ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Mercoledì, 13 Luglio 2016 15:40

Nuove ComunicAzioni a Grottaglie-Taranto

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Continua la programmazione di “ComunicAzioni”, kermesse organizzata e promossa da Hermes Academy Onlus, Arcigay Taranto ed Isola dei Sogni all’interno del Laboratorio Urbano di Grottaglie, in Via Mastropaolo #123: dal 7 al 17 luglio, in occasione delle celebrazioni per la Madonna del Monte Carmelo, il cui simulacro è venerato all’interno dell’omonima chiesa adiacente la struttura nel centro storico di Grottaglie, dieci giorni di esposizioni, workshop, performance ed incontri informali, nel corso dei quali sarà possibile apprezzare la collettiva di arti visive “InterpretAzioni”, che raccoglie opere di Francesco De Carolis, Giuseppe Latanza, Alfredo De Lucreziis, Florenza Mongelli Tommaso Resta – Il Monello, Francesca Vetrano.

La partecipazione a tutti gli appuntamenti è libera e gratuita, ma è preferibile prenotare al +39 388 874 6670.

Il laboratorio urbano di Grottaglie è un bene comune e tutte le attività in esse svolte ben si collocano nell’azione di sensibilizzazione e formazione alla legalità su cui si fondano la Hermes Academy Onlus, Arcigay Taranto, Isola dei Sogni e la neo eletta squadra di amministratori del Comune di Grottaglie.

Risolina e LogOut

Giovedì 14 luglio, a partire dalle ore 19.00, presso il Laboratorio Urbano in Via Mastropaolo #123 a Grottaglie, torna il percorso di lettura, scrittura e drammatizzazione per bambini “FaVoliamo”, promosso dal dicembre 2013 dalla Hermes Academy Onlus.

L’attore Luigi Pignatelli drammatizzerà “Il tesoro di Risolina”, una storia sul valore della diversità di Alberto Pellai – strumento molto valido per aiutare gli adulti a trasmettere ai bambini la capacità di valorizzare la diversità in se stessi e negli altri –, mentre i più piccoli, coadiuvati da fumettisti e disegnatori, tradurranno graficamente quanto appreso.

A seguire, un nuovo appuntamento con il ciclo “LogOut”, promosso dallo scorso dicembre dall’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus e da Arcigay Taranto. A partire dalle ore 20.00, il Gruppo Giovani di Arcigay Taranto, in seno al Progetto “Strambopoli – La Città degli Artisti”, invita soci e simpatizzanti a lasciare per un paio d’ore social, applicazioni, videogiochi e a tornare ad usare i vecchi giochi da tavolo e soprattutto a guardarci negli occhi; “abbiamo voglia di stare insieme, di vederci di persona, di spegnere smartphone e tablet e di immergerci tra tabelloni e dadi, pedine e miniature”. Durante la serata – a cui parteciperanno anche migranti fuggiti da paesi in cui l’omosessualità è reato e gli studenti di istituti di ogni ordine e grado in cui Arcigay Taranto propone percorsi di peereducation e progetti contro omo-bi-transfobia e violenza di genere – è severamente vietato l’utilizzo di cellulari.

La partecipazione è libera e gratuita.

Diritti al Lavoro

Venerdì 15 luglio, a partire dalle ore 19.00, il Laboratorio Urbano in Via Mastropaolo #123 a Grottaglie, ospita il 77° appuntamento del ciclo “Cosa c’è di Diverso?”, promosso da Arcigay Taranto. Luigi Pignatelli modererà un talk socio-culturale, nel corso del quale si converserà sul manuale “Rights at works – Diritti al Lavoro”. In chiusura, gli allievi di “Mimesi”, ciclo di seminari che si tiene il mercoledì mattina nella struttura in Via Mastropaolo, proporranno simulate di episodi di discriminazione sul posto di lavoro a danno di persone omosessuali e transessuali.

La partecipazione è libera e gratuita.

 

Cosa è “Rights at works – Diritti al Lavoro”

Prima nel suo genere in Italia, la guida fa luce sugli strumenti legislativi. La Torre (Mit): “Sia strumento prezioso anche per i datori di lavoro”.

“I lavoratori lgbt non sono consapevoli che esistono dei diritti: quando si lavora molto spesso si fa confusione con la legge sull’omofobia. Invece bisogna fare riferimento a una normativa europea che vieta di discriminare sul lavoro le persone che cambiano identità di genere e tutte quelle del mondo lgbt”. Parla con foga e convinzione Cathy La Torre, vicepresidente nazionale del Mit, il Movimento Identità Transessuale, coautrice di Rights at work, la guida sui diritti delle persone Lgbt nel luogo di lavoro, pubblicata dal Mit insieme ad Arcigay.

Negli ultimi dieci anni il 13% delle persone gay e lesbiche ha visto respinta la propria candidatura ad un colloquio di lavoro a causa del proprio orientamento sessuale. Questa percentuale sale vertiginosamente al 45% per le persone transessuali. Più di un quarto dei lavoratori lgbt (26,6%) decide di tenere celato il proprio orientamento sessuale, temendo un peggioramento della propria condizione lavorativa o addirittura un licenziamento. Questo lo scenario che, nel 2014, ha spinto Arcigay e il Movimento Identità Transessuale a progettare assieme, con il sostegno di Unar e nell’ambito delle azioni promosse nell’asse Lavoro della Strategia Nazionale contro le Discriminazioni, il manuale “Rights at work. I diritti delle persone lgbt nel luogo di lavoro”.

“Diritti al Lavoro – spiegano Porpora Marcasciano (presidente Mit) e Flavio Romani (presidente Arcigay) nella prefazione della guida – è uno slogan ma è anche un auspicio: quello che i lavoratori lgbt possano godere di pieni diritti nel loro luogo di lavoro e non subire più alcuna discriminazione in ragione del loro orientamento sessuale o della loro identità di genere”. La lettura dei dati relativi al fenomeno delle discriminazioni, proseguono Marcasciano e Romani, “ci consegna l’idea di un mercato del lavoro che ancora non riesce ad includere e anzi a valorizzare le differenze di cui i lavoratori possono essere portatori”.

La guida è la prima del suo genere realizzata in Italia: è un vademecum pensato per i lavoratori e le lavoratrici lgbt, per riconoscere le discriminazioni, dirette e indirette, distinguerle dalle molestie e dal mobbing, e sapere cosa fare e a chi rivolgersi in ciascuno di questi casi. La guida, inoltre, fa il punto sugli strumenti legislativi che insistono sul tema ed è corredata da un’appendice di Frequently Asked Questions (FAQ), che danno indicazioni sui diritti dei lavoratori e delle lavoratici lgbt in caso di cambio di sesso, di congedi parentali o permessi per la cura dei figli nelle famiglie omogenitoriali, di tutela dei dati sensibili (come lo stato di salute) e di assenza prolungata per terapie hiv, di permessi per l’assistenza del partner, di reversibilità dei fondi di previdenza in caso di decesso del o della partner.

“Vogliamo che questa guida sia uno strumento prezioso anche per i datori di lavoro ­– dice La Torre – anche perché molto spesso non si accorgono che c’è una discriminazione. Questo accade, ad esempio, quando non si estendono alcuni benefit a coppie formate da persone dello stesso sesso, come ad esempio i permessi per congedo matrimoniale. Ci sono però anche casi positivi: alcune aziende molto importanti invece l’hanno dato. Oppure per quanto riguarda le persone transessuali conosciamo delle aziende che non solo non hanno discriminato ma hanno accompagnato le persone a questo loro lavoro. Ad esempio, nel caso di una persona che per il tratto in cui stava cambiando sesso aveva bisogno di spogliatoi e l’ha avuto. Qualsiasi lgbt può rivolgersi a giudice per chiedere rimozione e riduzione del danno. In Italia c’è un solo precedente a Venezia. Arrivano molte persone che hanno paura di denunciare le discriminazioni perché temono di non ricevere protezione efficace. Tutte le statistiche ci dicono che un lavoratore felice sul suo posto di lavoro è un lavoratore che produce di più. La discriminazione è un germe che insidia l’attività produttiva”.

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