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Lunedì, 23 Marzo 2020 14:54

Dalle farmacie ai supermercati  Ecco chi potrà riaprire. I metalmeccanici lombardi 'Mercoledì sciopero di 8 ore'

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La lista delle 80  attività riconosciute come "essenziali" . Alle imprese altri 3 giorni per adeguarsi. Pressing di Confindustria, i sindacati minacciano sciopero.

Tre giorni in più alle imprese per prepararsi e smaltire le merci già in consegna. E una lista alla fine di 80 voci delle attività riconosciute come "essenziali" che quindi continueranno a restare in funzione. Arriva dopo quasi un giorno intero di trattativa il Dpcm che chiude le fabbriche per fermare il contagio del Coronavirus. Nonostante l'annuncio notturno del premier, Giuseppe Conte, il braccio di ferro sulle attività da includere e da escludere dalla lista è andato avanti a lungo, con le imprese in pressing per tenere aperto il più possibile, evitando dimenticanze vitali per le filiere 'strategiche', e i sindacati in allarme per il rischio che alla fine troppe attività restassero aperte vanificando gli intenti di preservare la salute dei lavoratori.

La tensione sale quando circola un elenco che include anche i codici 24 e 25, cioè "metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo" che di fatto avrebbe significato lasciare aperto "il 70% delle imprese metalmeccaniche". Goccia che fa traboccare il vaso per i sindacati che, nonostante le due voci spariscano dall'elenco definitivo, mandano un messaggio forte e unitario a Conte: se si dovessero allargare troppo le maglie i sindacati sono pronti anche allo sciopero generale. La lista in effetti, il compromesso finale, potrà essere aggiornata in un secondo momento con decreto del ministero dello Sviluppo economico (sentito il Mef) e anche i prefetti avranno potere di bloccare eventuali aperture 'fuori schema'.

Gli studi dei professionisti, dopo i vari allarmi lanciati dalle categorie, resteranno aperti (commercialisti, avvocati, ma anche ingegneri e architetti), così come l'intera filiera della stampa, dalla carta al commercio all'ingrosso di libri, riviste e giornali fino ai servizi di informazione e comunicazione. Oltre alle edicole, comunque, continueranno a operare anche i tabaccai, nonostante lo stop a Lotto e scommesse. Mentre le famiglie potranno continuare ad avere colf e badanti conviventi e pure a servirsi del portiere in condominio.

Scorrendo la lista compare una serie di servizi, a partire dai call center, che potranno continueranno ad operare rispettando ovviamente le regole sulle distanze e i protocolli siglati la scorsa settimana sull'uso di guanti e mascherine per ridurre il più possibile il rischio contagio (regola che vale per tutte le attività aperte). Nell'ambito delle aziende restano attive tutte le filiere ritenute essenziali, e quindi legate al settore alimentare, a quello farmaceutico e biomedicale, compresa la fabbricazione forniture mediche e dentistiche. Inclusa anche la filiera del legno e, la fabbricazione delle bare.

Netta, invece, la riduzione delle attività della Pubblica amministrazione: restano di fatto aperte gli esercizi legati a sanità, difesa e istruzione, rigorosamente a distanza. In 'vita' anche i servizi dell'Inps, e l'assistenza sociale residenziale e non residenziale. Sul fronte agroalimentare restano attive l'industria delle bevande, le industrie del cibo, la zootecnia. Anche l'industria tessile potrà continuare a operare escluso, però, l'abbigliamento.

Le produzioni gomma, materie plastiche e prodotti chimici non saranno interrotte, così come le raffinerie petrolifere non saranno fermate. "Salve" anche le attività legate all'idraulica, all'installazione di impianti elettrici, di riscaldamento o di condizionatori, oltre alle diverse forniture, dall'energia elettrica all'acqua al gas.

Previste anche la manutenzione sia di pc e telefoni sia di elettrodomestici E, come attività legate ai servizi essenziali, restano attive anche le riparazioni della strumentistica utilizzata nella filiera alimentare, farmaceutica o dei trasporti (comprese le riparazioni di auto e moto). Questi ultimi, infatti, saranno assicurati anche da lunedì. Il Dpcm lascia libero il trasporto terrestre, marittimo e aereo, oltre al trasporto merci. Attive anche la gestione fognaria e quella della raccolta dei rifiuti, oltre alle attività bancarie, postali, assicurative e finanziarie. Non sono intaccati nemmeno i servizi di vigilanza privata oltre alle attività di pulizia e disinfezione

I metalmeccanici lombardi 'Mercoledì sciopero di 8 ore'

'Necessarie misure più restrittive, ma confronto ancora aperto', sostiene la Fim-Cisl. Si fermano anche i chimici. Fiom: 'Mettere sicurezza dei lavoratori al centro'. Anche i bancari minacciano lo stop. Boccia: 'Perderemo cento miliardi al mese. Con il decreto per chiusura aziende entriamo in una economia di guerra'. Manley, Fca produrrà un milione di mascherine al mese. Stop da Leonardo e altre aziende

Mercoledi sciopero metalmeccanici lombardi - I lavoratori delle aziende metalmeccaniche della Lombardia sciopereranno mercoledì 25 marzo per 8 ore. Lo fa sapere il segretario generale della Fim-Cisl, Marco Bentivogli. La decisione, spiega, "è stata presa perché si consideri la Lombardia una regione dove sono necessarie misure più restrittive sulle attività da lasciare aperte".

Stiamo ancora discutendo sullo sciopero dei metalmeccanici in Lombardia mercoledì 25 marzo e sulle modalità di attuazione della protesta. Bentivogli ha successivamente precisato rispetto all'annuncio dello sciopero che si sta ancora discutendo sullo stop e sulle modalità di attuazione.

Re David, scioperi in tutto il Paese  - L'elenco delle attività indispensabili in questa situazione di emergenza per il contagio da Coronavirus è stato più che raddoppiato rispetto a quello concordato con il sindacato. Lo afferma la segretaria della Fiom. Francesca Re David in una intervista ad Omnibus nella quale sottolinea che "è' impossibile pensare di sconfiggere il virus se non si chiudono le attività produttive non essenziali". Re David sottolinea - secondo quanto riporta una nota della trasmissione - che sono in corso già oggi iniziative di sciopero su tutto il territorio nazionale. La mobilitazione dei metalmeccanici continuerà - avverte - finché non verranno fornite dal governo le misure necessarie alla protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori dell'industria. I sindacati non hanno il potere di chiudere le fabbriche, è il governo che deve intervenire. La Fiom sta facendo accordi con le imprese per le fermate e le riduzioni delle attività produttive con l'utilizzo della cassa integrazione. Chiediamo al governo che venga messa al centro la salute dei lavoratori".

Sindacati banche minacciano sciopero  - I sindacati bancari Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin preparano la mobilitazione della categoria, a partire da domani, e minacciano lo sciopero. I segretari generali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin in una lettera spedita questa mattina all'Abi, a Federcasse, a tutte le banche, e, per conoscenza, al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte denunciano come "i dipendenti del settore, tra i quali si registrano molti casi di positività al Coronavirus, non operano in condizioni di sicurezza", senza mascherine, guanti e disinfettanti.

 Vincenzo Boccia, perderemo cento miliardi al mese - "Con questo decreto si pone una questione che dall'emergenza economica ci fa entrare nell'economia di guerra", avverte il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, dopo lo stop a tutte le attività economiche non essenziali. "Il 70% del tessuto produttivo italiano chiuderà", "Se il Pil è di 1800 miliardi all'anno vuol dire che produciamo 150 miliardi al mese, se chiudiamo il 70% delle attività vuol dire che perdiamo 100 miliardi ogni 30 giorni", sottolinea, ospite di Circo Massimo su Radio Capital, secondo quanto riporta una nota dell'emittente.

"Lo sciopero generale? Onestamente non riesco a capire su cosa", le chiusure di aziende "sono addirittura più restrittive "di quello che aveva indicato" il Governo ai sindacati sabato scorso. Boccia parla della posizione dei sindacati e sottolinea: "Io non ho capito più di questo cosa si dovrebbe fare", è già stessi sindacati possono vigilare ed anche scioperare per singoli casi, "una scelta in particolare". Non uno sciopero generale, "non penso", dice, "anche come messaggio al Paese" "Quindi l'appello che faccio è cerchiamo di essere compatti", dice il leader degli industriali.

Manley, Fca produrrà mascherine - Fca riconvertirà uno stabilimento del gruppo per produrre mascherine facciali. Lo dice l'amministratore delegato Mike Manley in una lettera ai dipendenti, resa nota dalla Uilm. "L'obiettivo - spiega - è di iniziare la produzione nelle prossime settimane e arrivare a produrre oltre un milione di mascherine al mese che saranno donate ai primi soccorritori e agli operatori sanitari". Fca non ha al momento precisato di quale stabilimento del gruppo si tratti.

Sciopero a Leonardo e altre aziende - Sono diverse le aziende nel settore aerospazio dove sono scattati oggi gli scioperi contro il decreto del Governo che avrebbe esteso le attività indispensabili rispetto a quanto concordato con il sindacato. Secondo quanto riporta la Fiom, hanno incrociato le braccia al momento i lavoratori di Leonardo, Ge Avio, Fata Logistic System, Lgs, Vitrociset, MBDA, DEMA, CAM e DAR.

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