ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Venerdì, 09 Aprile 2021 16:50

Tornano in arancione 5 regioni. La Sardegna passa al rosso

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Bozza del monitoraggio Iss-Ministero della Salute: 'Si osserva una diminuzione del livello generale del rischio, otto regioni hanno l'indice Rt superiore a 1. Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è sopra la soglia critica'.

Scende il valore dell'Rt nazionale a 0,92, la scorsa settimana era a 0,98. In calo anche il valore dell'incidenza dei casi ogni 100 mila abitanti che arriva a 185 dai 232 della scorsa settimana.

Sono secondo quanto si apprende i due valori piu' significativi del monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute che sara' diffuso oggi. 

Campania, Valle D'Aosta e Puglia dovrebbero restare regioni rosse, la Sardegna da arancione dovrebbe invece passare in zona rossa: sono queste secondo quanto si apprende le 4 regioni che resterebbero rosse dalla settimana prossima sulla base dei dati del nuovo monitoraggio Iss-Ministero della Salute. Tornano in arancione Piemonte, Lombardia, Friuli, Emilia Romagna e Toscana. Resta in dubbio la situazione della regione Calabria attualmente rossa.

LA BOZZA DEL MONITORAGGIO ISS/MINISTERO.  Si osserva una diminuzione del livello generale del rischio, con quattro Regioni (Liguria, Puglia, Toscana e Valle d'Aosta) che hanno un livello di rischio alto. Quindici Regioni/PPAA hanno una classificazione di rischio moderato (di cui quattro ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e una Regione (Veneto) e una Provincia Autonoma (Bolzano) che hanno una classificazione di rischio basso. Otto Regioni/PPAA hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Tra queste, due Regioni (Sardegna e Valle d'Aosta) hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 3. Sei Regioni hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni/PPAA hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo uno, secondo quanto evidenzia la bozza del monitoraggio settimanale dell'Istituto superiore di sanità e ministero della Salute. 

Rimane alto il numero di Regioni e di province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e in aree mediche sopra la soglia critica (15 contro le 14 della settimana precedente). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è sopra la soglia critica (41%). Il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è ancora in lieve aumento da 3.716 (30/03/2021) a 3.743 (06/04/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è anche sopra la soglia critica (44%) con un lieve aumento nel numero di persone ricoverate in queste aree: da 29.231 (30/03/2021) a 29.337 (06/04/2021). La bozza del monitoriaggio settimanale evidenzia inoltre che  "il forte sovraccarico dei servizi ospedalieri, l'incidenza ancora troppo elevata e l'ampia diffusione di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità richiedono l'applicazione di ogni misura utile al contenimento del contagio". 

"Da qui a qualche ora - ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza - firmerò delle ordinanze e sulla base dei numeri che abbiamo una parte significativa delle ordinanze porterà una parte del territorio dal rosso all'arancione, cio significa che le misure hanno prodotto una prima piegatura della curva ma il contesto è ancora molto complicato con un tasso di diffusione del virus significativo e le intensive piene". "La situazione in Europa non è facile. La Francia è in lockdown, la Germania invoca un nuovo lockdown. Da noi le chiusure e le aree rosse delle ultime settimane stanno portando i primi risultati. Oggi diverse Regioni andranno in area arancione. Ma dobbiamo essere molto prudenti", ha aggiunto il ministro.

"L'indice Rt è in miglioramento, e alcune Regioni passeranno in zona arancione". A confermarlo a Sky TG24 è il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli, intervenuto a "Buongiorno". Sul piano vaccinale Locatelli ha affermato che "non c’è stata una svista in termini di priorità” delle vaccinazioni “perché si è già data la priorità agli 80enni ospiti della Rsa e ai fragili”. E facendo riferimento all’attacco di Draghi durante la conferenza stampa di ieri a chi “salta la fila” delle vaccinazioni ha spiegato: “Il messaggio del presidente Draghi è l'appello alla sensibilità, alla coscienza e allo spirito civico". 

Per il vaccino anti-Covid di Pfizer, ha proseguito Locatelli, "ci sono dati che indicano che è possibile allungare l'intervallo da 21 a 42 giorni senza perdere l'efficacia della copertura vaccinale. Questo consente di incrementare il numero delle persone che possono ricevere la prima dose". "C'è questo tipo di indicazione - ha aggiunto - poi l'attuazione pratica spetta al ministero della Salute, però i presupposti immunologici e biologici ci sono tutti". Ansa

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