"Come sempre e più di sempre, anche questa volta dico GRAZIE ai milioni di Italiane e di Italiani che ci hanno dato fiducia. Se i dati verranno confermati, da domani Lega e centrodestra saranno alla guida di 15 Regioni su 20!
E anche dove non ce l'abbiamo fatta, tutti al lavoro con un solo obiettivo: aiutare, proteggere e far crescere la nostra bellissima Italia". Lo scrive Matteo Salvini su faceook.
Le elezioni anticipate "non le chiedevo ieri e non le chiedo oggi. Prima ci sono meglio è, ma non per le elezioni regionali e il referendum", ha sottolineato Salvini in conferma stampa, confermando l'intezione di non usare il voto delle amministrative a livello nazionale.
Quanto al trionfo di Zaia in Veneto, il leader della Lega ha commentato: "Che sia uno dei governatori più amati è un motivo di vanto. Non temo e non soffro nessuna competizione interna, la mia competizione è con il Pd".
Finisce 3-3 la partita delle Regionali, secondo le proiezioni. Ma, viste le premesse, per il centrosinistra è molto più di un pareggio. Zaia vola verso il bis con il 75,9% dei consensi, mai un governatore tanto votato dall'istituzione delle Regioni. Secondo mandato anche per De Luca in Campania con il 64,9%, Toti in Liguria con il 54,9% e Emiliano in Puglia che batte Fitto 436,8% contro 38%.
Vince in Toscana Giani per il centrosinistra con il 48%. "Adesso governa per il bene dei toscani" , scrive Susanna Ceccardi in un sms inviato al suo rivale. Le Marche vanno al centrodestra: ad Acquaroli il 49,6% dei voti. "Trionfo Marche! - scrive sui social Giorgia Meloni - Grazie a Francesco Acquaroli e a Fratelli d'Italia un'altra roccaforte della sinistra sarà amministrata dal centrodestra. Da nord a sud Fratelli d'Italia è l'unico partito che cresce in tutte le regioni al voto".
Netto successo dei Sì al referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari. A più di 50mila sezioni scrutinate i favorevoli sfiorano il 70%. Un successo che fa esultare i leader della maggioranza e che si abbina ai risultati delle tornate elettorali nelle Regioni. Di Maio esulta: 'Risultato storico'. E rilancia sul taglio agli stipendi dei parlamentari e su 'una legge elettorale proporzionale'.
L'affluenza definitiva al voto per il referendum costituzionale è stata del 53,84% alla chiusura dei seggi. I dati si evincono dal sito del Viminale.