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Martedì, 26 Maggio 2020 07:48

La pandemia e lo shock, nulla sarà come prima

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L’ultimo libro del filosofo Sebastiano Mattettone tratta della pandemia, che stiamo vivendo e con un titolo a effetto: “Il quarto shock”.

 

 primi tre shock sono stati prodotti all’umanità da tre uomini. Copernico ci disse che non siamo il centro dell’Universo. Darwin che: “siamo parenti di una scimmia, non quei geni che crediamo di essere”. Freud corresse la concezione che abbiamo di essere soggetti razionali e invece siamo pieni di pulsioni, passioni e istinti”.

Ora un virus ci ha ricordato nel tempo, in cui credevamo che non ci fosse alcun limite, che i limiti esistono, che dobbiamo tenerne conto e che ci aspetta molto probabilmente un mondo “irreversibilmente cambiato”.

Il trinomio ecologia, equità sociale ed efficienza devono rappresentare il tripode per riprogettare un mondo nuovo. Lo dobbiamo! La società super tecnologica, globalizzata, si è dimostrata un gigante dai piedi di argilla, di fronte a un microrganismo da 120 milionesimi di millimetro fuoriuscito da una Natura che ritenevamo controllabile e adattabile ai nostri desideri. Esiste invece e questo corona virus lo dimostra un nesso forte tra saccheggio degli ecosistemi, commercio degli animali selvaggi e aggressioni alla Natura, attraverso il mancato rispetto delle sue leggi e dei suoi processi che riguardano materia animata e inanimata. Il dibattito si cerca di confinarlo  entro i limiti ristretti e dolorosi della pandemia, la cui causa indiretta è rappresentata dai cambiamenti climatici e la distruzione degli ecosistemi, allo sfruttamento degli animali che diventano vettori di malattie, grazie al salto di specie o spillover. Quali siano le cause del salto di specie e l’attacco all’uomo e di questo si parla pochissimo?

La prima causa è distruzione degli ecosistemi in cui questi animali vivono,

la seconda è che catturiamo questi animali, li portiamo nei mercati, dove vivono insieme ad animali diversi e li vendiamo anche in condizioni igieniche pessime. Terza causa siamo 7,4 miliardi e quindi siamo, tutti potenziali ospiti del virus. Inoltre viviamo ammassati in grandi città e viaggiamo moltissimo in ogni angolo della Terra. 

Dall’inizio del secolo è successo con SARS, MERS, che sono due coronavirus e poi Ebola, Hendra, Nipah. Questa epidemia è un segnale forte affinché possiamo prepararci, a futuri attacchi prodotti da virus diversi. Quattro nuove malattie su cinque sono dovute a zoonosi.  Sars Cov 2 tutto sommato è a bassa letalità, ma ad altissima diffusività. Ricerca, potenziamento della sanità e fine del saccheggio degli ecosistemi. Non c’è un’altra strada.

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