polveri da sparo, munizioni, artifici ed esplosivi di ogni genere. Sant’Egidio accolse tale atto di affidamento è liberò Taranto dalle tragiche conseguenze dell’ostilità mondiale. Oggi, in cui, un nuovo e terribile flagello insidia l’umanità, forti dell’esperienza del passato, invochiamo con fiducia la protezione del nostro caro Santo Taumaturgo di Taranto. Egidio, amico degli umili, dei poveri, degli ultimi e dei malati, sicuramente accoglierà le nostre preghiere e otterrà dalla Misericordia divina la liberazione dal contagio di questa nuova ed oscura epidemia. Siamo certi di avere in Egidio da Taranto un faro di santità, un'ancora di preghiera, un amico in cielo. La Provincia dei frati minori di Lecce e tutta la famiglia francescana ad essa unita, fiduciosa può rivolgersi al Padre della Misericordia per l'umile mezzo di questo suo figlio e nostro confratello! Fra Paolo Quaranta (Grazie per queste notizie e la loro esposizione a fra Tonino Maria Nisi)

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