ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Martedì, 11 Maggio 2021 16:05

Verso il coprifuoco a mezzanotte?

Written by  Serenella Ronda
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Cresce il pressing delle forze politiche (Lega e Iv in testa), ma anche di Regioni e Comuni per spostare l'inizio della misura anti Covid di due ore già da lunedì prossimo. Ok a un allentamento da Pd e M5s, ma con cautela e gradualità. La Cabina di regia si riunirà in settimana.

Allentamento del coprifuoco, ristoranti aperti anche al chiuso e consumazione ai banconi del bar. Ma anche feste di matrimonio e una nuova road map delle riaperture. Sono i temi 'caldi' che saranno al centro della prossima riunione della cabina di regia, prevista in settimana (forse già martedì).

E in vista della riunione si riaccende il dibattito politico all'interno della maggioranza, con le forze di centrodestra e Italia viva che spingono affinchè il governo dia il via libera a un ulteriore allentamento delle misure anti Covid, mentre il ministro della Salute Roberto Speranza invita a non abbassare la guardia e a usare cautela.

Pressing Lega, Iv e Enti locali per far scattare il coprifuoco alle 24, ok Pd e M5s ma no al 'liberi tutti'

I 5 stelle aprono, pur ribadendo la necessità di procedere con gradualità, senza dare l'idea del 'liberi tutti'. In pressing, soprattutto sullo spostamento dell'inizio del coprifuoco di almeno due ore, dalle 22 alle 24, anche Regioni e Comuni. La riunione della cabina di regia, dunque, sulla base dell'analisi dei dati, potrebbe concludersi con una nuova road map, a partire dallo stop alla quarantena per chi rientra dall'estero (Paesi Ue, Gran Bretagna e Israele), mentre lunedì prossimo, 17 maggio, potrebbe essere la data 'X' per lo slittamento del coprifuoco (ma senza eliminarlo del tutto, almeno fino a giugno).  

"Le riaperture sono dovere morale e priorità economica. Prima togliamo il coprifuoco meglio è", sostiene Matteo Renzi, secondo il quale "il virus non diventa più cattivo alle 22 e dobbiamo tornare in ristoranti, cinema, teatri. Per uccidere il virus servono vaccini, non prediche laiche di qualche catastrofista". Dello stesso avviso il governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini: "Credo ci siano le condizioni per spostare lo stop notturno alle 23 o alle 24 e per dare respiro agli operatori economici senza abbassare la guardia nella lotta al virus. Sono per proseguire con il piano di riaperture già definito dal governo, che a metà mese prevedeva anche la possibile revisione dell'attuale limite delle 22, sulla base dei contagi".     

Ancor più netto il presidente della Liguria, Giovanni Toti: "Il coprifuoco credo che sarebbe più opportuno toglierlo del tutto e tenere un livello di controllo per le strade molto alto perché sono i controlli che sono mancati in questo anno". Il coprifuoco "non deve essere un tabù o un totem: l'anno scorso abbiamo affrontato scelte più coraggiose e senza il vaccino, venendo fuori con le ossa rotte dalla prima ondata. Si va avanti, va risolto questo problema: il tema è che non diamo non un bel messaggio se pensiamo al coprifuoco per i turisti", osserva il presidente del Veneto, il leghista Luca Zaia

A favore di un ulteriore allentamento il presidente dell'Anci, Antonio Decaro: "Il coprifuoco alle 22 è incompatibile con le abitudini degli italiani. Spero si allenti un pò progressivamente, fino a eliminarlo completamente", è l'auspicio del sindaco di Bari. I 5 stelle non escludono a priori una rivisitazione delle misure in vigore, "ma dobbiamo essere graduali nelle riaperture e in parallelo aumentare le vaccinazioni. Solo tenendo conto dell'andamento dei contagi e dell'avanzamento della campagna vaccinale, potremo rivedere l'orario del coprifuoco e pensare a ulteriori riaperture".

M5s "è favorevole a che ciò avvenga ma per noi, fin dall'inizio della pandemia, al primo posto c'è e c'è sempre stata la tutela della salute dei cittadini. No a un 'liberi tutti', quindi", sottolineano i parlamentari pentastellati.  "Conto che questa sia la settimana di un positivo graduale ritorno alla normalità, al lavoro al chiuso e all'aperto, al mattino e alla sera", insiste Matteo Salvini. "I dati sono positivi, gli italiani dimostrano buon senso, aumentano i guariti e i vaccinati, diminuiscono i ricoverati e i contagiati e quindi spero proprio si prenda atto della situazione sotto controllo e si restituisca il diritto al lavoro e alla libertà", incalza il leader leghista.

"Già nel prossimo Consiglio dei ministri ci aspettiamo che venga consentita la riapertura dei centri commerciali nei fine settimana. Altrimenti si tratterebbe di un accanimento incomprensibile e ingiustificato, visto che i luoghi di contagio sono altri", afferma la capogruppo di Forza Italia Anna Maria Bernini, per la quale "lo stesso ragionamento vale per il settore del wedding". E' per la gradualità il Pd che con l'ex ministro Francesco Boccia osserva: "Prima si vaccinano gli over 60, prima si rimuovono tutti i limiti. E' la posizione più saggia della scienza, che coincide con quella del Pd. Quando avremo vaccinato i 60enni i limiti saranno tolti tutti, tranne il distanziamento". 

E il segretario dem tiene a puntualizzare:  "A chi si fa vanto delle prossime riaperture dico che queste ci saranno solo perché c'è stato rigore e chi, come noi, ha vigilato perché il rigore fosse rispettato". Enrico Letta chiarisce così che "se si parla di riaperture è perché c'è stata responsabilità. Gli italiani lo sanno bene, e non vanno dietro ai pifferai magici”. 

Sileri non esclude la riapertura dei centri commerciali nei week end

Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri non esclude la riapertura dei centri commerciali nei week end, ma per "ricominciare a fare una vita normale serve ancora pazienza per 2-3 settimane, aspettare che si concludano le vaccinazioni di tutti gli over 80 e che si arrivi a 30 milioni di italiani coperti con almeno la prima dose di vaccino". E sul coprifuoco aggiunge: " Aspetterei questa settimana per vedere venerdì la solita valutazione settimanale ma poi tempo due settimane credo che possa essere spostato a mezzanotte”.

Sileri è cauto, invece, sull'abolizione: “Ci sono sempre i rischi di ulteriori eventi di aggregazione. Andiamo per gradi, cerchiamo di non correre troppo, già spostarlo a mezzanotte credo che sia buono vediamo poi a giugno quello che accadrà, quando avremmo raggiunto 30 milioni di persone vaccinate con la prima dose, dopo tre settimane dal raggiungimento di queste 30 milioni, allora è chiaro che si potrà fare qualche ulteriore passo in avanti”. AGI

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