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Venerdì, 30 Ottobre 2020 19:09

Coronavirus in Italia, oltre 31mila nuovi contagi e 199 morti

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647.674 casi, 38.321 morti, 283.567 guariti, 325.786 malati. Dati Protezione Civile del 30 ottobre 2020. Monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute. L'Rt in Italia sale a 1,7, in Piemonte e Lombardia oltre 2. Da lockdown Bolzano con Calabria, Lombardia e Piemonte. Le vittime sono 199. La percentuale dei positivi sui tamponi effettuati supera il 10%. Nuovo record di tamponi, 215.085.

Sono 31.804 i nuovi contagi da coronavirus in Italia. Lo rende noto il ministero della Salute. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 199 decessi. I tamponi eseguiti da ieri sono 215.085. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 1.746, con un incremento di 95 unità.

Ancora una impennata della curva epidemica in Italia. Nella giornata di venerdì 30 ottobre sono 31.084 i nuovi casi di contagio da coronavirus registrati (ieri erano 26.831), con il nuovo record di tamponi processati, 215.085 (ieri erano 201.452). Lieve calo dei decessi, 199 contro i 217 di 24 ore fa per un totale di 38.321. È quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute. 

Crescono i ricoveri ordinari, 1.030 in più (ieri erano 983), e sono ora 16.994, mentre le terapie intensive crescono di 95 unità (29 ottobre erano 115), per un totale che sale a 1.746.

La regione con più casi è sempre la Lombardia, con 8.960 casi nuovi (ieri erano 7.339), seguita da Campania (3.186), Veneto (3.012), Toscana (2.765) e Piemonte (2.719). Il totale dei contagiati dall'inizio dell'epidemia sale a 647.674.

In aumento i guariti, 4.285 contro i 3.878 di ieri, per un totale di 283.567, mentre il numero degli attualmente positivi si impenna (+26.595 contro i 22.734 di ieri), arrivando a sfiorare i 325.786 malati. Di questi, 307.046 sono in isolamento domiciliare, quasi 26mila piu' di ieri. Infine, la percentuale di positivita' sul totale dei tamponi sale oggi al 14,4% contro il 13,31% di ieri.

Aumentano ancora i contagi per Covid in Italia e per la prima volta superano la soglia dei 30mila casi in un giorno. Secondo il bollettino del ministero della Salute sono 31.084 i nuovi casi - comprese vittime e guariti - mentre l'incremento delle vittime è di 199 in 24 ore che portano il totale a 38.321.

"La percentuale dei positivi sui tamponi effettuati supera il 10% e non è un buon indicatore. Indica che l'epidemia galoppa, che il virus circola in maniera abbastanza veloce". Così Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, al monitoraggio settimanale Iss-Ministero e rileva che "il numero di tamponi è ancora aumentato a 215.085 da 201.452 di ieri, continua questo trend, stiamo aumentando la capacità di fare tamponi in maniera veramente ottima, rilevante".

Dai dati del ministero della Salute emerge inoltre che sono 16.994 i ricoverati nei reparti ordinari degli ospedali, con un incremento rispetto a ieri di 1.030 pazienti, mentre nelle terapie intensive ci sono oggi 1.746 persone, 95 più di ieri. L'aumento degli attualmente positivi in un giorno è di 26.595 che portano il totale dei malati a 325.786. Molto più ridotto, invece, l'incremento dei guariti: 4.285 nelle ultime 24 ore per un totale di 283.567

Nel periodo 08 - 21 ottobre 2020, l'indice di trasmissibilità Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,70. Si riscontrano valori di Rt superiori a 1,25 nella maggior parte delle Regioni/PA italiane, con valori superiori a 1,5. Piemonte e Lombardia hanno superato la soglia dell'Rt 2, sono rispettivamente a 2.16 e 2.09. La Provincia Autonoma di Bolzano e la Valle d'Aosta vicina al 2 (1.96). In altre 10 regioni italiane l'Rt ha superato la soglia dell'1.5. Mentre in Campania l'Rt è poco al di sotto dell'1.5, a 1.49. Sono i dati contenuti nel monitoraggio settimanale del Ministero della Salute-Iss, relativo alla settimana 19-25 ottobre 2020. Hanno superato la soglia dell'Rt 1.5 la Calabria (1.66) l'Emilia Romagna (1.63), il Friuli Venezia Giulia (1.5), il Lazio (1.51), la Liguria (1.54), il Molise (1.86), la Provincia Autonoma di Trento Rt (1.5) la Puglia (1.65), l'Umbria (1.67) e la Valle d'Aosta (1.89).

Sono 11 le regioni classificate a rischio elevato di una trasmissione non controllata di SARSCoV-2 e Calabria, Lombardia, Piemonte e la provincia di Bolzano sono nello scenario 4. Delle 11 regioni, 5 sono considerate a rischio alto a titolo precauzionale ma il dato non è attendibile perché la sorveglianza è insufficiente al momento della valutazione. Altre 8 Regioni e Province autonome sono classificate a rischio moderato con una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese. Quelle a rischio alto sono l'Abruzzo, la Basilicata, la Calabria, la Liguria, la Lombardia, il Piemonte, la Puglia, la Sicilia, la Toscana, la Valle d'Aosta e il Veneto.

"Cruciale il ruolo dei medici di medicina generale per garantire la gestione ottimale dei malati" Covid. "Sono al centro dei questo percorso assistenziale e a loro va il ringraziamento" Lo ha detto il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, alla conferenza stampa del venerdì sull'analisi della situazione epidemiologica di Covid-19 in Italia.

L'epidemia in Italia è in "rapido peggioramento" e ancora compatibile con uno scenario di tipo 3 ma in evoluzione verso uno scenario di tipo 4. Si segnala che in alcune Regioni italiane la velocità di trasmissione è già compatibile con uno scenario 4 con rischio di tenuta dei servizi sanitari nel breve periodo. Si conferma pertanto una situazione "complessivamente e diffusamente molto grave sul territorio nazionale con rischio di criticità importanti a breve termine in numerose Regioni/PA italiane".

Questa settimana, per la prima volta è stato segnalato il superamento in alcuni territori della soglia critica di occupazione in aree mediche (40%) ed esiste un'alta probabilità che 15 Regioni/PPAA superino le soglie critiche di terapia intensiva e/o aree mediche nel prossimo mese. Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è salito da 750 (18/10) a 1.208 (25/10); mentre il numero di persone ricoverate in aree mediche è passato da 7.131 (18/10) a 12.006 (25/10).

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