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Sabato, 13 Febbraio 2021 17:48

Ortodossi MoVimento 5 Stelle minacciano il no. Beppe Grillo: 'Oggi si deve scegliere, o di qua o di là. Di Battista: "Brunetta, Carfagna, Gelmini? Immorale"

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Barbara Lezzi Barbara Lezzi

Lezzi: 'Nuovo voto su Rousseau o votiamo no al governo'. Mail a Crimi e Grillo. Non c'è il super-ministero del quesito. Di Battista: "Brunetta, Carfagna, Gelmini? Immorale"

Restano agitate le acque dentro a M5s dopo l'ok all'ingresso nella compagine del nuovo governo Draghi. Ad andare all'attacco è Barbara Lezzi che chiede che si torni a votare e in caso contrario sottolinea che il voto alla fiducia "deve essere" un no.

Beppe Grillo intanto richiama il movimento a una "transizione cerebrale".

"Questa mattina ho inviato, insieme ad alcuni colleghi, una mail al Capo Politico, al Comitato di garanzia e al Garante per segnalare che la previsione del quesito posta nella consultazione dell'11/02/21 non ha trovato riscontro nella formazione del nuovo Governo. Non c'è il super-ministero che avrebbe dovuto prevedere la fusione tra il Mise e il Ministero dell'Ambiente oggetto del quesito. Chiediamo che venga immediatamente indetta nuova consultazione. E' evidente che, in assenza di riscontro, al fine di rispettare la maggioranza degli iscritti, il voto alla fiducia deve essere No". Lo scrive su Fb la senatrice M5S Barbara Lezzi.

"13 febbraio 2021. Vi ricorderete questa data. Perché da oggi si deve scegliere. O di qua, o di là. Scegliere le idee del secolo che è finito nel 1999 oppure quelle del secolo che finirà nel 2099. Se il 2099 è un'astrazione, allora prova così. Metti lo smartphone in modalità aereo e vola con la fantasia. Chiudi gli occhi. Visualizza il tuo nipotino. Visualizzalo nonno. Coi capelli bianchi, la prostata così così. Commuoviti". Così Beppe Grillo sul blog. "Se hai capito questo, è perché hai sentito. Perché per capire col cervello bisogna prima sentire col cuore. E' di una transizione cerebrale di cui abbiamo bisogno", aggiunge. "Ecco, se sei capace di commuoverti per il futuro, allora sei un "ragazzo del '99". O una "ragazza del '99". Del 2099. Ma se non riesci a spegnere lo smartphone, non riesci a volare, non riesci a commuoverti per il futuro, allora sei un "ragazzo del 1999". Forse sei studente alla Bocconi. Puoi essere giovane negli anni. Ma potresti essere vecchio nei pensieri. I "ragazzi del 1999", infatti, credono ancora che spostare avanti e indietro sempre più soldi crei più prosperità. Pensano che tutta la ricchezza creata e quella distrutta vadano sommate insieme. E chiamano questo Pil. E chiamano il Pil benessere", si legge nel post del Garante del M5S. "Se invece riesci a commuoverti per il futuro, allora sei un "ragazzo del 2099". Allora credi che il benessere non voglia dire produrre di più, ma vivere meglio. Credi che le persone contino più delle cose, nel cielo vuoi più rondini e meno satelliti, nei parchi vuoi più lucciole e meno display, conclude.

Di Battista: "Brunetta, Carfagna, Gelmini? Immorale" Il post: "Con questi nomi Draghi perde la santità"

"Tra poche ore giurerà al Quirinale il governo Draghi. Ne faranno parte, tra gli altri, anche i deputati Brunetta, Carfagna e Gelmini. I tre erano ministri nell'ultimo governo Berlusconi, un governo che ricordiamo soprattutto per le leggi ad-personam, ovvero il tentativo (in parte riuscito) di 'deviare' le Istituzioni per metterle al servizio di un leader politico". Lo scrive su Facebook Alessandro Di Battista. "Nel 2008 - spiega - i tre approvarono in Consiglio dei ministri il Lodo Alfano, un disegno di legge che poi venne votato dal Parlamento. Il Lodo Alfano serviva a creare un vero e proprio scudo penale per le quattro più alte cariche dello Stato. Un provvedimento che, in sostanza, violava il principio d'uguaglianza dei cittadini davanti alla legge. Chiaramente venne licenziato per salvare Berlusconi dai processi".

"Ebbene io trovo immorale che politici che hanno speso tempo (e dunque denaro pubblico) non per occuparsi del Paese ma per risolvere le grane giudiziarie del loro leader, possano avere ancora ruoli così apicali", prosegue.

"Sia chiaro, tutti possono sbagliare. Tuttavia i tre non hanno mai chiesto scusa per quelle ignobili leggi (tra l'altro il Lodo Alfano venne bocciato dalla Corte Costituzionale) né preso mai le distanze dal loro partito e dai fondatori, e questo nonostante indagini gravissime (molte delle quali legate alla mafia) e sentenze definitive", scrive ancora Di Battista.

"Lo so, parlare di Lodo Alfano, di Legittimo impedimento, di Mozione Ruby negli ultimi tempi sembrava anacronistico. Negli ultimi tempi però. Ieri è cambiato tutto. Giorni fa parlai di 'restaurazione'. Oggi mi sembra di esser tornati indietro di 12 anni. I 'giornaloni', che fino a 24 ore fa esultavano per il Governo dei Migliori, oggi hanno cambiato linea. Ora provano a spingere il concetto del 'Povero Draghi, costretto a piegarsi alle richieste dei partiti e delle loro correnti'. Non funziona così!", sottolinea ancora.

"Il Presidente del Consiglio è responsabile della scelta dei suoi ministri. Con questi nomi perde la santità e torna ad essere un semplice beato. Quando la pubblica opinione conoscerà più nel dettaglio le scelte politiche prese da Draghi da Direttore del Tesoro, da Governatore di Bankitalia e da Presidente della BCE, magari, verrà trattato da comune mortale. Con i suoi pregi e con i suoi difetti. Un uomo che ha preso delle decisioni. A volte sensate ma molto spesso scellerate e soprattutto nefaste per il pubblico interesse. Tempo al tempo", aggiunge Di Battista.

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