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Lunedì, 31 Gennaio 2022 14:08

Intervista per Soliloquio Malcom con Niente da perdere

Written by  Pietro Nicosia
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Dal 17 dicembre è in rotazione su Spotify “Niente da perdere”, il nuovo singolo di Soliloquio.

In “Niente da perdere”, Malcom parla di sogni, desideri nel cassetto, speranze e paure. Nonostante gli scogli della vita, la voglia di raggiungere quei sogni, di provarci e riscattarsi è sempre presente

Abbiamo deciso di fargli qualche domanda.

Intervista per Soliloquio Malcom con Niente da perdere

1 Ciao Malcom come è nata “Niente da perdere”?

Niente da perdere è nata a fine estate. Durante un periodo pieno di novità e leggerezza si è creata una situazione delicata che mi ha influenzato nella scrittura del brano.

Il testo tratta un concetto che da tempo desideravo esprimere.

2 Come descrivi la tua musica e da cosa sei ispirato?

Chi mi conosce veramente dice che fatica a rivedere la persona che sono nelle mie canzoni e nei miei video. Questo mi fa molto piacere perché significa che la scissione tra “artista” e persona viene percepita.

La mia musica è tutto quello che non riesco a comunicare nella vita di tutti i giorni. Sono pensieri, esperienze, viste o vissute, che incanalo in musica perché non sono riuscito a farle uscire in altri modi.

Le influenze arrivano dall’immaginario da cui più resto affascinato, ma cerco di non pormi vincoli in questo e di scrivere quindi tutto quello che mi ha coinvolto emotivamente

3 Come è nata la collaborazione con Laxtaxia?

Il featuring con Anastasia (in arte Laxtaxia) nasce dalla stima reciproca verso la musica di entrambi. Ha una voce e un sound che la caratterizzano e avevamo già espresso la volontà di fare una canzone insieme.

Il momento è arrivato quando ho finito le registrazioni di “Niente da perdere” e restavano delle parti cantate da me con l’autotune che non convincevano me e il mio produttore. Ho pensato pertanto che era una buona occasione per coinvolgere Ana nel brano, così ha reinterpretato le parti dando il suo colore alla traccia. Eravamo molto soddisfatti e sorpresi la prima volta che abbiamo sentito la fusione delle nostre voci nel ritornello.

Spero di collaborare nuovamente in futuro con lei.

4 Quanto è stata influenzata la tua musica dai tuoi studi?

I miei studi hanno sicuramente un’influenza nei miei testi, nella fattispecie quando lavoro.

I bambini, in particolare modo, sono una fonte immensa d’ispirazione poiché sono la miglior risorsa di fantasia e immaginazione. Attraverso le loro storie inventate e la loro creatività riescono a trasportarci nel loro mondo e una volta che vieni immerso esci con qualcosa di nuovo da raccontare.

Girotondo” a tal proposito, il mio brano rilasciato a Maggio scorso in collaborazione con Marco Cita, è stato idealizzato durante una lezione di musica durante il mio stage a Friborgo.

5 Se puoi raccontare ad Agorà come è nata il tuo rapporto con la musica e quali sono gli artisti che ti hanno influenzato.

Sono cresciuto con tanta musica diversa a casa, mio papà aveva sempre un CD, un vinile o una cassetta in sottofondo, in qualsiasi momento, di musica di ogni genere.

Ho iniziato presto a strimpellare la chitarra , prima acustica e poi elettrica, per poi passare all’età di 14 anni al mondo dell’hip hop, partecipando ai primi contest di freestyle.

Ho avuto molti approcci differenti alla mia musica, inizialmente non volevo che le mie canzoni venissero ascoltate, poi ho deciso di integrarla unicamente all’interno di un collettivo di Lugano, fino a poi, nel 2020, decidere di realizzare le produzioni dei miei brani con Visory Records Suisse.

Le influenze musicali che mi hanno più segnato spaziano da cantautori italiani come De André e Guccini a band senza tempo come Led Zeppelin, Guns N’Roses e Radiohead, fino ad arrivare ad artisti più contemporanei come Jay Z, Nas, Stromae, Caparezza, Marracash e tanti altri.

6 C’è un artista del passato con il quale ti sarebbe piaciuto collaborare?

Forse è un po’ scontato ma se dovessi sceglierne uno ti direi Michael Jackson.

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