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Lunedì, 15 Giugno 2020 15:27

Abc, 'Soldi a M5s dal Venezuela'. Davide Casaleggio: 'Niente fango su mio padre'

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Secondo il giornale spagnolo Abc, nel 2010 Nicolás Maduro, attuale presidente del Venezuela, allora ministro degli Esteri di Chavez, avrebbe spedito una valigetta con 3,5 milioni di euro a Gianroberto Casaleggio. Il figlio lo difende. Crimi e l'ambasciata a Roma: 'Tutto falso'. Gelmini: 'Gridava 'Vaffa' e prendeva soldi dal Venezuela?' Pd: 'Serve fare chiarezza per dissipare ogni ombra'.

Nicolás Maduro avrebbe finanziato nel 2010 il Movimento Cinquestelle: lo afferma il quotidiano spagnolo Abc citando un documento classificato dell'intelligence venezuelana, di cui pubblica una foto.
Secondo il giornale, l'attuale presidente del Venezuela, allora ministro degli Esteri di Chavez, avrebbe spedito una valigetta con 3,5 milioni di euro al consolato venezuelano a Milano indirizzati a Gianroberto Casaleggio per finanziare segretamente il movimento fondato nel 2009 da Beppe Grillo.

Caracas 5 marzo 2017 Delegazione M5S (Manlio Di Stefano, Ornella Bertorotta, Vito Petrocelli ) ospite del Governo Maduro con Delcy Rodriguez Ministro degli Esteri attuale Presidente della Costituente, e Vicepresidente di Maduro

Caracas 5 marzo 2017 Delegazione M5S (Manlio Di Stefano, Ornella Bertorotta, Vito Petrocelli ) ospite del Governo Maduro con Delcy Rodriguez Ministro degli Esteri attuale Presidente della Costituente, e Vicepresidente di Maduro

"Il MoVimento 5 stelle è sempre stato finanziato in modo trasparente e siamo gli unici ad aver reso pubblici tutti i bilanci, anche di dettaglio, prima ancora che fosse la legge a richiederlo. Il MoVimento 5 Stelle non ha mai ricevuto finanziamenti occulti. Il Governo attuale venezuelano ha smentito la fake news. Mio padre non è mai andato in Venezuela. Il MoVimento 5 Stelle non ha mai ricevuto finanziamenti pubblici". Lo precisa in un post sul blog delle Stelle Davide Casaleggio. "Se fino a quando era vivo ha avuto modo di difendersi da solo, ora che non c'è più non permetterò che si infanghi in alcun modo il suo nome", aggiunge.

Secondo Abc, quotidiano spagnolo di indirizzo conservatore, il console venezuelano a Milano, Gian Carlo di Martino, fece da intermediario per la transazione finale a Casaleggio, che avvenne in contanti. Il documento indica il cofondatore e ideologo del Movimento Cinquestelle, morto nel 2016, come "promotore di un movimento di sinistra rivoluzionario e anticapitalista nella Repubblica italiana". I 3,5 milioni di euro - aggiunge il quotidiano citando il documento dell'intelligence, allora guidata da Hugo Carvajal - furono inviati "in modo sicuro e segreto attraverso valigia diplomatica". La valigetta creò anche un problema interno alla diplomazia venezuelana, rivela il giornale, perchè era stata trovata dall'addetto militare che ne aveva informato Carvajal. Questi lo avrebbe tranquillizzato con un dispaccio in cui affermava: "Sono state impartite istruzioni verbali al nostro funzionario in Italia per non continuare a riferire sulla questione, che potrebbe diventare un problema diplomatico" tra Italia e Venezuela. Carvajal è latitante dal novembre scorso dopo l'approvazione della sua estradizione negli Stati Uniti, dove è accusato di narcotraffico e vendita di armi ai guerriglieri delle Farc colombiane. La Spagna, dove si era rifugiato - rimarca il quotidiano -, non era riuscita a impedire la sua fuga. La somma destinata al Movimento Cinquestelle sarebbe stata attinta da fondi riservati amministrati dall'allora ministro dell'Interno (oggi al dicastero dell'Economia), Tareck el Aissami, che era, ed è, considerato uomo di fiducia di Nicolas Maduro. Aissami - ricorda il quotidiano - è stato oggetto di sanzioni da parte delle autorità statunitensi per reati legati al narcotraffico e al riciclaggio di denaro. Le stesse autorità che pochi mesi dopo adottarono sanzioni economiche contro Maduro accusandolo, subito dopo le elezioni che gli Usa considerano illegittime, "un dittatore che ignora la volontà del popolo". Abc afferma di avere contattato i diretti interessati alla vicenda, compresi l'attuale leader dell'M5E, Vito Crimi, il suo ex capo politico, Luigi Di Maio, il console venezuelano a Milano, Gian Carlo di Martino e lo stesso Grillo, ma che "nessuno di loro ha risposto alle domande".

"Quella dei presunti finanziamenti del Venezuela al Moviemento 5 Stelle è una fake news semplicemente ridicola e fantasiosa. Sulla questione non c'è altro dire, se non che del lontano 2010 ricordo quando ero candidato presidente alle regionali in Lombardia. Anche allora, così come negli anni a seguire, quella che realizziammo fu una campagna elettorale fatta con pochissime risorse e mezzi, frutto di micro donazioni dei cittadini italiani. Per il resto, valuteremo se adire alle vie legali. Certamente non ci lasciamo distrarre da certe sparate o intimidire". Lo afferma in una nota il capo politico del Movimento 5 Stelle Vito Crimi. 

"Si tratta di un'informazione falsa e assurda, adiremo le vie legali". Con queste parole l'ambasciata del Venezuela a Roma, contattata dall'ANSA, smentisce il presunto finanziamento al Movimento 5 Stelle di cui parla oggi il quotidiano spagnolo Abc. La fonte dell'ambasciata riferisce tra l'altro che nel 2010 il M5s era appena nato ed era quindi "completamente sconosciuto in Venezuela" e che all'epoca il console venezuelano a Milano - da cui secondo la ricostruzione di Abc sarebbero passati i 3,5 milioni - era appena arrivato in sede.

È importante che Il Movimento Cinque Stelle "abbia smentito subito sui finanziamenti venezuelani al suo movimento. Sulle scelte politiche verso il governo venezuelano con M5S abbiamo sempre avuto posizioni diverse. Non è un mistero. Ma non è questo il punto. Oggi davanti alle notizie che giungono dalla Spagna serve fare chiarezza per dissipare ogni ombra circa le accuse su donazioni che sarebbero state fatte al M5S quando Maduro era ministro degli Esteri". Lo afferma il senatore Pd Alessandro Alfieri, capogruppo Pd in Commissione Esteri.

"Grazie a questo documento segreto pubblicato dallo spagnolo Abc si comprende l'atteggiamento del Governo italiano sul Venezuela e Maduro. Presenterò un'interrogazione urgente a Borrell per sapere chi in Europa e per quanto tempo ha ricevuto finanziamenti illeciti dal regime venezuelano". Lo scrive su Twitter Antonio Tajani, eurodeputato di Forza Italia in merito alle rivelazioni del quotidiano spagnolo Abc secondo le quali Nicolás Maduro avrebbe finanziato nel 2010 il Movimento Cinquestelle. Il quotidiano spagnolo cita un documento classificato dell'intelligence venezuelana, di cui pubblica una foto.

"Mentre gridavano 'vaffa' al mondo politico e si presentavano come i garanti della legalità, i vertici del Movimento 5 Stelle nel 2010 avrebbero incassato 3,5 milioni di euro in contanti spediti a Gianroberto Casaleggio dentro una valigetta dall'attuale presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, allora ministro degli Esteri di Chavez. Se quanto riportato dal quotidiano spagnolo 'Abc', che cita un documento dell'intelligence venezuelana, fosse confermato, ci troveremmo di fronte ad un finanziamento irregolare e segreto da parte di uno dei governi più controversi del Sudamerica alla forza politica che oggi esprime il presidente del Consiglio e che ha la maggioranza relativa in Parlamento. Beppe Grillo, invece di difendere Conte dagli attacchi interni di Di Battista, potrebbe dare qualche immediata spiegazione. Dopo i terrapiattisti e i gilet arancioni di Pappalardo, pensavamo anche noi di aver visto tutto...". Lo afferma in una nota Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.

"Se fossero confermate le rivelazioni del quotidiano spagnolo Abc, secondo cui il governo venezuelano guidato da Chavez, e con Maduro ministro degli Esteri, avrebbe finanziato con 3 milioni e mezzo di euro il Movimento 5 Stelle, saremmo di fronte a un fatto gravissimo". Lo afferma Sandro Gozi, deputato europeo di Renew Europe. "Secondo il giornale spagnolo, nel luglio 2010 il regime venezuelano avrebbe inviato una valigetta con i contanti al consolato di Milano, da consegnare a Gianroberto Casaleggio, in quanto "promotore - si legge nel documento ufficiale dell'intelligence venezuelana riportato da ABC - di un movimento di sinistra, rivoluzionario e anticapitalista nella Repubblica italiana", prosegue Gozi secondo il quale "è opportuno che il Movimento 5 Stelle smentisca al più presto questa vicenda che, se fosse confermata, metterebbe in imbarazzo non solo il loro partito ma l'intero governo italiano". Ansa

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