Nascevano nel 1996 le prime denominazioni e indicazioni d’origine e da subito l’Emilia-Romagna si è distinta con ben 13 prodotti: le Dop Parmigiano-Reggiano, Prosciutto di Parma, Grana Padano, Prosciutto di Modena, Culatello di Zibello, Coppa, Salame e Pancetta Piacentini, Casciotta di Urbino, Olio extravergine di oliva di Brisighella; le Igp Marrone di Castel Del Rio e Fungo di Borgotaro . Un ruolo di leadership che negli anni si è rafforzato.
Oggi infatti l’Emilia-Romagna detiene il record europeo di prodotti Dop e Igp con ben 43 specialità.
Per questo, in occasione del ventennale, la Regione si è fatta promotrice a Piacenza di un forum nazionale dedicato a questo comparto del food, strategico per impatto economico ed export, ma importante anche da un punto di vista culturale e identitario. Ad affiancare la Regione, il Consorzio dei Salumi Dop Piacentini. Piacenza è infatti ancora oggi la sola provincia in tutta Europa ad avere tre salumi Dop: Coppa, Pancetta e Salame Dop piacentini.
L'intervento del Presidente Bonaccini
“L’agroalimentare, è la seconda voce del nostro export e il 2015 è stato un anno record con un valore di quasi 5,8 miliardi e una crescita del 6,2% – ha sottolineato il presidente della Regione Stefano Bonaccini – ma possiamo crescere ancora, perché nel mondo la domanda di qualità e di tipicità è in crescita. Come Regione vogliamo sostenere questo processo anche grazie alle risorse del Psr 2014-2020, la cui applicazione procede a pieno ritmo e che può contare su un plafond di circa 1,2 miliardi di euro. A fine 2016 avremo messo a bando il 60% delle risorse. Vogliamo agire con velocità, per superare definitivamente la crisi e creare posti di lavoro. L’agroalimentare può dare un contributo importante”.
Tra le risorse che il Programma regionale di sviluppo rurale dell’Emilia-Romagna mette a disposizione, quelle per lapromozione. Il primo bando si è appena chiuso con la presentazione di 34 domande di sostegno, presentate da variconsorzi e associazioni, anche con progetti in comune, e prevede un finanziamento complessivo di oltre 4 milioni.
L'intervento dell'assessore Caselli
“Siamo la regione con il più alto numero di Dop e Igp in Europa. Un primato che dice molto sulla vocazione alla qualitàdi questo territorio; qualità delle materie prime e delle tecniche di produzione – ha spiegato l’assessore regionale all’agricoltura Simona Caselli nella sua relazione introduttiva – tutti fattori di competizione sui mercati, ma anche disalvaguardia del territorio rurale, del paesaggio, dell’ambiente. Filiere di qualità servono anche a costruire un più alto valore aggiunto. E’ essenziale però che questo si traduca in un’equa distribuzione dalla terra alla tavola, a cominciare dagli agricoltori, primo e fondamentale anello.”