Mosca ha dichiarato 'persona non grata' 18 membri della rappresentanza Ue in Russia. "Diciotto dipendenti della delegazione dell'Unione europea in Russia sono stati dichiarati 'persona non grata' e dovranno lasciare il territorio della Federazione russa nel prossimo futuro", si legge in un comunicato del ministero degli Esteri.
La Casa Bianca ha intanto riferito che il presidente Usa Biden non andrà a Kiev, mentre il segretario di Stato Usa, Tony Blinken, ha avvertito che la guerra potrebbe anche durare per tutto il 2022. Mosca avverte che ci sarebbero "conseguenze" nel caso di una adesione alla Nato della Finlandia o della Svezia.
Secondo la Cia, "Putin è disperato e può usare armi nucleari". Mosca ha assicurato che per l'Ue il gas e il petrolio russi saranno insostituibili per i prossimi 5-10 anni.
La Giornata
06.06 Media locali: esplosioni a Kiev e Leopoli
05.33 Allarme antiaereo a Kiev e in altre città
Sirene d'allarme antiaereo stanno risuonando a Kiev e in altre città dell'Ucraina, nelle regioni centrali e occidentali del Paese: a Leopoli, Rivne, Ivano-Frankivsk, Volyn, Khmelnytsky, Vinnytsia e Zhytomyr. Lo riportano i media locali.
04.53 Zelensky: sanzioni insufficienti, chi compra l'energia russa finanzia la distruzione della democrazia
Il presidente ucraino, nel suo consueto discorso notturno alla nazione, è tornato a battere sul tema delle sanzioni contro Mosca, "insufficienti" a fermare le operazioni militari russe. Rinnovamdo l'appello al "mondo democratico" perché bandisca il petrolio russo. Discorso indirizzato soprattutto all'Europa, ancora pesantemente dipendente dalle forniture di Mosca. "Parlando in generale - ha detto Zelensky - il mondo democratico deve accettare l'idea che il denaro incassato dalla Russia attraverso la vendita delle sue risorse energetiche è nei fatti denaro che finanzia la distruzione della democrazia. Più presto il mondo democratico riconosce che l'embargo contro il petrolio russo e la paralisi del suo settore bancario sono passi necessari per arrivare alla pace, più presto la guerra finirà".
02.41 Premier ucraino a Washington la prossima settimana
Il primo ministro ucraino Denys Shmyal sarà a Washington la prossima settimana con il ministro delle finanze Serhiy Marchenko e il governatore della banca centrale Kyrylo Shevchenko. Lo scrive l'agenzia Reuters sul suo sito web, citando fonti informate. Shmyal, Marchenko e Shevchenko avranno incontri con funzionari dei paesi del G7 e altri e giovedì prenderanno parte a una tavola rotonda sul conflitto in Ucraina ospitata dalla Banca mondiale.
02.05 Berlino conferma aumento fondi aiuti militari per l'Ucraina
Il ministro delle Finanze della Germania, Christian Lindner, ha confermato ieri sera - tramite il suo account Twitter - che il governo tedesco nel bilancio suppletivo "porterà a 2 miliardi di euro" i fondi per gli aiuti militari internazionali, la maggior parte dei quali saranno destinati all'Ucraina.
01.31 Zelensky, semina iniziata in tutto il Paese
La campagna di semina è iniziata in tutte le regioni dell'Ucraina, comprese quelle di Luhansk e Donetsk. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Ukrinform. "Il ministro delle Politiche agrarie e dell'alimentazione ha riferito che la campagna di semina è iniziata e continua in tutte le regioni del nostro Paese, comprese Luhansk e Donetsk", ha affermato Zelensky nel suo ultimo videomessaggio.
Il Consiglio dei ministri ucraino - riporta ancora Ukrinform - ha fornito agli agricoltori un finanziamento preferenziale di 3,5 miliardi di grivne (circa 11 milioni di euro).
01.29 Esercito Mosca: "Colpito gruppo di nazionalisti e mezzi militari"
Nei giorni scorsi gli elicotteri dell'esercito russo hanno ucciso "un gruppo di nazionalisti e distrutto equipaggiamento militare" in Ucraina, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa russa Tass citando i militari di Mosca.
"Pochi giorni fa - comunica l'esercito russo -, un gruppo aereo ha effettuato un avvicinamento segreto all'area di combattimento e ha condotto un attacco contro le unità nazionaliste che erano state rilevate: un gruppo armato avversario e tre pezzi di equipaggiamento militare sono stati distrutti".
01.27 Esercito Kiev, abbattuti 7 obiettivi aerei russi
Le unità missilistiche antiaeree dell'aeronautica militare e le forze della 93ma brigata meccanizzata separata Kholodny Yar hanno distrutto ieri sette obiettivi aerei russi, comunicano le forze armate dell'Ucraina citate dall'agenzia di stampa Ukrinform. "A causa delle pesanti perdite - sottolineano i militari di Kiev -, le truppe russe hanno notevolmente ridotto l'attività nello spazio aereo ucraino, lanciando invece attacchi a distanza usando missili balistici e da crociera".
01.04 Zelensky: "Parti dell'Ucraina stanno tornando a vita normale. Liberati 918 insediamenti"
Nel suo ultimo videodiscorso - ripreso dai media internazionali -, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato di un ritorno alla "vita normale" in alcune parti dell'Ucraina. "Continua il ripristino della vita normale nelle aree e nei distretti in cui sono stati espulsi gli occupanti - racconta il presidente ucraino -. La mole di lavoro è davvero enorme: 918 insediamenti di diversa scala, ma ugualmente importanti per noi, per l'Ucraina, sono già stati liberati. Eseguiamo lo sminamento. Ripristiniamo la fornitura di luce, acqua e gas. Ripristiniamo il lavoro di polizia, posta, autorità statale e locale. Le sedi umanitarie hanno iniziato a lavorare sul territorio di 338 insediamenti liberati. Stiamo riprendendo la fornitura di cure mediche regolari e di emergenza e il lavoro delle istituzioni educative, dove è possibile. In totale, a oggi le truppe russe hanno distrutto o danneggiato 1.018 istituti educativi in tutto il nostro Paese. È iniziato il restauro di strade e ferrovie. In particolare, da domani verrà ripristinato il collegamento ferroviario con Chernihiv e Nizhyn. I treni circolano già tra le città della regione di Sumy".
01.02 Ue, Borrell sente vicepremier e ministri Kiev
L'alto rappresentante Ue per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza Josep Borrell rende noto di aver parlato ieri "con il vice primo ministro Olga Stefanishina, il ministro della Difesa Alexey Reznikov e il ministro degli Esteri Dmitry Kuleba sugli ultimi sviluppi militari sul campo" in Ucraina. "L'Ue - aggiunge Borrell sul suo profilo Twitter - è in stretto contatto con gli Stati membri per accelerare la fornitura di sostegni essenziali all'Ucraina".
00.48 Zelensky, più armi e sanzioni per avvicinare la pace
"Se qualcuno dice: anno o anni, io rispondo: si può rendere la guerra molto più breve. Più e prima avremo tutte le armi che abbiamo richiesto, più forte sarà la nostra posizione e prima arriverà la pace". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy nel video messaggio serale diffuso su Telegram. "Quanto più e quanto prima avremo il sostegno finanziario che abbiamo richiesto, tanto prima ci sarà la pace". "Prima il mondo democratico riconoscerà che l'embargo petrolifero contro la Russia e il blocco completo del suo settore bancario sono passi necessari verso la pace, prima la guerra finirà. Il nostro compito principale è accelerare il ripristino della pace", ha aggiunto.
00.01 Zelensky: morti 2500-3mila soldati ucraini, 10.000 feriti. "Non so in quanti sopravviveranno"
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto che sono 2.500-3 mila i soldati ucraini morti finora in guerra, mettendo la cifra a confronto con i 19-20 mila russi caduti in campo (secondo i dati del governo di Kiev). Nella sua intervista alla Cnn, che verrà trasmessa integralmente domenica, il leader di Kiev ha anche riferito di 10 mila soldati ucraini feriti, di cui "è difficile dire quanti sopravviveranno". Il numero delle vittime civili, invece, è più difficile da quantificare. "Ci sono città del Paese - ha spiegato - che sono ancora inaccessibili, Kherson, Berdyansk, Mariupol e dunque non possiamo sapere quante persone siano realmente morte".
23.59 Media, sirene dell'allarme antiaereo a Kiev
Sirene anti-aeree in serata a Kiev. A riportarlo è il Guardian, che cita Luke Harding, suo giornalista a Kiev.
23.57 Serbi manifestano a Belgrado a sostegno della Russia
A Belgrado centinaia di manifestanti si sono uniti a un raduno di destra a sostegno della Russia, esibendo foto di Vladimir Putin e magliette con la lettera 'Z' che è diventata un simbolo dell'invasione russa dell'Ucraina. La manifestazione è stata organizzata per protestare contro il voto della Serbia della scorsa settimana alle Nazioni Unite a sostegno dell'espulsione della Russia dal Consiglio per i diritti umani. La Serbia rimane l'unico paese in Europa che non ha imposto sanzioni alla Russia, ma i gruppi di destra non accettano che Belgrado abbia votato contro Mosca all'Onu. I media locali affermano che manifestanti mascherati hanno acceso razzi e fumogeni fuori dagli uffici del presidente serbo Aleksandar Vucic durante la protesta e hanno posizionato una bandiera russa sull'edificio della presidenza.