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Mercoledì, 20 Maggio 2020 06:48

Capriulo e Zaccheo «Emergenza coronavirus e le azioni a Taranto»

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La nuova fase 2 dell’emergenza coronavirus ha come tema centrale, oltre a tenere a bada il virus, la ripresa sociale ed economica dopo due mesi di quasi blocco totale.

I Comuni Italiani sono in prima linea anche in questa nuova fase. Il nuovo decreto nazionale, c.d. decreto legge rilancio, ancora non pubblicato, ha definito una serie di strumenti nazionali e locali, che devono essere sfruttati al massimo a favore di coloro che più stanno soffrendo il blocco economico dovuto alla pandemia.

Taranto è stata ed è in prima linea in questa emergenza: perciò bene hanno fatto il Sindaco e la  Giunta ad incontrare quasi tutte le categorie economiche e sociali ed ad approvare una prima               delibera di giunta, la n. 108 dell'11maggio scorso, che ha definito le linee e le risorse a favore delle   categorie economiche e sociali più in sofferenza della città.

Il Sindaco e l’esecutivo comunale si sono mossi in piena coerenza con quanto indicato a maggioranza dal Consiglio Comunale di Taranto, che nell’approvare il Bilancio della città per il triennio 2020-2022, lo scorso 28 aprile, ha indicato un impegnativo atto di indirizzo su cui muoversi, che non è stato facile da definire, considerata la imprescindibile necessità di farlo in coerenza con le norme e con i necessari pareri tecnici e di equilibrio di bilancio.

Su questo indirizzo abbiamo lavorato (e stiamo lavorando) anche nelle Commissioni Consiliari,  comprese quelle da noi presiedute.

Appaiono perciò francamente sterili ed incomprensibili le critiche di alcuni esponenti del  centrodestra locale, da cui ci saremmo aspettati, visto il particolare momento, un valore ben più  importante di proposte e che invece, in queste settimane e anche nel corso del Consiglio Comunale  sul Bilancio, hanno espresso come unica proposizione concreta il rinvio del Bilancio stesso: cioè  decidere di non decidere. Dopo di ciò ora accusano l'amministrazione di non muoversi  adeguatamente, cioè esattamente l’opposto di quanto proponevano: << rinviate l’approvazione del  Bilancio!>>): una sorte di dissociazione politico-amministrativa.

Ma la maggioranza che governa la città ha invece deciso di decidere, assumendosi le sue responsabilità ed approvando il bilancio, stanziando le risorse disponibili ed indicando gli impegni da perseguire a breve: ricercando le ​adeguate risorse ​(serviranno svariati milioni di €uro in una congiuntura economica sfavorevole!), da destinare in particolare modo a favore di chi soffre e per rilanciare lo sviluppo economico e sociale della città.

Con uno specifico emendamento al Bilancio 2020 della città di Taranto, votato a maggioranza, si è dato un preciso indirizzo all’intera amministrazione.

Si è indicato di ​alleggerire la pressione tributaria (Tari, Imu, Tosap, Imposta di pubblicità), su quelle attività produttive, artigianali, professionali, fasce sociali e lavoratrici, attività culturali, sportive e turistiche, più colpite dalla crisi economica; attraverso gli strumenti regolamentari e tariffari nel potere che il Consiglio Comunale potrà esercitare nei prossimi mesi (grazie anche alle scelte coraggiose operate non sempre condivise dalla parte tecnica). Sulla Tari (Tassa Spazzatura) sono stati differiti tutti i termini dei pagamenti, spalmandoli su 6 mesi: il primo al 30 settembre 2020 (assumendo sul bilancio comunale i necessari  anticipi da pagare a chi comunque sta prestando il servizio di smaltimento dei rifiuti e pulizia della città). Sono state introdotte e rafforzate le agevolazioni a favore delle fasce più deboli. Sono state   elaborate agevolazioni a favore delle attività produttive e professionali che resteranno chiuse a   seguito dell’emergenza Covid-19. Tutto a carico del bilancio comunale (approvato e non rinviato!).

Così come si è dato l’indirizzo di ​individuare incentivi economici e normativi a sostegno delle attività produttive, professionali, culturali, sportive e turistiche della città. Particolare attenzione il Consiglio ha chiesto a sostegno delle fasce più deboli e del diritto alla casa delle famiglie tarantine. E su questo indirizzo si è mossa la Giunta, stanziando i primi circa 4 milioni di euro a favore: dei Servizi Sociali della città (fasce deboli, sostegno alimentare, volontariato, etc.), della Salute(DPI lavoratori, mascherine di protezione, progetti per i bambini e per lo sport), della Istruzione (potenziamento della formazione a distanza),delle Attività Produttive(esenzioni della tassazione ed incentivi economici), del Personale diretto (tutela della loro salute e delle nuove attività). Oltre ad una serie di indirizzi di prospettiva sulla Smart City e sulla Mobilità Sostenibile,nel solco della proposta c.d. Ecosistema Taranto. Per il resto delle misure ora aspettiamo il dettaglio delle risorse che Governo e Parlamento stanzieranno a favore della città di Taranto (come delle altre città italiane) contenute nel D.L. c.d. Rilancio. Potranno essere alcuni milioni di euro su cui la linea è già tracciata e su cui l’amministrazione, Sindaco in testa, si stanno già velocemente muovendo. Se qualcuno ha delle proposte migliori noi siamo disponibili ad ascoltarle, ma si indichi anche con  chiarezza obiettivi, normative e risorse a disposizione. Altrimenti è “benaltrismo” che lascia il tempo che trova e noi non abbiamo né tempo né voglia di cercarlo.

I Consiglieri Comunali di Taranto: Dante Capriulo (PER TARANTO-​Presidente Commissione Bilancio e Programmazione Economica Finanziaria) Cisberto Zaccheo- (PSI-Presidente Commissione Servizi)

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