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Sabato, 24 Ottobre 2020 12:35

Mattarella: 'la pandemia non aumenti le disuguaglianze in Italia' "Serve una leale collaborazione tra istituzioni"

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Il capo dello Stato in un messaggio  al presidente della Confederazione nazionale dell'artigianato e della Piccola e media impresa Daniele Vaccarino. 'La crisi è molto dura, servono politiche condivise". In un messaggio inviato all'assemblea nazionale dell'Uncem sottolinea l'importanza delle "autonomie" ma " con spirito di unità e di coesione".

Cresce il pressing sul presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, da parte delle regioni. I governatori chiedono infatti al governo una stretta generale che possa fermare la seconda ondata del Virus, con l'indice del contagio attestata all'1,5, dunque critica. Il governo attende di vedere i dati e studia nuove misure piu stringenti ma le polemiche tra i diversi livelli dello Stato non cessano mentre la situazione è sempre più tesa.

"Rivolgo un cordiale saluto a tutti i partecipanti all'Assemblea della CNA che si tiene in presenza di una crisi molto dura, che colpisce comparti e lavoratori, taluni in modo più grave come avviene per le piccole imprese. Un periodo di straordinaria difficoltà che va affrontato con il necessario sostegno da parte delle Autorità Pubbliche: servono politiche condivise - col contributo di parti sociali e territori - per una strategia che, mentre affronta la pandemia e le difficoltà conseguenti, sia rivolta a colmare divari e ridurre diseguaglianze sempre più inaccettabili e onerose". È quanto si legge nel messaggio che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato al presidente della Confederazione nazionale dell'artigianato e della Piccola e media impresa Daniele Vaccarino. "Un rischio che non possiamo correre è che alle disuguaglianze tra territori esistenti nel nostro Paese si aggiungano quelle derivanti da effetti della pandemia", dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Anche guardando al di là dell'emergenza ogni progetto di ripartenza e di crescita sostenibile passa inevitabilmente per la capacità di ogni istituzione di innovare e di intraprendere percorsi virtuosi e, al tempo stesso, per la capacità del sistema di offrire opportunità a chi oggi ne ha meno, di intervenire sugli squilibri ambientali e le sperequazioni territoriali".

"Uno sforzo straordinario in termini di investimenti e formazione deve guidare le trasformazioni necessarie, aiutando le imprese a riprogettare filiere e modalità produttive e le persone ad acquisire competenze, capitale sociale indispensabile per costruire il futuro" , ribadisce il presidente. "L'Unione europea, che ha dimostrato di saper cogliere la delicatezza della situazione, ha messo a disposizione strumenti che permettono di mobilitare risorse ingenti. È una opportunità che va colta per ammodernare il Paese", afferma il Capo dello Stato.

Il richiamo del Capo dello Stato

In questo scenario arrivano, per la seconda volta in una settimana, le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, finalizzate a tenere il più possibile coeso il quadro istituzionale del Paese. 

La "responsabilità comune nel difendere il bene primario della vita, contenendo il contagio e affrontandone le conseguenze, sanitarie, sociali, economiche, ci fa comprendere ancor meglio l’importanza di una leale e fattiva collaborazione tra le Istituzioni della Repubblica", sono le parole scelte dal Presidente Mattarella nel messaggio inviato all'Unione Nazionale Comuni, Comunità ed Enti Montani, Marco Bussone in occasione del Congresso e dell’Assemblea Nazionale dell'Uncem.

Le tensioni

Certamente, al capo dello stato non devono essere sfuggite le tensioni tra governo centrale, Regioni e Comuni che hanno preceduto e accompagnato il varo del decreto del presidente del consiglio dei ministri con le misure mirate contro il virus. Misure che, in alcuni casi, i sindaci hanno fatto capire di non poter garantire.

"Le autonomie ai vari livelli sono irrinunciabili perché espressive del valore di libertà proprio alle comunità con profonde radici", sottolinea il Capo dello Stato: "Tutte le articolazioni dell’ordinamento democratico, per servire il benessere della società e lo sviluppo dei territori, sanno di dover operare sempre con spirito di unità e di coesione, consapevoli dei tanti interessi comuni". 

Rischio diseguaglianze

E primario, fra questi interessi, è quello di garantire uguaglianza fra tutti i territori: "Un rischio che non possiamo correre - ammonisce Mattarella - è che alle disuguaglianze tra territori esistenti nel nostro Paese si aggiungano quelle derivanti da effetti della pandemia. Anche guardando al di là dell’emergenza ogni progetto di ripartenza e di crescita sostenibile passa inevitabilmente per la capacità di ogni istituzione di innovare e di intraprendere percorsi virtuosi e, al tempo stesso, per la capacità del sistema di offrire opportunità a chi oggi ne ha meno, di intervenire sugli squilibri ambientali e le sperequazioni territoriali".

Occorre, quindi, "contrastare marginalità e isolamenti, che rischiano di impoverire il nostro patrimonio civile e lasciare nell’abbandono parti preziose di territorio". questo, per Mattarella, "il compito della Repubblica, nel suo insieme". 

Straordinaria difficoltà

Il presidente è consapevole della tensione sociale e della preoccupazione dei tanti colpiti dalle ricadute economiche della pandemia e suggerisce di non dividere i due temi: bisogna sostenere l’economia, anche grazie ai fondi Ue che sono occasione da non perdere, ma evitando di far decollare il numero dei contagi. Quello vissuto dalle imprese è, infatti, "un periodo di straordinaria difficoltà che va affrontato con il necessario sostegno da parte delle Autorità Pubbliche".

E, anche qui, "coesione" e "condivisione" sono le parole d'ordine utilizzate dal Capo dello Stato: "Servono politiche condivise - col contributo di parti sociali e territori - per una strategia che, mentre affronta la pandemia e le difficoltà conseguenti, sia rivolta a colmare divari e ridurre diseguaglianze sempre più inaccettabili e onerose", spiega Mattarella in un messaggio inviato al Presidente della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, Daniele Vaccarino.

La fiducia del Capo dello Stato

Nonostante il quadro critico e i richiami alle istituzioni, nel messaggio di Mattarella è possibile cogliere un elemento di fiducia: "Abbiamo fiducia nella nostra capacità di affrontare questo momento cruciale con scelte e comportamenti che consentano di puntare alla ripresa della crescita, contenendo i contagi ed evitando costi ancor più elevati per la società intera e ciascuno di noi", conclude il capo dello Stato.

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