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Venerdì, 23 Ottobre 2020 22:07

Crescono ancora i casi di Covid in Italia: +19.143. I morti sono 91, record di tamponi. 'L'epidemia peggiora, Rt a 1,5'

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484.869 casi, 37.059 morti, 261.808 guariti, 186.002 malati. Dati Protezione Civile del 23 ottobre 2020. Cresce anche la pressione sulle strutture ospedaliere: i pazienti in terapia intensiva sono 1.049 (57 in piu' di ieri), i ricoverati con sintomi 10.549 (+855). In isolamento domiciliare ci sono 174.404 persone (+15.788). Gli attualmente positivi sono saliti a 186.002 (+16.700), i dimessi/guariti 261.808 (+2.352). Effettuati 182mila tamponi. In calo le vittime, 91. Arcuri: 'Su 6.628 posti di terapia intensiva disponibili in Italia il 15% è occupato da pazienti Covid'. Iss: 'Popolazione resti a casa, evitare contatti'. In aumento i focolai in ambito scolastico. Complessivamente i cluster attivi sono 7.625. Aumentano i pazienti ricoverati, terapie intensive sopra il 10% in alcune regioni

Sono 19.143 i nuovi casi di coronavirus in Italia. Lo rende noto il ministero della Salute. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 91 morti, che portano il totale a 37.059 dall'inizio dell'emergenza. Da ieri sono stati eseguiti altri 182.032 tamponi. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 1049, con un incremento di 57 unità. Covid Lombardia, altri 4916 casi e 91 morti.

Ulteriore impennata dei nuovi casi di Coronavirus in Italia: secondo il bollettino quotidiano del ministero della Salute, nelle ultime 24 ore se ne sono registrati 19.143 (a fronte del +16.079) di ieri, per un totale di 484.869. Nuovo picco però anche del numero dei tamponi: sono stati 182.032.

Novantuno i morti (ieri erano stati 136), per un totale di 37.059. Cresce anche la pressione sulle strutture ospedaliere: i pazienti in terapia intensiva sono 1.049 (57 in più di ieri), i ricoverati con sintomi 10.549 (+855). In isolamento domiciliare ci sono 174.404 persone (+15.788). Gli attualmente positivi sono saliti a 186.002 (+16.700), i dimessi/guariti 261.808 (+2.352). 

I 91 morti delle ultime 24 ore sono distribuiti tra Campania (12), Lazio (11), Sicilia (11), Emilia Romagna (10), Piemonte (9), Toscana (8), Lombardia (7), Veneto (7), Liguria (7), Umbria (3), Abruzzo (2), Marche (2), Puglia (1), Friuli Venezia Giulia (1).

Come ieri, sono sei le regioni con più di mille nuovi casi: Lombardia (4.916), Campania (2.280), Piemonte (2.032), Veneto (1.550), Lazio (1.389) e Toscana (1.290). Il numero totale dei tamponi effettuati e' 14.314.453, mentre i casi testati sono 8.679.107.

I dati del report settimanale

L'Italia risulta essere attualmente il 15esimo Paese al mondo per numero di contagi Covid, che ammontano a 465.726. Lo scorso marzo, invece, era il secondo Paese nel ranking mondiale. E' quanto emerge dal report settimanale del Commissario straordinario sull'emergenza Coronavirus.

Sono, inoltre, il 15% - su 6.628 ad oggi attivi - i posti letto occupati in terapia intensiva per casi Covid. Questa percentuale scende all'11% - si sottolinea nel report - con gli ulteriori 1.660 posti letto attivabili con i ventilatori già distribuiti alle Regioni.

Emerge inoltre che in Italia, dall'inizio dell'emergenza per il Coronavirus, sono stati eseguiti 14 milioni e 132.421 tamponi. Nella giornata di ieri, secondo quanto emerge dal report, la percentuale dei positivi al Covid 19 su 170.392 tamponi era del 9,4%, un dato in diminuzione rispetto alla giornata del 21 marzo scorso quando su soli 26.336 tamponi, la percentuale dei positivi era del 24,9%. Solo sette giorni fa, il 14 ottobre,la percentuale dei positivi era del 4,8%, su 152.196 tamponi effettuati.

I ricoverati negli ospedali italiani per Covid 19 sono dimezzati rispetto alla situazione che si registrava il 21 marzo scorso, in piena emergenza per la pandemia. Le terapie intensive per Covid 19 ieri erano 992, mentre il 21 marzo erano ben 2.857. Analoga diminuzione per i ricoverati per Coronavirus con sintomi: ieri erano 9.694, mentre lo scorso 21 marzo erano 17.770. Sono, invece, aumentati notevolmente i positivi al Covid 19 per i quali è stato disposto l'isolamento domiciliare: 158.616 nella giornata di ieri, mentre erano solo 22.116 lo scorso 21 marzo.  

In Italia vengono distribuite gratuitamente dal commissario straordinario per l'emergenza Covid 19 una media di oltre 5 milioni di mascherine al giorno. Più precisamente 5 milioni e 117.085 mascherine che sono consegnate quotidianamente alle Regioni e Province autonome per il personale sanitario e parasanitario, la Pubblica amministrazione, le forze dell'ordine, gli erogatori di servizi pubblici essenziali, le Rsa pubbliche e private, il trasporto pubblico locale e le polizie locali.Dall'inizio dell'emergenza sono state distribuite gratuitamente 893.201.909 mascherine, 28.307.500 nell'ultima settimana.

La media dei guanti distribuiti al giorno è di 260.601; oltre 40 milioni i guanti distribuiti dall'inizio della pandemia e solo nell'ultima settimana oltre 4 milioni. I camici e le tute protettive distribuite sono 58.974 di media al giorno; quasi 10 milioni dall'inizio dell'emergenza. I tamponi per test molecolari distribuiti sono stati 11.367.542 dall'inizio emergenza, mentre 11.530.000 i test molecolari, sierologici e antigenici. I ventilatori per Terapia Intensiva sono stati 3.109, mentre 1.429 i ventilatori distribuiti per terapie sub-intensive.

Continuano a salire i contagi per Covid in Italia: secondo il bollettino del ministero della Salute l'incremento nelle ultime 24 ore è di 19.143, individuati con 182.032 tamponi, il numero più alto dall'inizio dell'emergenza. Il totale dei contagiati - comprese vittime e guariti - sale a 484.869. In calo invece l'incremento delle vittime, 91 in un giorno (ieri erano 136) che portano il totale a oltre 37mila (37.059) .

Su 6.628 posti di terapia intensiva oggi disponibili in Italia il 15% è occupato da pazienti Covid, percentuale che scende all'11% se si considerano anche gli ulteriori 1.660 posti letto attivabili con i ventilatori che sono già stati distribuiti alle regioni. Il dato è contenuto nel report settimanale del Commissario straordinario per l'emergenza Domenico Arcuri dal quale emerge che la regione con la percentuale più alta di pazienti in terapia intensiva - rispetto ai posti a disposizione - è l'Umbria, che ha un tasso di occupazione al 27,85%. Subito dopo c'è la Campania (21,71%) e la Sardegna (20,69%). In Lombardia la percentuale è al 15,69% mentre il tasso più basso si registra in provincia di Trento, con l'1,96%.

IL MONITORAGGIO ISS - "L'epidemia è in rapido peggioramento. Sono necessarie misure, con precedenza per le aree maggiormente colpite, che favoriscano una drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e che possano alleggerire la pressione sui servizi sanitari, comprese restrizioni nelle attività non essenziali e restrizioni della mobilità". Così nel monitoraggio settimanale iss-Ministero della Salute per la settimana 12-18 ottobre 2020 (aggiornato al 20 ottobre 2020). La situazione in Italia evidenzia segnali di criticità dei servizi territoriali e del "raggiungimento imminente di soglie critiche dei servizi assistenziali". L'evidenza di casi rapidamente in aumento con Rt nazionale di 1.5 nel suo valore medio e significativamente sopra 1 indicano una situazione "complessivamente e diffusamente molto grave sul territorio nazionale con rischio di criticità importanti a breve termine in numerose Regioni/PA italiane" Lo rileva il monitoraggio settimanale ministero Salute-Iss. È fondamentale che la popolazione rimanga a casa quando possibile e riduca tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie. Si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine. E' quanto riporta il monitoraggio del Ministero della Salute e dell'Iss nel report settimanale.

Questa settimana sono in aumento i focolai in cui la trasmissione potrebbe essere avvenuta in ambito scolastico, anche se la trasmissione intra-scolastica appare ancora limitata (3,5% di tutti i nuovi i focolai in cui è stato segnalato il contesto di trasmissione). È tuttavia chiaro che le attività extra e peri-scolastiche possono costituire un innesco di catene di trasmissione laddove non vengano rispettate le misure di prevenzione previste. Lo evidenzia il monitoraggio ministero della Salute-Iss.  Sono complessivamente 7.625 i focolai attivi, di cui 1.286 nuovi, e per la prima volta in undici settimane è in diminuzione il numero di nuovi focolai (nella precedente settimana di monitoraggio erano stati segnalati 4.913 focolai attivi di cui 1.749 nuovi). "Questa diminuzione è probabilmente dovuta al forte aumento di casi per cui i servizi territoriali non hanno potuto individuare un link epidemiologico. Sono stati riportati focolai nella quasi totalità delle province (106/107). La maggior parte di questi focolai continua a verificarsi in ambito domiciliare (81,7%) che al momento rappresenta un contesto di amplificazione della circolazione virale e non il reale motore dell'epidemia". Lo riporta il monitoraggio Covid settimanale Iss-ministero della Salute.  A livello nazionale, si è osservato un importante aumento nel numero di persone ricoverate (7.131 vs 4.519 in area medica, 750 vs 420 in terapia intensiva nei giorni 18/10 e 11/10, rispettivamente) e, conseguentemente, aumentano i tassi di occupazione delle degenze in area medica e in terapia intensiva, con alcune Regioni/PPAA sopra 10%. Se l'andamento mantiene il ritmo attuale, "esiste una probabilità elevata che numerose Regioni/PPAA raggiungano soglie critiche di occupazione in brevissimo tempo", rileva il Monitoraggio

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