ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Martedì, 17 Marzo 2020 03:37

Economia, Europa e Mes, la banda Bassotti al lavoro

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La notizia è riportata dal Financial Times. Se vera, allora non possiamo che catalogare come sciacalli, anzi saprofiti tutte le istituzioni dell’Unione Europea dotata di potere decisionale come la Commissione e la BCE.

Fortemente negativo sarebbe anche il giudizio su chi negozia con Bruxelles.

Il Financial Time rivela che funzionari del Ministero del Tesoro hanno avuto contatti venerdì scorso, per la possibilità di intervento del MES (Meccanismo europeo di stabilità)  nella tremenda crisi italiana.

Oggi la Borsa di Milano è arrivata a poco sopra i 15 mila punti e lo spread a 262 punti.

L’incredibile vicenda di funzionari dello Stato che si arrogano il diritto di discutere di questioni che riguardano la vita di milioni di persone solo da noi poteva accadere.

Avevano la copertura di Gualtieri e Conte? Sono stati condizionati da quella sottospecie, peggiore del coranovirus che sono gli economisti di Bruxelles ed equivalenti nostrani, che temono una nuova crisi a causa di un’Italia con un debito pubblico che è quasi il 135% della ricchezza prodotta? Sintonia con Enrico Letta, che chiede l’intervento del MES?

Un intervento del MES che comporta la sottoscrizione di un MoU (Memorandum of Understanding) con la Commissione e il MES stesso. Assurdo! Non è stato sufficiente assistere a una Germania che dopo anni di austerità e critiche agli aiuti di Stato eroga 550 mld alle imprese e ritorno dei settori strategici nelle mani dello Stato. Questa è l’Europa?

Non è bastato che addirittura un equilibrista come Visco finalmente dichiarasse che la BCE poteva acquistare titoli del debito pubblico sul mercato secondario per calmierare gli spread().

Quindi l’aumento o diminuzione degli spread dipendono unicamente dalla BCE! La potenza di una banca centrale nel battere qualsiasi speculazione è illimitata. Alla presenza di una situazione del genere con numero di morti che crescono ogni giorno, una crisi economica che diventerà poi finanziaria, poi sociale e infine istituzionale ci troviamo il farfugliare sterile e inefficace di una Europa cinica e assente. A tutto questo si somma la rivalutazione dell’euro, a seguito della modifica del tasso di interesse da parte della FED USA. Nessun aiuto da politiche monetarie e finanziarie. I nostri morti gridano vendetta, per la catena di leggerezze commesse. Ritardi di denunce da parte dei cinesi, di OMS,Unione europea che ti comunica pure la curvatura dei cetriolo ma silente e incapace di standardizzare linee guide per una gestione continentale di questa terribile epidemia.

Infine la scelta di non fare dal 26 febbraio i tamponi di massa come alcuni autorevoli virologi consigliavano e ubbidire al più becero degli argomenti scritto nei protocolli OMS “si possono determinare effetti collaterali; per esempio, il fatto di aver all’inizio effettuato troppi tamponi ha generato una focalizzazione dell’attenzione mondiale sull’Italia, che ha finito per essere indicata come paese di ‘untori’”.

Chiaro? Consulenti ministeriali condizionano con deduzioni politiche ciò che va fatto e ciò che non va fatto ritenendo che i “troppi tamponi” avrebbero danneggiato l’Italia sulla immagine turistica.

Immagine presunta di untori verso vite di nostri connazionali!!

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