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Martedì, 17 Maggio 2022 15:41

Putin: "Il rifiuto dell'energia russa è un autodafè economico dell'Ue"

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Un soldato ucraino a Karkhiv Un soldato ucraino a Karkhiv

Il portavoce di Putin, Peskov: "La nostra esistenza è irritante per l'Occidente. Sarebbe più corretto ora indicare i Paesi non amici come ostili. Non stiamo preparando nessuna visita del presidente russo in Turchia". Putin: politica energetica dell'Ue suicidio economico. 

Mentre si intensificano i combattimenti nel Donbass, i soldati del reggimento Azov hanno stretto un accordo con le forze russe per l'evacuazione dei feriti, circa 300, dall'acciaieria Azovstal di Mariupol, nei cui sotterranei resistevano da settimane.

Il comandante della formazione nazionalista, Denis Prokopenko, ha auspicato il "sostegno del popolo ucraino", dando a intendere che l'iniziativa non sia stata concordata con le autorità centrali.

Secondo quanto annunciato con un videomessaggio dalla vice ministra ucraina della Difesa Ganna Malyar "il 16 maggio, 53 feriti gravi sono stati evacuati dall'Azovstal verso Novoazovsk per ricevere assitenza medica e 211 altri sono stati trasportati a Olenivka attraverso un corridoio umanitario". L'esponente del governo di Kiev ha aggiunto che successivamente ci sarà uno scambio.

Il presidente ucraino: "Le forze armate ucraine stanno fronteggiando i continui attacchi nelle aree in cui la Russia sta ancora cercando di avanzare. Severodonetsk e altre citta' del Donbass rimangono i principali obiettivi degli occupanti. Stiamo facendo di tutto per proteggere la nostra terra e la nostra gente".

Il presidente Vladmir Putin interviene, punta l'indice contro gli Stati Uniti e sull'Unione Europea sull'aumento del prezzo del petrolio. Il Parlamento della Finlandia dice sì all'adesione alla Nato e la Svezia presenta richiesta ufficiale di ingresso nell'Alleanza. Kiev: "Missione Azovstal completata", evacuati  264 soldati, 53 feriti, ma Mosca afferma che i militari ucraini si sono arresi alle forze russe.

Il Cremlino interviene con il suo portavove Dmitrij Peskov, attribuendo all'Occidente la responsabilità di avere isolato Mosca e ritenendo "le azioni contro la Russia una vera guerra". Intanto, abbandona il Consiglio degli Stati del Mar Baltico. Trasportati via i soldati dallo stabilimento siderurgico per diverse settimane bombardato dai russi. Il ministro della Difesa russo, Lavrov, afferma che i militari ucraini si sono arresi alle forze russe. La posizione della Turchia nei confronti di Svezia e Finlandia che vogliono aderire all'Alleanza, mentre Mosca considera l'ingresso una minaccia. Lukashenko, "uniti con la Russia contro la pressione dell'Occidente".  Putin: "In Ucraina abbiamo prove sulla creazione di armi batteriologiche da parte degli Usa". Viaggio a Kiev del ministro degli Esteri del Vaticano.

La Giornata

15.00 Finlandia, ok del Parlamento all'adesione Nato

Il Parlamento finlandese ha votato a stragrande maggioranza (oltre il 95% di sì) a favore dell'adesione alla Nato, consentendo l'invio della candidatura ufficiale del Paese scandinavo al quartier generale dell'Alleanza atlantica. Come riportano i media locali, al termine di una sessione parlamentare di due giorni, il progetto di adesione è stato adottato con 188 voti favorevoli e otto contrari.

14.45  Putin: la politica dei Paesi europei nel settore energetico è un "suicidio economico"

"La Russia approfitti delle decisioni caotiche dell'Occidente", dice il presidente Putin. E ancora, parlando con gli imprenditori petroliferi russi: "I Paesi dell'Ue attuano sanzioni contro la Federazione russa sotto la pressione degli Stati Uniti e questo provoca danni alle proprie economie, con l'aumento del prezzo del petrolio sui mercati a ritmo vertiginoso. Cercano di dare la colpa a noi per questa inflazione energetica, ma l'Occidente sta cercando di coprire i suoi errori sistematici". Lo riporta Ria Novosti.

Il presidente russo Vladimir "Putin ha garantito che i prigionieri saranno trattati in linea con le leggi internazionali in materia". Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, a proposito dei combattenti evacuati dall'acciaieria Azovstal verso territori sotto il controllo russo. Peskov, citato dalla Bbc, non ha chiarito se i soldati ucraini saranno considerati come criminali di guerra o come prigionieri di guerra

14.40 Nato, Biden giovedì riceve i leader di Svezia e Finlandia

Il presidente americano Joe Biden riceverà giovedì alla Casa Bianca la premier svedese Magdalena Andersson e il presidente della Finlandia Sauli Niinisto. Lo riferisce la portavoce, Karine Jean-Pierre. I leader discuteranno delle domande di adesione alla Nato dei due Paesi scandinavi e di sicurezza europea, oltre alla collaborazione nel sostegno all'Ucraina.

14.15 Mosca, l'Occidente vuole instaurare un suo regime in Russia

Il segretario del Consiglio di Sicurezza russo Nikolaj Patrushev ha accusato l'Occidente di voler creare le condizioni "per l'instaurazione di un regime sotto il suo controllo in Russia, così come ha già fatto in Ucraina e in altri Stati". Lo riporta l'agenzia si stampa russa Interfax.

14.00 Il presidente della Duma contrario allo scambio dei combattenti di Azovstal con i prigionieri russi

"I criminali nazisti non dovrebbero essere scambiati, ma processati. Si tratta di criminali di guerra, dovremmo fare di tutto per garantire che vengano processati". Lo ha dichiarato il presidente della Duma russa Vyacheslav Volodin durante la sessione plenaria facendo riferimento alla proposta di Kiev di scambiare i combattenti feriti evacuati ieri sera dall'acciaieria Azovstal di Mariupol con soldati russi prigionieri in Ucraina.

13.55 Il M5s condanna l'aggressione della Russia all'Ucraina. Più sanzioni

 "Il Consiglio Nazionale del Movimento 5 stelle ha deliberato all'unanimità, la conferma della risoluta condanna dell'aggressione militare condotta dalla Russia contro l'Ucraina, perchè contraria ai più elementari principi di diritto internazionale, non provocata e non giustificabile in nessun modo". E' quanto si legge in una nota.
Il Consiglio ha anche deliberato "la profonda riprovazione per i ripetuti attacchi arrecati dalle forze militari russe alla popolazione e alle infrastrutture civili che contrastano con il diritto internazionale umanitario e configurano crimini di guerra" e di considerare "necessario mantenere un incisivo piano di sanzioni per dissuadere la Russia dal proseguire nell'invasione e, se del caso, di incrementare il livello sanzionatorio con misure ancora più severe", viene spiegato.
Il Consiglio considera "necessario perseverare negli aiuti umanitari per alleviare le sofferenze della popolazione ucraina e accogliere i profughi che abbandonano la loro terra per cercare salvezza dagli orrori della guerra".

13.45 Missione a Kiev del ministro degli Esteri del Vaticano: dialogo per la pace

Il 'ministro degli Esteri' del Vaticano in procinto di visitare i luoghi colpiti dalla guerra per portare la vicinanza del Papa e della Santa Sede. Da domani prenderà il via la missione del segretario per i Rapporti con gli Stati, mons. Paul Richard Gallagher. In un tweet della Segreteria di Stato si annuncia il viaggio in Ucraina del presule in occasione del 30esimo anniversario dei rapporti diplomatici con il Paese est europeo: "Un viaggio per riaffermare l'importanza del dialogo per ristabilire la pace". Andrà a Leopoli e a Kiev.
Domani ci sarà l'incontro con monsignor Igor Vozniak, arcivescovo greco-cattolico di Leopoli, quindi la visita in una struttura di accoglienza per profughi. L'indomani il colloquio con il presidente della regione di Leopoli, Maksym Kozytskyy, poi l'incontro con Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina. Venerdi 20 maggio, come ha annunciato lo stesso Gallagher l'incontro con il ministro degli Esteri ucraino Kuleba.

13.20 La Russia abbandona il Consiglio degli Stati del Mar Baltico

La Russia ha deciso di ritirarsi dal Consiglio degli Stati del Mar Baltico. Lo ha annunciato il ministro degli affari esteri di Mosca, Sergej Lavrov. Quest'ultimo accusa gli Stati occidentali di aver monopolizzato il consiglio, un organismo politico per la cooperazione regionale tra i governi fondato nel 1992. "Il  loro obiettivo è di fare i loro propri interessi e di danneggiare quelli della Russia", ha sostenuto Lavrov.

13.03 Ucraina, Kiev conferma: sospesi i negoziati con Mosca

Il processo negoziale tra Russia e Ucraina è sospeso. Lo ha confermato il consigliere presidenziale e negoziatore ucraino, Mikhailo Podolyak, dopo che la notizia era arrivata da Mosca. Se riprenderanno, ha aggiunto, il moderatore potrebbe essere lo stesso presidente Volodymy Zelensky. Podolyak ha ribadito che Kiev non è disposta a cedere nulla "per salvare la faccia a Putin". "La società ha giù pagato un prezzo enorme", ha aggiunto come riporta Ukrinform su Telegram.

13.00 Kiev, parziale ritiro russo da fronte Severodonetsk

Le truppe russe si sono ritirate dal fronte di Severodonetsk nell'area del villaggio di Syrotyne a causa delle perdite subite. Lo riferisce lo stato maggiore ucraino. Le forze di Mosca sono impegnate da giorni in una manovra di accerchiamento per espugnare Severodonetsk, centro amministrativo dell'area della regione di Lugansk ancora in mano agli ucraini.
"Le truppe nemiche continuano a intraprendere azioni offensive nella zona operativa orientale", si legge in un comunicato, "gli sforzi principali del nemico si concentrano sul fronte di Donetsk. L'aviazione nemica ha effettuato attacchi alle infrastrutture civili e militari nella zona operativa orientale e alle strutture industriali in tutto il territorio dell'Ucraina".

12.55 Cremlino, porti ucraini minati, navigazione pericolosa per esportazione di grano

"I porti ucraini sono pesantemente minati e la situazione per la navigazione è estremanente pericolosa". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo a una domanda relativa al passaggio delle navi che si occupano del trasporto del grano. Lo riporta Ria Novosti. "In effetti, la situazione è tesa ma tutto questo sta accadendo non per colpa nostra", ha aggiunto.

12.45 Yellen, aumentare il sostegno finanziario all'Ucraina. Come per l'Europa nel 1945

"Chiedo a tutti i nostri partner di unirsi a noi per aumentare il loro sostegno finanziario all'Ucraina. I nostri sforzi congiunti sono fondamentali per garantire che la democrazia ucraina prevalga sull'aggressione di Putin".  Lo dice il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Janet Yellen, al Brussels Economic Forum, sottolineando che "il fabbisogno di finanziamento immediato dell'Ucraina è significativo". Alla fine della guerra, aggiunge, "l'Ucraina avrà bisogno di un sostegno massiccio e di investimenti privati per la ricostruzione e il recupero" come è stato per l'Europa dopo il 1945.

12.35 Berlusconi: deluso da Putin, non giustifico aggressione all'Ucraina

Il leader di Forza Italia non ha mai giustificato in alcun modo l'aggressione all'Ucraina da parte della Federazione Russa, un atto di forza inaccettabile nei confronti di uno stato sovrano, che sta causando molte, troppe vittime". Così una nota diffusa dal presidente Silvio Berlusconi.
"Al contrario, in questa come in altre occasioni pubbliche Berlusconi ha espresso con estrema chiarezza delusione e profondo dissenso verso le scelte del presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin. Il presidente Berlusconi e con lui Forza Italia sono sempre stati in questi 28 anni e sono oggi dalla parte dell'Occidente, dell'Europa, della libertà. Su questo non ci può essere nessun dubbio e nessun equivoco. Lo dimostrano innumerevoli atti di governo e voti parlamentari, nei quali l'interesse nazionale, la vocazione europeista, la fedeltà all'Alleanza Atlantica sono state e saranno la nostra stella polare", si legge nella nota.

12.15 Ucraina, a Chernihiv 8 morti dopo attacco missilistico

 Nella regione di Chernihiv otto persone sono rimaste uccise e undici ferite in un attacco missilistico al villaggio di Desna. Lo ha riferito il servizio statale di emergenza della regione di Chernihiv a Unian.

12.00 Scholz-Zelensky, soluzione diplomatica se Mosca si ritira

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in una telefonata di cui dà notizia la cancelleria a Berlino, "hanno concordato sul fatto che una soluzione diplomatica fra Ucraina e Russia richieda la fine immediata delle attività di combattimento da parte della Russia e un ritiro delle truppe russe". Scholz e Zelensky hanno avuto "uno scambio sulle possibilità di ulteriori forme di sostegno dalla Germania e hanno deciso di restare in stretto contatto", si legge ancora nella nota del portavoce della cancelleria Steffen Hebestreit.

11.45 Kiev, danneggiate infrastrutture ferroviarie a Ovest, al confine con la Polonia

La Russia ha preso di mira la notte scorsa l'Ucraina occidentale, danneggiando infrastrutture ferroviarie nella regione di Leopoli, vicino al confine con la Polonia, con missili da crociera lanciati dal Mar Nero: lo ha reso noto il capo dell'amministrazione militare regionale, Maksym Kozytskyi, secondo quanto riportano i media internazionali.
E' stata colpita l'area di Yavoriv, a circa 60 km a ovest di Leopoli, che ospita anche una grande base militare, ha precisato Kozytskyi, affermando che non ci sono notizie di vittime. I sistemi di difesa aerea hanno abbattuto tre missili russi, ha aggiunto. Da parte sua, il sindaco di Leopoli, Andriy Sadovyi, ha affermato che nessun sito della città è stato colpito.

11.25 Russia, al momento nessun negoziato con l'Ucraina

Attualmente non sono in corso negoziati tra Russia e Ucraina, poichè Kiev si è praticamente ritirata dal processo negoziale. Lo ha affermato il viceministro degli Esteri russo, Andrei Rudenko. "No, i negoziati non stanno proseguendo. L'Ucraina si è praticamente ritirata dal processo negoziale", ha detto Rudenko ai giornalisti da Nizhny Novgorod. Non sono in corso trattative "in nessuna forma", ha ribadito.

11.00 Mosca: "Ad Azovstal i 265 militari si sono arresi"

Sono 265 finora i militari ucraini all'acciaieria Azovstal che si sono consegnati alle forze russe. Lo ha riferito il ministero della Difesa di Mosca, aggiungendo che 51 di loro sono gravemente feriti. "Hanno deposto le armi e si sono arresi", ha fatto sapere il ministero, come riportano le agenzie russe. Tutti i feriti sono stati trasferiti all'ospedale di Novoazovsk nell'autoproclamta repubblica di Donetsk.

10.45 Lavrov: "L'adesione di Finlandia e Svezia alla Nato non fa differenza"

 L'adesione di Finlandia e Svezia alla Nato non farà nessuna grande differenza per la Russia, in quanto da tempo i due Paesi partecipano alle esercitazioni militari dell'Alleanza. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Serghei Lavrov, intervenendo a un evento dedicato ai giovani. Lo riportano le agenzie russe.

10.18 La Svezia firma la richiesta di adesione alla Nato

La ministra degli Esteri svedese, Ann Linde, ha firmato questa mattina la domanda di adesione della Svezia alla Nato: lo riporta la Cnn. La firma rappresenta il passo formale di Stoccolma verso l'ingresso nell'Alleanza, diretta conseguenza dell'annuncio dato ieri dalla premier, Magdalena Andersson. "Siamo arrivati a una conclusione che è la migliore per la Svezia", ha detto Linde. "Non sappiamo quanto tempo ci vorrà, ma riteniamo che potrebbe volerci fino a un anno". La domanda, ha aggiunto la ministro, sarà presentata probabilmente domani, insieme alla Finlandia, e poi sarà esaminata dalla Nato. Lo riportano i media locali.

10.00 Cremlino: azioni dell'Occidente contro la Russia sono una guerra

"Le azioni dei Paesi occidentali nei confronti della Russia sono una guerra, sarebbe più corretto ora indicare i Paesi non amici come ostili". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov all'agenzia russa Interfax. Inoltre, ha aggiunto: "La Russia non può essere isolata politicamente, economicamente o nella sfera dell'informazione". E ancora: "Gli ucraini sono persone pacifiche e di talento, fraterne alla Russia, ma sono state ingannate per molto tempo".

Per la strage di Bucha, Mosca ritiene necessaria un'indagine indipendente e imparziale per chiarire la situazione sulla tragedia, riferendosi alla città ucraina in cui le truppe russe sono sospettate di avere commesso crimini di guerra. .

9.50 Kiev: 27.900 soldati russi uccisi dall'inizio della guerra

Sono almeno 27.900 i soldati russi uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione: lo rende noto l'esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito indica che dopo 83 giorni di conflitto si registrano anche 201 caccia, 167 elicotteri e 436 droni abbattuti. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.235
carri armati russi, 578 pezzi di artiglieria, 3.009 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 97 missili da crociera, 198 lanciamissili, 13 navi, 2.109 tra veicoli e autocisterne per il trasporto del carburante, 90 unità di difesa antiaerea e 43 unità di equipaggiamenti speciali.

9.35 Ucraina, attacco russo respinto a Severodonetsk

Le Forze armate ucraine hanno respinto l'attacco dell'esercito russo in direzione degli insediamenti di Hirske, Zolote e nel villaggio di Syrotine vicino alla città orientale di Severodonetsk, dove le truppe di Mosca sono state costrette a ritirarsi con pesanti perdite. Lo ha scritto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk Sergiy Gaidai. "I bombardamenti di artiglieria hanno causato danni a nove case a Hirske e sei a Zolote. Assaltando la comunità di Hirske, i russi sono stati costretti a ritirarsi, come nella zona di Syrotine, vicino a Severodonetsk. Le perdite del nemico sono numerose", ha affermato Gaidai aggiungendo che ieri sono stati respinti undici attacchi russi in prima linea. "Sono stati distrutti il sistema missilistico antiaereo Tor, cinque carri armati, sei sistemi di artiglieria (di cui tre Mlrs), 12 unità di veicoli corazzati da combattimento, un veicolo", ha dichiarato il capo dell'amministrazione militare regionale.

9.18 Mamma foto simbolo: "Usata per dire bugie sulla guerra in Ucraina"

Marianna Vyscemyrska, la mamma simbolo dell'ospedale di Mariupol, parla per la prima volta ai media occidentali e racconta l'esperienza di quel nove maggio, quando in stato di gravidanza avanzato, avvolta in un piumino, con la fronte insanguinata fugge dal reparto maternità dell'ospedale appena bombardato dai russi diventando una delle immagine più iconiche della guerra in Ucraina. Oggi, nella sua prima intervista a un importante media occidentale ha dichiarato: "La mia foto è stata usata per diffondere bugie sulla guerra". E ha spiegato alla Bbc com'è stato finire al centro di una campagna di odio e disinformazione proprio mentre la figlia Veronika stava per nascere. "Ho ricevuto minacce che sarebbero venuti a cercarmi, che sarei stata uccisa, che mio figlio sarebbe stato fatto a pezzi", ha aggiunto.
Marianna, contattata nella sua città natale, in una zona del Donbass controllata dai separatisti sostenuti dai russi, ha parlato in collegamento video con l'emittente britannica, aiutata per la parte tecnica da Denis Seleznev, un blogger che sostiene apertamente i separatisti filo-Mosca. Un particolare, questo, che ha sollevato la questione su quanto fosse libera di dire ciò che voleva. Il 9 marzo, ha ricordato, stava chiacchierando con altre donne nel reparto maternità quando un'esplosione ha scosso l'ospedale. Si è tirata una coperta sulla testa. Poi una seconda esplosione: "Si sentiva volare tutto intorno, schegge e altro. Il rumore mi è risuonato nelle orecchie per molto tempo". Le donne si sono riparate nel seminterrato con altri civili. Dopo, quando le foto scattate dall'Ap hanno fatto il giro del mondo, "alcuni dicevano che ero un'attrice, altri che mentivo perchè non c'erano raid aerei", ha raccontato. Anche alcuni che considerava amici non le credono: "È un peccato quando le persone che conosco credono in qualcosa che io non ho fatto".
Marianna ha confermato che l'ospedale stava sicuramente curando lei e altri pazienti, contrariamente alle affermazioni di Mosca secondo cui l'edificio non funzionava come struttura sanitaria. "In realtà non posso incolpare nessuno, perché non ho visto con i miei occhi da dove provenivano le esplosioni" ha detto.

8.55 Ucraina, Letta (Pd): "Negoziati veri per la pace"

"Da qualche giorno si respira un'aria un pò meno cupa, meno pessimista. Spero che questo consenta di fare significativi passi avanti. Credo sia stato molto importante il viaggio di Draghi a Washington. E anche che la decisione di Svezia e Finlandia di chiedere l'ingresso nella Nato abbia smosso le acque: sia per i toni molto secchi con cui lo hanno annunciato, sia per il fatto che è una cosa di portata davvero enorme, se si pensa che, dopo il Vaticano e la Svizzera, sono sempre stati i Paesi più neutrali del mondo. Se hanno deciso di fare questo passo significa che la minaccia di Putin è talmente evidente che non hanno avuto scelta". Lo dice il segretario del Pd Enrico Letta, in un'intervista alla Gazzetta di Parma in occasione della visita alla redazione, ieri mentre era in Emilia per alcuni appuntamenti elettorali verso le Comunali.

8.30 Mosca, bombardamento ucraino sulla regione russa di Kursk

La regione di Kursk, al confine con l'Ucraina, è stata colpita da un nuovo bombardamento delle forze di Kiev, che hanno colpito il villaggio di Alekseeva, senza causare feriti. Lo riferisce Roman Starovolt, governatore della regione su Telegram. Starovolt ha affermato che l'insediamento è stato colpito con "armi di grosso calibro" e che tre case e un edificio scolastico sono stati danneggiati. L'attacco è stato respinto da una controffensiva russa, ha aggiunto il governatore.

8.10 Ucraina, "scambio" tra soldati di Azovstal e prigionieri russi

Il ministero della Difesa ucraino ha spiegato che nelle prossime ore avranno luogo ulteriori "procedure di scambio", formula che lascia intendere che l'evacuazione dei difensori di Mariupol, per lo più soldati della 36^ Brigata di Fanteria Marina e combattenti del reggimento Azov, sia avvenuta in cambio della consegna di prigionieri russi.
"Per quanto riguarda i difensori che ancora rimangono nel territorio di 
Azovstal, tutte le necessarie misure di soccorso sono adottate dallo Stato", afferma il ministero in un messaggio su Telegram, "grazie ai difensori di Mariupol, l'Ucraina ha avuto tempo vitale per accumulare riserve, riorganizzare e mobilitare le forze e ricevere assistenza dagli alleati". L'esercito di Kiev, in una dichiarazione pubblicata su Facebook, ha affermato che la resistenza dell'acciaieria ha ritardato lo schieramento di 20 mila soldati  in altre aree dell'Ucraina e ha impedito a Mosca di impadronirsi rapidamente della città di Zaporizhzhia.

07:20 Gb: Mosca aumenta uso bombardamenti indiscriminati

Le forze armate di Mosca "si stanno affidando sempre più a bombardamenti indiscriminati di artiglieria, probabilmente a causa di limitate capacità di acquisire i bersagli e della riluttanza a rischiare di far volare con costanza aerei da combattimento oltre le proprie linee". È quanto si legge nell'ultimo bollettino dell'intelligence militare britannica.

06.27 Kiev intensifica sforzi per salvare gli ultimi difensori dall'Azovstal

Funzionari ucraini affermano che i combattenti che hanno ostinatamente difeso l'acciaieria Azofstal nella città in rovina di Mariupol hanno completato la loro missione e sono in corso sforzi per salvare gli ultimi difensori che rimangono all'interno dell'impianto. La notizia che la missione è stata completata è arrivata lunedì dopo che più di 260 combattenti, inclusi alcuni gravemente feriti, sono stati evacuati e portati in aree sotto il controllo della Russia. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha affermato che l'evacuazione nel territorio controllato dai separatisti è stata effettuata per salvare la vita dei combattenti dell'acciaieria Azovstal. Un numero imprecisato di difensori è rimasto in attesa di altri soccorsi. Zelenskyy dice che il lavoro per riportarli a casa richiede "delicatezza e tempo".

06.01 Tutta la regione di Kiev riacquista accesso ad acqua

Tutte le comunità della regione di Kiev hanno riacquistato l'accesso all'acqua. Lo rendono noto le autorità locali, citate dal Kyiv Independent.
Solo alcune case a Hostomel sono senza acqua a causa della mancanza di elettricità, spiega il capo dell'amministrazione militare regionale Oleksandr Pavliuk.

03.58 Unicef, a causa della guerra 600mila bambini soffriranno la fame

 Il recente aumento dei prezzi dei generi alimentari sta creando una grave crisi di malnutrizione infantile, aumentando il numero di bambini affamati e rendendo molto costose le cure più efficaci, ha avvertito oggi l'Unicef. Secondo l'Unicef, la malnutrizione estrema era già in aumento, ma la situazione è stata aggravata dalla guerra in Ucraina e dalle gravi conseguenze che sta avendo sulla sicurezza alimentare, dato che sia l'Ucraina che la Russia sono tra i maggiori produttori mondiali di cereali e diversi Paesi poveri sono particolarmente dipendenti da queste importazioni.  Oltre all'aumento della fame, la situazione attuale porterà a un aumento del prezzo degli alimenti terapeutici pronti per il consumo, i prodotti comunemente utilizzati per rispondere alle situazioni di emergenza.

Il costo di questi trattamenti - una pasta ad alto contenuto nutritivo confezionata in piccoli sacchetti - aumenterà del 16% nei prossimi sei mesi, secondo le proiezioni dell'Unicef, il più grande distributore mondiale. L'agenzia avverte che, se i finanziamenti non saranno ampliati, circa 600.000 bambini potrebbero non avere accesso a tali trattamenti. "Per milioni di bambini ogni anno, queste bustine di pasta terapeutica fanno la differenza tra la vita e la morte", ha dichiarato in un comunicato Catherine Russell, direttore esecutivo dell'agenzia Onu per l'infanzia. In totale, si stima che circa 45 milioni di bambini sotto i cinque anni soffrano di deperimento, una forma potenzialmente fatale di malnutrizione grave che è responsabile di un decesso su cinque in questa fascia d'età. L'India, l'Indonesia e il Pakistan sono i Paesi con il maggior numero di bambini affetti da questo problema, che è in aumento anche in Paesi come l'Afghanistan. Anche la siccità nel Corno d'Africa sta contribuendo a un aumento significativo del problema in quella regione, mentre il Sahel ha visto un peggioramento significativo negli ultimi anni.

01.15 Media: massiccio attacco missilistico su Leopoli

La città di Leopoli nell'Ucraina occidentale, a circa 70 km dal confine con la Polonia, è sottoposta al più massiccio attacco missilistico dall'inizio dell'invasione russa. Lo riferiscono i media ucraini. Il sindaco di Leopoli, Andriy Sadovy, ha affermato che non ci sono notizie confermate su missili che hanno colpito la città ma invita tutti gli abitanti a stare al riparo: "Ringraziamo chi mantiene i nostri cieli al sicuro! Al mattino daremo informazioni più accurate. Abbiate cura di voi e non ignorate gli allarmi antiaerei", ha detto ai suoi concittadini in un messaggio diffuso sui social.

00.15 autorità Donestk, russi hanno ucciso 9 civili

L'esercito russo ha ucciso 9 civili e ne ha feriti altri 6 nell'Oblast di Donetsk oggi. Lo ha dichiarato il governatore Pavlo Kyrylenko, secondo Kyiv Indipendent.

00.41 Sindaco, esplosioni a Leopoli

Esplosioni sono state udite a Leopoli nelle prime ore di oggi. Lo rende noto il sindaco della città ucraina Andriy Sadovy, citato dal Kyiv Independent.

00.05 Zelensky, l'attività diplomatica continua in altre aree

Dopo le trattative che hanno portato all'inizio dell'evacuazione dei militari ucraini dall'acciaieria Azovstal di Mariupol, Kiev continua "la massima attività diplomatica in altre aree, nell'interesse del Paese". Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky, citato dall'agenzia Ukrinform, in un discorso alla nazione. "Il lavoro continua - ha detto ancora il presidente -. Questo lavoro richiede delicatezza, e tempo".

23.43 del 16/5 - Zelensky: "Gli eroi ci servono vivi"

"Grazie al lavoro dei militari delle forze armate ucraine, dell'intelligence, della squadra dei negoziati, del Comitato internazionale della croce rossa, e dell'Onu. Speriamo di poter preservare la vita dei nostri ragazzi. Tra di loro ci sono dei feriti gravi. A loro viene fornito aiuto. Voglio sottolineare che gli eroi ucraini servono all'Ucraina vivi. È iniziata l'operazione per far tornare i nostri militari a casa. È un lavoro che richiede delicatezza e tempi". A dirlo su Telegram è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando dei difensori di Mariupol. Il suo messaggio arriva dopo che il ministero della Difesa di Kiev ha confermato l'avvio dell'evacuazione dei militari asserragliati nell'acciaieria Azovstal a Mariupol.

23.25 del 16/5 -  Kiev: 264 soldati evacuati da Azovstal

L'Ucraina ha confermato l'evacuazione di 264 militari dall'acciaieria Azovstal di Mariupol. Si tratta di 53 soldati feriti, condotti a Novoazovsk, e di 211 altri combattenti portati a Olenivka, nel territorio controllato dai separatisti filorussi di Donetsk. Questi ultimi sono poi stati ricondotti nelle zone in mano alle forze ucraine nell'ambito di uno scambio di prigionieri. Lo ha riferito lo Stato maggiore di Kiev su Facebook.

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