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Giovedì, 28 Aprile 2022 09:08

Il Pd chiede a Draghi "interventi strutturali" sul lavoro

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Secondo il partito guidato da Enrico Letta, "c'è da agire sulla questione più profonda delle diseguaglianze e della questione sociale". Al centro i salari italiani che "sono i più bassi e quelli che sono cresciuti di meno in Europa". 

Lavoro e questione sociale: su questi due temi strettamente interconnessi si giocherà la sfida delle prossime politiche. Forte di questa convinzione, il Partito Democratico mobilita le sue Agorà per mettere in campo proposte da portare immediatamente al governo.

La crisi economica e sociale scaturita dal conflitto in Ucraina morde, le proposte messe in campo dal governo rispondono a una prima emergenza, ma nel Pd l'avviso comune è che tutto ciò non basti, che servano misure strutturali. Il segretario Enrico Letta mette sul tavolo del governo alcune proposte per dare ossigeno alle categorie sociali più colpite.

"Bisogna intervenire sul prezzo dell'energia, intervenire e bloccarlo a livello europeo", spiega il segretario Pd. E se non ci si riesce, "dobbiamo farlo almeno a livello nazionale, come Spagna e Portogallo hanno fatto".

Assieme a questo, c'è "un assegno energia a famiglie e imprese, agevolazioni per il trasporto pubblico locale per tutti i cittadini" e la riduzione "dei contributi sui salari. Ne stiamo parlando con il governo, i fondi ci sono", assicura Letta: "Ci sono sei miliardi di euro che i miglioramenti dei conti pubblici hanno dato, ci sono gli extra profitti che le imprese petrolifere e dell'energia hanno ottenuto, dobbiamo intervenire lì, è possibile. E poi, se ci sarà bisogno, si farà uno scostamento di bilancio".

Assieme alle misure per fare fronte all'emergenza, c'è però da agire sulla questione più profonda delle diseguaglianze e della questione sociale. Anche perché gli effetti della crisi ucraina rischiano di farsi sentire a lungo, come spiega Letta.

"È drammatica la notizia di ieri sullo stop agli approvvigionamenti di gas russo alla Polonia e alla Bulgaria. Drammatica per la difficoltà profonda che questo lascia immaginare per il futuro", dice il segretario aprendo la Agorà dedicata al tema del lavoro e dei diritti.

"I salari italiani sono i più bassi e sono quelli che sono cresciuti di meno in Europa. Salari troppo bassi e ingiusti, questa è la situazione. Retribuzioni ingiuste e profondamente diseguali in un momento in cui l'inflazione ci accompagnerà per i prossimi mesi", sottolinea il segretario dem chiedendo al governo uno 'scatto di reni': "Chiediamo di fare di più per i salari e per proteggere il potere di acquisto, per dare vita a qualcosa di più strutturale in prospettiva". AGI

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