ANNO XVII Settembre 2023.  Direttore Umberto Calabrese

Mercoledì, 11 Maggio 2022 16:18

Lavrov: "La Russia non vuole la guerra in Europa, sono i paesi occidentali a dichiarare che Mosca va sconfitta"

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Draghi da Biden: Italia e Usa più uniti che mai, "impegno a perseguire la pace in Ucraina". Oggi la visita al congresso. Il ministro degli Esteri russo: "Non ci sarà un mondo dominato dagli Usa". Kiev annuncia la ripresa del controllo di 1200 chilometri di confine.

 

È durato un’ora e quaranta minuti l’incontro tra il premier italiano, Mario Draghi, e il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Sul tavolo, le ottime relazioni fra i due Paesi e la conferma della solidità dell’Alleanza atlantica. "La pace sarà quello che vorranno gli ucraini, non quello che vorranno altri", ha ricordato il leader italiano durante il meeting trovando la condivsione dell'inquilino della Casa Bianca: "Sono d'accordo".

Draghi ha proseguito spiegando che "molti in Europa condividono la nostra posizione unita nell'aiutare l'Ucraina, e nel sanzionare la Russia. Ma si chiedono anche: come possiamo mettere fine a queste atrocità? Come possiamo arrivare a un cessate il fuoco? Come possiamo promuovere dei negoziati credibili per costruire una pace duratura?". E ha concluso: "Al momento è difficile avere risposte, ma dobbiamo interrogarci seriamente su queste domande".

"Abbiamo riaffermato la forte e ampia partnership tra gli Stati Uniti e l'Italia": lo ha detto il presidente Usa, Joe Biden, commentando su Twitter l'incontro. "Abbiamo sottolineato - aggiunge - il nostro continuo impegno a sostenere l'Ucraina e imporre costi alla Russia".

Kherson, referendum per l'annessione alla Federazione russa. In corso contatti Mosca-Kiev sui negoziati ma finora inefficaci. Putin: nessuna legge marziale in Russia durante la guerra in Ucraina. Da stamattina si blocca il transito del gas russo verso l'Europa da uno dei punti di ingresso. Lavrov all'Onu: ignorati gli accordi di Minsk. Per gli Stati Uniti, da dove arrivano altri 40 miliardi per Kiev e prosegue la visita del premier italiano. "sarà una guerra lunga". La Pussy Riot Masha Alekhina riesce a fuggire dalla Russia travestita da rider. Il Pentagono: "Armi a Kiev già prima dell'invasione". Musk: Russia intensifica cyberguerra contro satelliti Starlink. Nella regione di Luhansk bombardata una scuola di bambini disabili. Il premier polacco: "Il presidente russo peggio di Hitler e Stalin". Zelensky: "Avanziamo a Kharkiv e Mosca deporta 30mila cittadini". 

Un primo blocco parziale ai flussi di gas verso l'Ue comincerà oggi, dopo l'annuncio dello stop al transito attraverso il punto di ingresso di Sokhranivka a causa dell'occupazione delle forze russe. "Sarà una guerra lunga", fa sapere la Casa Bianca, dove ieri il premier Draghi ha incontrato il presidente Usa Biden e la Camera ha approvato un nuovo pacchetto di aiuti da 40 miliardi.  "Putin pensava di dividerci ma ha fallito", le parole del presidente del Consiglio nello Studio Ovale. Oggi Draghi sarà al Congresso e incontrerà Nancy Pelosi. Il Pentagono: "Armi all'Ucraina molto prima dell'invasione". Elon Musk denuncia l'intensificarsi dei tentativi di hackeraggio dei russi contro i sistemi satellitari messi a disposizione dell'esercito ucraino, e sul campo continua l'orrore. Il premier polacco: "Putin peggio di Hitler e Stalin". Zelensky annuncia l'avanzata delle sue truppe a Kharkiv, denuncia la Russia per la "deportazione" di 30 mila cittadini e perchè sui territori liberati ha lasciato "trappole mortali".  Se da una parte Mosca accusa Kiev per il blocco nei porti sul Mar Nero delel navi cariche di cereali, dall'altra attribuisce all'Onu l'avere ingorato il mancato rispetto degli accordi di Minsk e assicura che "dopo le operazioni militari in Ucraina non ci sarà più un mondo dominato dagli Usa".

 

La Giornata

 

15:51 Johnson: più sostegno a Svezia e Finlandia in caso di attacco

Boris Johnson, ha promesso che la Gran Bretagna aiuterà le forze armate di Svezia e Finlandia in caso di crisi. In una conferenza stampa congiunta a Stoccolma con la premier svedese Magdalena Andersson,  il primo ministro britannico ha annunciato di aver concordato coi due paesi intese "per aumentare la sicurezza dell'Europa". La disponibilità all'invio di truppe non è stata citata in modo esplicito. Stoccolma e Helsinki nei prossimi giorni dovrebbero sciogliere la riserva sulla richiesta di adesione alla Nato e hanno chiesto garanzie di sicurezza in caso di aggressione russa durante la procedura di ratifica della candidatura, che può durare mesi.

15:49 Repubbliche Donetsk e Lugansk bloccano Facebook e Instagram

Le auto proclamate repubbliche russe di Donetsk e Lugansk hanno annunciato di aver bloccato l'accesso a Facebook e Instagram allineandosi alle politiche di Mosca rispetto ai due social network di proprietà della compagnia americana Meta. Lo riporta il Guardian.

15.20 La Guardia di Frontiera ucraina: ripreso il controllo di 1200 chilometri di confine russo. "Ma il pericolo resta"

"Il servizio della Guardia di Frontiera ucraino ha ripreso il controllo di 1.200 chilometri di confine nelle regioni di Kiev, Sumy e Chernihiv: Per due terzi si tratta di confine russo". Lo ha affermato il direttore del Dipartimento per la protezione delle frontiere di Stato, Leonid Baran in una conferenza stampa, come riporta su Telegram il Ministero degli Interni, sottolineando tuttavia che "il pericolo resta, quindi le classiche misure di protezione delle frontiere non bastano. Attualmente sono in corso misure per ispezionare in dettaglio l'area e per creare posti di controllo aggiuntivi".

15.06 A Roma processo per una madre che sottrae il figlio al padre e lo porta in Ucraina

La Procura di Roma ha citato a giudizio Tetiana Shevchenko, la madre del bambino di 9 anni di cui il padre, Giovanni Arcangeli, ingegnere romano, ha perso le tracce in Ucraina il 23 febbraio scorso. Il procedimento nasce da una prima denuncia presentata dall'uomo nel 2016. Nei confronti della donna le accuse sono di sottrazione e trattenimento di minore all'estero. Il processo, su cui grava però il decreto di irreperibilità dell'imputata, è stato fissato al prossimo 27 giugno. In quella data il tribunale monocratico potrebbe, quindi, sospendere il procedimento in attesa che venga rintracciata la donna. 

14.47 Kissinger, Mosca rischia di perdere status di grande potenza, "Usa dovrebbero dividere Cina e Russia come feci io"

La Russia continuerà a combattere in Ucraina finchè il conflitto consumerà così tante sue risorse e capacità militari che il Paese rischierà di perdere il suo status di grande potenza. Lo ha detto Henry Kissinger durante un evento sponsorizzato dal Financial Times, come riporta Newsweek. L'ex segretario di stato Usa ha ammesso però di non saper prevedere se Mosca potrebbe ricorrere all'arma nucleare: "ora viviamo in un'era totalmente diversa" rispetto a quella della Guerra Fredda, ha spiegato. Kissinger ha raccontato anche di come riuscì a dividere Mosca da Pechino, trattando i due nemici diversamente e ha sostenuto che ora, sullo sfondo delle ostilità in Ucraina, Washington dovrebbe cercare di fare nuovamente la stessa cosa. L'ex capo della diplomazia Usa ha messo in guardia dal prendere una "posizione antagonistica" sia contro la Russia che la Cina, cosa che potrebbe portare i due Paesi a diventare ancora più vicini. "Dopo la guerra in Ucraina, la Russia dovrà riesaminare la sua relazione verso l'Europa come minimo e la sua generale attitudine verso la Nato", ha osservato. 


14.30 La Procura di Bari apre inchiesta sui crimini di guerra in Ucraina

La Procura di Bari ha aperto un'indagine su presunti crimini di guerra commessi da soldati russi su civili ucraini. Il fascicolo d'inchiesta barese è aperto a carico di ignoti per "collaborazione internazionale su crimini di aggressione". Fa seguito alla richiesta avanzata da Eurojust alle Procure presso la Corte Penale Internazionale e nei diversi Stati membri di "conservare, analizzare e archiviare le prove relative a crimini contro l'umanità commessi in Ucraina". A Bari l'indagine, delegata alla Polizia, è coordinata dal procuratore Roberto Rossi e dall'aggiunto Francesco Giannella. 

14.10 Giornalista a Mariupol: "Spari sulla nostra auto durante evacuazione" 

"Viaggiavamo in una colonna di auto che evacuavano civili da Mariupol, quando arrivati a un posto di blocco russo, un militare ha aperto il fuoco contro di noi, colpendo al volto una bambina di 11 anni seduta nei sedili posteriori". Lo racconta all'Adnkronos Katya Erskaya, giornalista e producer video di 31 anni, originaria di Odessa, ma residente a Mariupol, scelta perché "prima della guerra era una città molto accogliente e vivibile". Il 24 febbraio Katya, che da inviata ha raccontato il conflitto in Donbass, era pronta al peggio: "Sapevo benissimo che sarebbe iniziata la guerra e che sarebbe arrivata presto a Mariupol, dove già si sentivano spari sulla costa orientale. Io avevo preparato la valigia, tenevo i documenti a portata di mano, avevo scritto il testamento e dato indicazioni ai miei amici. Ero pronta insomma, mi aspettavo che la guerra sarebbe iniziata, ma non mi aspettavo questo livello di atrocità e distruzione". Dopo pochi giorni in cui in città "non succedeva nulla di particolare, si sentivano solo spari da lontano, man mano hanno iniziato a esserci combattimenti in strada e a scarseggiare luce, gas, acqua e soprattutto la connessione, quindi nessuno poteva chiedere aiuto in caso di bisogno". E così Katya ha deciso di offrirsi come volontaria al centro municipale. "Portavamo alle persone cibo e beni di prima necessità", racconta. Da volontaria era stata anche al teatro d'arte drammatica, trasformato in rifugio per civili e bombardato il 16 marzo, lo stesso giorno in cui la giornalista-volontaria è riuscita ad evacuare dalla città, sfruttando il secondo corridoio verde aperto. La sua auto stava uscendo da Mariupol, quando tra le tante persone che scappavano a piedi, ha notato un gruppo di quattro donne: nonna, mamma e due bambine. "Quello che mi ha colpita è che avevano con loro due gatti nei trasportini, una piccola tartaruga in un contenitore e due criceti. Una famiglia che invece di portarsi dietro le valigie con i vestiti, scappa con gli animali, è composta per forza da persone buone e coscienziose. Così abbiamo deciso di accoglierle e dare loro un passaggio", spiega Erskaya. 

(Alb/Adnkronos)

13.45 Autorità di Kherson chiedono annessione alla Russia. Il Cremlino: decidano i cittadini da soli

Le autorità della regione di Kherson si rivolgeranno al presidente russo, Vladimir Putin, con la richiesta di annettere la regione alla Russia. Lo ha reso noto Kirill Stremousov, vice capo dell'amministrazione militare-civile regionale, secondo quanto riporta Ria Novosti."La città di Kherson è la Russia, sul territorio della regione non verrà creata alcuna Khnr (Repubblica Popolare di Kherson, ndr), non ci saranno referendum" e "pregheremo Putin di annettere a tutti gli effetti la regione alla Federazione Russa", ha affermato Stremousov. 

Il Cremlino risponde: "I residenti della regione di Kherson devono decidere da soli" se richiedere o meno l'adesione della regione alla Russia, inoltre, tale possibilità dovrebbe avere una chiara giustificazione legale "assolutamente chiara come con la Crimea". Lo ha detto il portavoce Dmitri Peskov.

Intanto, le autorità di Kherson stanno negoziando l'apertura di una banca russa: "Dobbiamo passare completamente al rublo. Nelle prossime settimane potrebbe essere aperta una banca nella regione di Kherson". Lo ha ribadito Stremuosov. 

13.12 Putin: nessuna legge marziale in Russia durante la guerra in Ucraina

Il presidente russo Vladimir Putin non intende dichiarare la legge marziale in Russia durante l'operazione speciale in Ucraina. Lo rende noto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalla Tass. 

12.52 Lavrov: "Dopo operazione militare in Ucraina non ci sarà un mondo dominato dagli Usa"

 "Ci auguriamo e ci aspettiamo che il completamento della nostra operazione militare, dopo aver raggiunto tutti gli obiettivi fissati nel suo quadro, aiuterà a fermare i tentativi dell'Occidente di minare il diritto internazionale, ignorare e violare gravemente i principi della Carta delle Nazioni Unite, compreso il principio dell'uguaglianza sovrana degli Stati e costringerà l'Occidente a smettere di promuovere la cosiddetta pace unipolare sotto il dominio degli Stati Uniti e dei suoi alleati". Lo ha detto il ministro degli Esteri di Mosca, Sergei Lavrov, in una conferenza stampa a seguito dei colloqui con il ministro degli Esteri dell'Oman Badr Bin Hamad Al-Busaidi. Lo riporta la Tass.

12.38 Ucraina, Lavrov all'Onu: "Ignorato il mancato rispetto degli accordi di Minsk, occasione persa per una soluzione" 

"Il Segretariato delle Nazioni Unite ha perso l'occasione di raggiungere una soluzione politica della crisi ucraina, ignorando il mancato rispetto degli accordi di Minsk da parte di Kiev". Lo ha detto  il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, secondo quanto riporta l'Interfax. "Parlando di un ruolo più ampio di quello strettamente umanitario che le Nazioni Unite avrebbero potuto svolgere, con mio profondo rammarico, il Segretariato delle Nazioni Unite, compreso il segretario generale, hanno perso l'occasione di raggiungere una soluzione politica a causa dell'assoluta mancanza di reazione allo sfacciato sabotaggio della risoluzione 2022 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che ha approvato gli accordi di Minsk, da parte del regime di Kiev per i lunghi sette anni", ha detto Lavrov in una conferenza stampa al termine dei colloqui con il ministro degli Esteri dell'Oman Sayyid Badr al-Busaidi. .

12.14 Mosca denuncia Kiev: nega cooperazione per sbloccare le navi cariche di cereali

L'Ucraina rifiuta la cooperazione che faciliterebbe la partenza delle navi cariche di grano e cereali attualmente bloccate nei porti. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov citato dall'agenzia di stampa russa Interfax. E ha aggiunto che l'Ucraina ha piazzato delle mine nei porti dove si trovano le navi cariche di grano, impedendo di salpare. .

Lavrov ha affermato che non è colpa della Russia il blocco dell'esportazione di cibo dall'Ucraina e ha invece incolpato Kiev e l'Occidente per il problema della sicurezza alimentare. "Le nostre azioni non hanno in alcun modo influenzato e non possono influenzare i problemi" di sucrezza alimentare "che sono stati creati esclusivamente da divieti, sanzioni illegali imposte dai Paesi occidentali", ha detto in conferenza stampa con il ministro degli Esteri dell'Oman, Badr Bin Hamad Al Busaidi. Le autorità di Kiev, ha aggiunto, non lasciano partire decine di navi con prodotti alimentari dai loro porti.

11.45 Il governatore di Kharkiv: "Trappole mortali lasciate dai russi nella regione liberata dai nostro soldati"

Le truppe russe hanno lasciato trappole mortali nella regione orientale di Kharkiv. La città è sotto i bombardamenti e nella regione sono in corso "feroci battaglie". Lo ha scritto il governatore Oleg Synegubov su Telegram citato dalla Bbc. In precedenza funzionari di Kiev avevano spiegato che la controffensiva ucraina ha liberato alcune cittadine nei pressi della città chiave di Kharkiv.
Synegubov ha esortato i residenti a rimanere nei rifugi o di "correre verso gli insediamenti liberati", ma di fare attenzione perchè le truppe russe hanno lasciato "trappole mortali" nella regione.
"Il nemico sta facendo di tutto per danneggiare il maggior numero possibile di civili ucraini", ha aggiunto. 

11.20 Zelensky: avanziamo a Kharkiv, 30 mila persone "deportate" in Russia. Dagli Usa 40 miliardi di dollari a Kiev

 Avanzamenti delle forze ucraine nella regione orientale di Kharkiv, epicentro del conflitto a Nord-Est, sotto il parziale controllo delle forze armate russe, sono stati annunciati dal presidente Volodymyr Zelensky. Il capo dello Stato, pur invitando alla cautela, ha confermato nel corso del suo discorso alla nazione le informazioni riportate dallo stato maggiore delle forze armate ucraine, secondo cui l'esercito avrebbe "liberato" almeno sei cittadine della regione in una zona distante poche decine di chilometri dal confine russo. Fra chi ha lasciato l'Ucraina ci sono 1,2 milioni di persone che la Russia ha trasferito dalle auto-proclamate repubbliche filo russe di Donetsk e Lugansk, quasi 9mila nella sola giornata di ieri, stando ai dati forniti dal capo del centro di controllo della difesa nazionale di Mosca Mikhail Mizintsev e rilanciati dall'agenzia Tass.
Nell'ottica di Kiev queste persone vengono "deportate" in Russia, questo il termine impiegato dai media ucraini nel dare la notizia. Secondo il governatore dell'amministrazione ucraina del Donetsk, Pavel Kirilenko, almeno 30mila cittadini del porto di Mariupol, nel Sud-Est, teatro di un assedio che dura da oltre due mesi, sono stati appunto "deportati" in Russia.

Le dichiarazione delle autorità ucraine arrivano mentre la Camera dei rappresentanti del Congresso americano ha approvato un nuovo pacchetto di aiuti da 40 miliardi di dollari a Kiev. Il sostengo finanziario, che deve passare per il vaglio del Senato, comprende anche un aumento da 5 a 11 miliardi del sostegno erogabile nell'ambito della presidential drawdown authority (Pda), una clausola che implica la possibilità che il presidente invii aiuti, anche militari, senza passare per l'approvazione del Congresso. Il disegno di legge include anche 900 milioni di dollari per sostenere l'assistenza ai rifugiati che lasciano il Paese, che secondo i dati forniti dalle Nazioni Unite sono quasi 6 milioni. La situazione umanitaria nel Paese sarà al centro di una riunione convocata per domani dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu, secondo quanto riferito all'agenzia russa Tass da una fonte diplomatica dell'organismo.

10.45 Ucraina, premier polacco "Putin più pericoloso di Hitler e Stalin"

Vladimir Putin è più pericoloso di Hitler o di Stalin, "ha a sua disposizione armi più letali" e può ricorrere ad Internet per diffondere la sua propaganda. A scriverlo, in un intervento per il 'Daily Telegraph', è il premier polacco Mateusz Morawiecki, sostenendo la necessità di spazzare via "la mostruosa ideologia" del leader russo e di "deputinizzare il mondo". Per il capo del governo di Varsavia, "l'ideologia del Russkiy Mir, mondo russo, di Putin è l'equivalente del comunismo e del nazismo del 20mo secolo". "È un'ideologia attraverso la quale la Russia giustifica diritti e privilegi inventati per il suo Paese", che rappresenta una minaccia non solo per l'Ucraina ma per l'intera Europa e deve essere "sradicata completamente". "Putin non è né Hitler né Stalin ma sfortunatamente è più pericoloso", ha proseguito Morawiecki, mettendo in guardia contro il rischio, se non si riuscirà a fermarlo, che Putin "faccia marciare le forze russe verso l'Europa".

10.25 Soldati ucraini bloccati nell'impianto chimico in Donbass

Una parte di alcune unità militari ucraine cacciate dall'esercito russo dalla città di Rubizhne, nel Donbass, sono bloccati all'interno dell'impianto chimico di Zarya. Lo riferisce l'agenzia russa Ria Novosti, riferendo le parole di Apta Alaudinov, assistente del presidente ceceno Ramzan Kadyrov.
"Per tutti questi giorni siamo stati impegnati a bloccare l'impianto di Zarya. Avevamo il compito di liberarlo dal fianco sinistro fino a Kudryashovka per non lasciare il nemico dietro di noi. Questo compito è già stato completato, le nostre forze e i nostri mezzi hanno praticamente bloccato lo stabilimento di Zarya", ha detto Alaudinov.

10.10 Ucraina, a Luhansk colpito un istituto per bambini disabili 

L'esercito russo ha sparato ieri contro un istituto per bambini con disabilità nella regione di Luhansk. Lo ha affermato il capo dell'amministrazione militare regionale di Luhansk Serhiy Gaidai, citato da Ukrinform. "I russi hanno aperto il fuoco su Gorsky. Hanno colpito la scuola speciale regionale, dove studiavano bambini con bisogni speciali. Un'istituzione con ristrutturazioni moderne e nuove attrezzature. Grazie ai russi", ha affermato Gaidai.
Sempre ieri, i soldati russi hanno bombardato 15 volte aree residenziali e infrastrutture della regione, il principale gasdotto di Severodonetsk è stato danneggiato, riporta Ukrinform.

9.45 Operatore ucraino interrompe flusso di gas russo a Sokhranivka. Prima volta dall'inizio della guerra

 L'operatore della rete del gas naturale ucraino ha interrotto il trasporto di gas russo attraverso Sokhranivka. E' la prima volta che la guerra ha un'impatto sulla fornitura di gas naturale. L'operatore ucraino ha detto che le spedizioni attraverso il suo hub di Novopskov, in un'area controllata dai separatisti sostenuti da Mosca, sarebbero state tagliate a causa dell'interferenza delle "forze di occupazione". La mossa potrebbe costringere la Russia a spostare i flussi del suo gas attraverso il territorio controllato dall'Ucraina per raggiungere i suoi clienti in Europa.

Il colosso energetico statale russo Gazprom ha affermato di non poter reindirizzare il gas, sebbene i dati preliminari sul flusso mostrino quantità più elevate attraverso una seconda stazione nel territorio controllato dall'Ucraina. L'operatore del gasdotto ucraino ha affermato che l'hub di Novopskov, gestisce circa un terzo del gas russo che passa attraverso l'Ucraina verso l'Europa occidentale. Gazprom ha stimato la cifra a circa un quarto.

9.35 Ucraina, il Giappone congela 140 asset della Russia: anche i beni del premier Mischustin 

Come confermato in conferenza stampa dal capo segretario di Gabinetto e portavoce del Governo Hirokazu Matsuno, il Giappone ha deciso l'allargamento delle sanzioni imposte alla Russia in seguito all'invasione dell'Ucraina, con il congelamento dei beni del primo ministro russo Mikhail Mishustin e di altre 140 persone. Nella lista figurano anche funzionari del Governo russo e dei gruppi filo-russi a Donetsk e Luhansk, e 71 organizzazioni e aziende attive nei settori informatico e navale.
"Siamo estremamente colpiti nel vedere le devastazioni, la gravità della crisi umanitaria e la distruzione causata dall'aggressione russa dell'Ucraina. Per questo lavoreremo insieme ai parter del G7 per aumentare ulteriormente la pressione su Mosca", ha dichiarato Matsuno in conferenza stampa.

9.28 Le mogli di due combattenti del Battaglione Azov da Papa Francesco: "Ci aiuti a riportarli in salvo"

Al termine dell'udienza generale in Piazza San Pietro, al momento del cosiddetto 'baciamano', papa Francesco incontrerà e saluterà stamane le mogli di due ufficiali del Battaglione Azov, l'unità militare ucraina i cui combattenti sono attualmente asserragliati nei cuniculi dell'acciaieria Azovstal di Mariupol, opponendo l'ultima irriducibile resistenza in una città ormai già in mano dei russi. Le giovani mogli dei militari di Azov hanno scritto nei giorni scorsi al Pontefice e a sorpresa è arrivato loro ieri l'invito per l'odierno incontro in udienza. Sono quindi presenti sul sagrato vaticano in attesa del saluto del Papa. .

"Lui è la nostra ultima speranza". Così Kateryna Prokopenko e Yulya Fedosiuk, mogli dei due ufficiali asserragliati all'interno dell'acciaieria Azovstal. Al Papa e a Onufrij, primate della Chiesa Ortodossa ucraina, le due giovani donne chiedono "di diventare una parte terza in questa guerra e di aiutarci ad avviare una procedura per portarli fuori. Speriamo che vengano messe in atto delle garanzie di sicurezza per essere evacuati in un Paese terzo, dove poter condurre una vita normale, in un posto sicuro", concludono.

9.15 Mosca, in corso contatti Russia-Ucraina, "ma inefficaci"

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha detto che i contatti tra Russia e Ucraina nella sfera dei colloqui procedono. "I contatti sui negoziati sono in corso", ha detto a Radio Sputnik citata dall'agenzia russa Tass. 

"Sono piuttosto inefficaci", ha precisato dopo il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando le parole del capo diplomatico dell'Ue Josep Borrell, secondo cui l'Unione Europea non può agire come mediatore nei colloqui tra Mosca e Kiev, ma la Turchia potrebbe assumere questo ruolo. Peskov ha aggiunto che "il processo dei negoziati è iniziato senza mediatori e continua senza mediatori in modo piuttosto lento e inefficace". Ed ha aggiunto: "Tuttavia siamo grati per gli sforzi dei nostri colleghi turchi, per aver creato le condizioni necessarie per un incontro a Istanbul". 

9.00 Ucraina, il sindaco di Mariupol lancia l'allarme: "Diecimila persone potrebbero ammalarsi e morire"

Entro la fine dell'anno a Mariupol potrebbero morire più di 10mila persone per malattie e a causa delle intollerabili condizioni igieniche. Lo rende noto il sindaco della città Vadym Boychenko, secondo cui "gli occupanti hanno trasformato Mariupol in un ghetto medievale. Senza medicine e cure mediche, senza il ripristino dell'approvvigionamento idrico e fognature adeguate, nella città scoppieranno epidemie che causeranno un aumento della mortalità". E ancora: "Ora la città conta 150-170mila abitanti - prosegue il sindaco - La maggioranza della popolazione attuale è anziana e malata. Senza condizioni igieniche adeguate, la mortalità tra i gruppi vulnerabili aumenterà in modo esponenziale. Alcuni residenti di Mariupol dai villaggi vicini sono tornati in città perché non possono entrare nel territorio dell'Ucraina libera a causa di un rigido sistema di filtrazione. I russi continuano il genocidio iniziato il 24 febbraio. La nostra gente è in pericolo mortale. E' necessaria una completa evacuazione della città".

8.30 Il Portogallo indaga sul trasferimento di informazioni alla Russia

La polizia portoghese ha perquisito un centro di assistenza ed accoglienza con l'accusa di aver consegnato alla Russia i dati personali dei rifugiati ucraini. Lo riporta 'European Truth', secondo cui le forze dell'ordine portoghesi hanno sequestrato documenti in un centro per migranti di Settubal, la Unity Association of Eastern European Migrants, di cui è membro una coppia russa.

8.02 Kiev, russi puntano ad avanzare verso Sud

Nel 77mo giorno di guerra, l'esercito russo sta conducendo le ostilità più attive nelle direzioni di Slobozhansky e Donetsk, cercando di prendere piede nella direzione di Kryvyi Rih, in Ucraina meridionale: lo scrive lo Stato maggiore delle forze armate di Kiev nel rapporto della mattina citato dall'Ukrainska Pravda. "Il nemico non interrompe le operazioni offensive nella zona operativa orientale per stabilire il pieno controllo sul territorio delle regioni di Donetsk, Lugansk e Kherson e mantenere il corridoio terrestre tra questi territori e la Crimea occupata. La più grande attività degli occupanti si osserva nelle direzioni di Slobozhansky e Donetsk", afferma il documento. Secondo lo Stato maggiore, le unità russe stanno concentrando i loro sforzi per prevenire l'ulteriore avanzata delle truppe ucraine verso il confine e conducono attività di ricognizione a Nord e Nord-Est della città di Kharkiv.

07.50 Kiev: 226 bambini uccisi e 417 feriti da inizio guerra

Sono 226 i bambini rimasti uccisi e 417 quelli feriti dall'inizio della guerra in Ucraina. Lo riferisce l'ufficio del procuratore generale ucraino, precisando che il maggior numero di vittime si registra nelle regioni di Donetsk, Kiev e Kharkiv. A causa dei bombardamenti quotidiani da parte dell'esercito russo delle città e dei villaggi ucraini, aggiunge il comunicato, 1.657
istituzioni educative sono state danneggiate, 139 delle quali sono state completamente distrutte.

07.34 Gb, con Isola Serpenti Russia potrebbe dominare zona 

Proseguono i combattimenti all'isola di Zmiiniy, nota come Isola dei Serpenti, con la Russia che tenta di rafforzare la sua guarnigione presente lì, esposta al nemico. Lo scrive l'intelligence britannica nel suo aggiornamento sulla guerra in Ucraina. Le forze di Kiev, sottolineano gli 007 di Londra, hanno colpito con i droni Bayraktar la contraerea russa e le navi di rifornimento russe. Queste ultime hanno una protezione minima nel Mar Nero occidentale, dopo la perdita dell'incrociatore Moskva della Marina russa.
Gli attuali sforzi dei russi per aumentare le loro forze sull'Isola dei Serpenti, continua l'intellignece britannica, offrono all'Ucraina maggiori opportunità di affrontare le truppe russe. Tuttavia, "se la Russia consolida la sua posizione sull'Isola dei Serpenti con una contraerea strategica e missili da crociera, potrebbe dominare la parte nord-occidentale del Mar Nero", viene infine sottolineato nell'aggiornamento.

07.02 Ucraina: si combatte ancora all'Isola dei Serpenti

Proseguono i combattimenti all'isola di Zmiiniy, ormai più nota a tutti come Isola dei Serpenti, strategica, come ricordano le stesse forze di Difesa ucraine, per il controllo del nordovest del Mar Nero. Si intensificano - fa sapere Kiev - i tentativi per fare arrivare rinforzi alla guarnigione russa sull'Isola mentre gli ucraini rivendicano di aver distrutto, con i droni Bayraktar, le batterie contraeree degli occupanti e anche i loro rifornimenti via mare.
 

06.26 Zelensky: riconquistati villaggi nella regione di Kharkiv

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che le forze ucraine hanno riconquistato alcuni villaggi nella regione di Kharkiv. "Le forze armate del nostro stato hanno dato a tutti noi buone notizie dalla regione di Kharkiv. Gli occupanti vengono gradualmente allontanati", ha detto il leader. "Sono grato a tutti i nostri difensori che stanno tenendo la linea e dimostrando una forza veramente sovrumana per cacciare l'esercito di invasori, una volta il secondo esercito più potente del mondo".

04.30 La camera Usa approva nuovi aiuti all'Ucraina per 40 miliardi

La Camera Usa ha approvato a stragrande maggioranza il nuovo pacchetto di aiuti militari, economici e umanitari all'Ucraina da 40 miliardi di dollari proposto dal presidente americano Joe Biden. I nuovi finanziamenti sono passati con 368 voti contro 57. Con molta probabilmente sarà approvato anche dal Senato entro la fine della settimana.

03.23 L'allarme di Musk: la Russia intensifica tentativi di hackeraggio a Starlink

Elon Musk avverte che Starlink, la rete satellitare messa a disposizione della resistenza ucraina, fino ad oggi ha bloccato i tentativi russi di cyberguerra portata avanti con disturbi e hackeraggi ma Mosca "sta intensificando gli sforzi".

02.56 Italia-Usa: la dichiarazione congiunta Biden-Draghi

Il Presidente Usa, Joseph R. Biden, e il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, si sono incontrati alla Casa Bianca. I due leader hanno confermato la forte e ampia partnership tra i due Paesi, riflessa nei profondi e duraturi legami "tra i nostri popoli e le nostre nazioni", dei quali sono componenti fondamentali "la nostra alleanza" in ambito Nato e il partenariato tra Stati Uniti e Ue. Inizia così la dichiarazione congiunta diffusa dopo il colloquio. Biden e Draghi, si legge ancora, hanno discusso dei recenti sviluppi della guerra della Russia, non provocata e non giustificata, in Ucraina, sottolineando il loro costante impegno per il perseguimento della pace, sostenendo l'Ucraina ed imponendo costi alla Russia. I due leader, per fronteggiare le sfide all'economia globale create dalle iniziative della Russia, hanno discusso misure volte a promuovere la sicurezza alimentare e a rimodellare i mercati globali dell'energia. Biden e Draghi hanno anche confermato il loro impegno a lavorare insieme sulle crisi globali determinate da Covid e cambiamenti climatici, insieme al proseguimento della cooperazione sulle sfide condivise della politica estera, comprese Cina e Libia. I due leader attendo con impazienza ulteriori discussioni in occasione del summit del G7 e della Nato di giugno.

02.07 Draghi-Biden, impegno comune anche su Cina e Libia

Joe Biden e Mario Draghi hanno confermato il loro impegno a lavorare insieme sulle crisi globali determinate da Covid e cambiamenti climatici, insieme al proseguimento della cooperazione sulle sfide condivise della politica estera, comprese Cina e Libia. I due leader attendo con impazienza ulteriori discussioni al summit del G7 e della Nato di giugno. Lo si legge sempre nel comunicato congiunto diffuso al termine del colloquio.

01.50 Usa: armi all'Ucraina "molto prima dell'invasione"

Gli Stati Uniti hanno inviato armi all'Ucraina "molto prima dell'invasione" da parte della Russia. Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, alla Fox news.
"Gli Stati Uniti hanno detto a tutto il mondo quello che avevano visto fare alla Russia dallo scorso autunno: ammassare truppe al confine con l'intenzione di invadere l'Ucraina", ha spiegato il portavoce del ministero della Difesa. "Lo abbiamo detto forte e chiaro, da qui ma anche in giro per il mondo, soprattutto in Europa", ha aggiunto Kirby sottolineando che "non tutti ci hanno creduti. Ma avevamo ragione su ciò che la Russia stava per fare".

01.40 Usa: 10 generali russi uccisi dalle forze di Kiev

Tra gli otto e i dieci generali russi sono stati uccisi in Ucraina dalle forze di Kiev. Lo ha detto il capo dei servizi di intelligence militare Usa, il generale Scott Berrier, spiegando che il pesante bilancio è dovuto al "ruolo insolito" che i vertici militari di Mosca hanno svolto nella guerra contro l'Ucraina. "Invece di guidare le operazioni a distanza", ha spiegato Berrier, "i generali russi sono dovuti andare al fronte per assicurarsi che i loro ordini fossero eseguiti".

01.26 Biden-Draghi: discusso misure sicurezza alimentare ed energia

Nel loro incontro nello studio Ovale Joe Biden e il premier Mario Draghi, "di fronte alle sfide economiche globali create dalle azioni russe, hanno discusso misure volte a rafforzare la sicurezza alimentare e a rimodellare i mercati energetici globali": lo si legge nella sintesi del colloquio diffuso dalla Casa Bianca in cui si sottolinea che proseguirà "il costante impegno per il perseguimento della pace sostenendo l'Ucraina ed imponendo costi alla Russia".

00.49 L'addio a Kravchuk, il primo Presidente dall'indipendenza

Leonid Kravchuk è scomparso ieri, a 88 anni: è stato il primo presidente dell'Ucraina indipendente, dal 1991 al 1994. Già esponente di spicco del Partito comunista, soprannominato 'volpe', la sua sua astuzia politica non riuscì a metterlo al riparo dallo scontento popolare. A porre termine ai suoi 32 mesi di mandato, l'inflazione galoppante, gli scandali legati alla corruzione per le privatizzazioni e anche la decisione di disfarsi dell'arsenale nucleare dell'ex Urss ospitato in Ucraina.

00.11 Zelensky ricorda Kravchuk: "Otterremo la vittoria e la pace"

Leonid Kravchuk, che "da bambino sopravvisse alla Seconda guerra mondiale e all'occupazione, conosceva il costo della libertà. Con tutto il suo cuore voleva la pace per l'Ucraina, e sono sicuro che noi la realizzeremo. Raggiungeremo la nostra vittoria e la nostra pace". Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ricordato la figura del primo presidente dell'Ucraina indipendente, morto oggi all'età di 88 anni.

00.01 Masha Alekhina delle Pussy Riot è fuggita dalla Russia

Masha Alekhina, una delle componenti delle Pussy Riot, il gruppo punk che si fece conoscere al mondo con una protesta contro il presidente Vladimir Putin nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, è fuggita dalla Russia. Si è travestita da 'rider' in modo da non insospettire la polizia moscovita che sorvegliava l'appartamento dell'amica in cui alloggiava ed è riuscita a evadere dai domiciliari e a fuggire in Lituania passando per la Bielorussia. Lo ha raccontato in una lunga intervista al New York Times.

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