ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Sabato, 16 Luglio 2016 01:38

Turchia, spari su ponte del Bosforo feriti al-Jazeera: "Almeno un morto in scontri"

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Ankara (Turchia) -Scenario da guerra civile su uno dei ponti sul Bosforo. Si sono visti feriti a terra: si tratterebbe di civili pro Erdogan, provenienti dalla parte asiatica di Istanbul, che stanno tentando di risalire il ponte nonostante il blocco imposto dai militari golpisti.

Spari ripetuti e persone che tentano di risalire il ponte per poi ripararsi dal fuoco, sdraiandosi in terra. Sia a Istanbul che ad Ankara ci sono civili nelle strade.

Sostenitori del presidente turco sono inoltre scesi in piazza Taksim, a Istanbul, per protestare contro il colpo di Stato. ''Staremo fianco a fianco contro il golpe'', hanno detto alcuni manifestanti, ''non lasceremo andar via la democrazia così facilmente'', hanno aggiunto altri.

Nel suo primo messaggio pubblico dopo il golpe, Erdogan aveva inviato a manifestare contro il colpo di Stato.

Un morto e alcuni feriti è il bilancio degli scontri in Turchia dopo il colpo di Stato militare. Lo rende l'emittente al-Jazeera citando il capo delle forze speciali dell'esercito turco fedele al presidente Recep Tayyip Erdogan. Il militare ha poi sostenuto che il golpe fallirà.

l presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha accusato apertamente di essere dietro al tentativo di colpo di stato militare in Turchia il predicatore Fetullah Gulen, ideologo islamista radicale, suo ex alleato e adesso acerrimo avversario, al punto da trovarsi fin dal 1999 in esilio volontario negli Usa, dove si dice controlli il quartier generale di un impero economico dal valore di 20 miliardi di dollari. "Non permetteremo che questa ribellione si allarghi," ha giurato Erdogan, invitando la popolazione a dare prova di unità "per difendere la democrazia nelle piazze e negli aeroporti". 

Dai canali della tv di Stato Trt, intanto, e' stato annunciato che le forze armate turche hanno dichiarato la legge marziale ed il coprifuoco e che la Turchia e' ora sotto il controllo di un "Consiglio della Pace" che assicurera' la sicurezza della popolazione. Sempre la rete Trt ha annunciato che una nuova costituzione sara' preparata a breve. Nel proclamare la legge marziale e il coprifuoco sull'intero territorio nazionale, i militari ribelli che stanno tentando un colpo di stato in Turchia hanno bollato alla stregua di un "traditore" il presidente Recep Tayyip Erdogan.

"Il suo - recita un comunicato - e' un regime autoritario del terrore", sotto il quale "tutte le istituzioni hanno cominciato a essere concepite con propositi ideologici, e lo stato di diritto laico e' stato di fatto eliminato".

Giallo sulla sorte di Erdogan, forse in fuga dalla Turchia 

E' giallo su dove sia Erdogan. La Germania, riferiscono la rete americana Msnbc e il settimanale tedesco Der Spiegel, avrebbe rifiutato la richiesta di atterraggio del jet presidenziale di Recep Tayyip Erdogan, che secondo fonti del Pentagono, aveva chiesto asilo a Berlino dopo che le autorita' dell'aeorporto di Istanbul, occupato dai militari golpisti, avevano per primi negato all'aereo del presidente turco il permesso di scendere a terra.

Il presidente turco e' finalmente apparso ma non in tv ma sui telefonini per denunciare "una rivolta di una minoranza dell'esercito. La Nazione deve serrare i ranghi e difendere il Paese , la democrazia ed il Governo, Scendete in piazza e date la vostra risposta ai golpisti. Il popolo deve resistere e ribellarsi e respingere quello che e' a tutti gli effetti un colpo di stato militare". 

 "Questo colpo di stato mai avra' successo, presto o tardi sara' spazzato via, e io tornero' ad Ankara": cosi', dalla clandestinita', il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha reagito a quello che ha "malauguratamente" definito "un tentativo di golpe militare in corso", attuato attraverso "la struttura parallela che sappiamo esistere all'interno delllo Stato", ha sottolineato, senza specificare altro. Gli insorti, ha proseguito Erdogan, "riceveranno la risposta della Nazione, e per aver agito contro di essa pagheranno un prezzo elevato. Non lasceremo loro campo libero", ha quindi ammonito il leader islamista, "li elimineremo. Io", ha rivendicato, "sono il comandante in capo, senza le informazioni delle quali dispongo l'Esercito non puo' fare nulla. Ho sentito dire", ha peraltro subito aggiunto, "che il capo dello stato maggiore interforze e' stato arrestato. Tuttavia", ha dovuto ammetter Erdogan, "non so fino a che punto cio' sia vero".

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