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Mercoledì, 21 Luglio 2021 17:01

Il testimone: il marocchino ucciso avrebbe lanciato una bottiglia all'assessore Adriatici

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Massimo Adriatici ha sparato durate una lite davanti a un bar di Voghera. Secondo la sua versione il colpo è partito accidentalmente e l'accusa per lui è di eccesso colposo di legittima difesa. Ma il Pd chiede che il Carroccio prenda le distanze.

Massimo Adriatici, assessore leghista alla Sicurezza di Voghera, ha ucciso un marocchino di 39 anni, Youns Boussetai, durate una lite. Ora è accusato di eccesso colposo di legittima difesa: i pm sembrano dar credito alla sua versione dei fatti, secondo cui il colpo di pistola che ha ucciso l'immigrato sarebbe "partito cadendo".

Stando a un testimone oculare, Boussetai avrebbe lanciato una bottiglia di birra che stava bevendo addosso ad Adriatici prima che l'assessore alla Sicurezza telefonasse alle forze dell'ordine per avvertire che l'uomo stava importunando dei clienti del bar 'Ligure'.

A riferire de relato questa testimonianza è Adrian R., un abitante di Voghera di origine albanese arrivato quando Boussetai era morto da pochi minuti. "Sono andato in piazza a vedere cosa fosse successo perché mio figlio aveva sentito dei colpi di pistola - è il racconto di Adrian R. - dopo qualche minuto è arrivata l'ambulanza. Ho visto una persona in borghese, che penso fosse Adriatici, io non lo conosco, che parlava coi carabinieri che mi sono sembrati tranquilli. Poi un uomo che era lì mi ha raccontato che la vittima aveva chiesto ad Adriatici: 'Perché non mi saluti?' E gli aveva lanciato addosso la bottiglia. A quel punto, l'assessore gli ha detto che avrebbe chiamato la polizia. Poi c'è stata una colluttazione tra loro e l'assessore ha sparato".

Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri di Pavia, ieri intorno alle 22 e 30 Adriatici, ex poliziotto con regolare porto d'armi, ha chiamato in commissariato per far arrivare una pattuglia in piazza Meardi a Voghera perché un uomo di origine nordafricana stava infastidendo alcune persone all'interno di un bar. La vittima, avendo ascoltato la telefonata si sarebbe avvicinato ad Adriatici e lo avrebbe spintonato. A quel punto ne sarebbe nata una colluttazione durante la quale sarebbe stato esploso il colpo letale.

La vicenda è diventata subito un caso politico. "Dalle prime ricostruzioni - sottolineano fonti della Lega - la tragedia di Voghera sarebbe frutto di una risposta a un’aggressionecon un colpo partito accidentalmente. La vittima era una persona nota in città e alle forze dell’ordine per episodi di ubriachezza e violenze".

La pensa diversamente il Pd. “Ciò che è avvenuto ieri sera a Voghera – afferma il senatore Alan Ferrari, vice presidente vicario dei senatori del Pd - è qualcosa di molto grave e preoccupante. Voglio esprimere innanzi tutto la mia solidarietà ai cittadini. Siamo di fronte a un fatto che testimonia la gravità di una situazione che, continuamente alimentata dalla propaganda, rischia di finire fuori controllo e di farci sconfinare nella barbarie. Ora si accerteranno i fatti, ma in un paese civile e democratico un assessore non spara a una persona. Mi auguro che la Lega al più presto prenda le distanze dal gesto di Adriatici. La giustizia fai da te non ha cittadinanza nelle nostre leggi e nella nostra convivenza”.

Adriatici si è autospeso, ha fatto sapere la sindaca di Voghera Paola Garlaschelli in una nota: "Abbiamo appreso la tragica notizia che ha coinvolto il nostro assessore. Attualmente non conosciamo la dinamica dei fatti, restiamo in attesa di avere maggiori informazioni e confidiamo nell'operato della magistratura". Nel frattempo "l'assessore ci ha comunicato la sua autosospensione sino all'esito del giudizio che lo vede indagato". AGI

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