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Sabato, 09 Luglio 2022 08:47

Pressing di Conte su Draghi, risposte a urgenze o non ci sono le condizioni per restare

Written by  Mauro Bazzucchi
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Anche i parlamentari del Movimento hanno insistito con il presidente del Consiglio sui temi principali delle loro rivendicazioni, a partire da reddito di cittadinanza e Superbonus. 

Mantiene altissimo il pressing su Mario Draghi, Giuseppe Conte. Intervenendo nel pomeriggio alla kermesse "Digithon", in corso a Bisceglie, il presidente di M5s non ha eluso le domande sulla possibilità di uscire dalla maggioranza e ha aggiunto degli elementi nuovi rispetto alla tempistica e al merito delle risposte che Palazzo Chigi dovrà fornire ai nove punti consegnati mercoledì scorso.

Ma la pressione su Draghi, per continuare a usare la metafora sportiva, non è stata solitaria né episodica, perchè anche i parlamentari del Movimento hanno insistito sui temi principali delle loro rivendicazioni, a partire da reddito di cittadinanza e Superbonus.

"Nel documento - ha rivendicato Conte - non troverete bandierine, né un libro dei sogni, trovate le urgenze del Paese. E se a queste urgenze, in una situazione serissima, drammatica, non si dà una risposta, capite che non ci sono le condizioni per continuare a condividere una responsabilità rispetto a processi decisionali in cui noi siamo stati marginali".

Rispetto a quelle priorità - ha proseguito - c'è non tanto il desiderio ma la concreta determinazione ad affrontarle adesso? Altrimenti la situazione peggiorerà e questa responsabilità di aspettare che peggiori senza intervenire, non la possiamo condividere. Se la risposta è sì - ha concluso - noi ci siamo, se è no non ci possiamo essere, ma per responsabilità". Senza rinunciare all'ironia, il leader pentastellato, rispondendo alla domanda della cronista che voleva sapere se fosse possibile prenotare le vacanze in serenità, senza il rischio di annullarle per la crisi di governo, ha affermato "Partite, poi vi aggiorneremo...".

Tornando al documento consegnato al premier, a chi gli chiedeva quale fosse la deadline per le risposte di Draghi, Conte ha puntualizzato che i tempi sono stretti: "Le urgenze sono oggi. Quando dico che il premier Draghi di fronte a un documento così serio deve poter dare delle risposte concrete, è ovvio che deve fare delle verifiche ma non stiamo parlando nè di mesi nè di settimane".

Conte non ha mancato di replicare a Enrico Letta, che aveva tenuto a puntualizzare che, contrariamente ad alcuni retroscena circolati negli ultimi giorni, la posizione del Nazareno rimane che il governo Draghi sarà in ogni caso l'ultimo della legislatura e che nel caso di caduta dell'esecutivo la strada maestra sarebbe quella del voto, con tutte le ricadute che ciò potrebbe avere sui rapporti tra i dem e M5s.

Rigettando la palla nel campo del Pd, il presidente pentastellato ha affermato che "sul documento ci aspettiamo una valutazione anche da altre forze politiche, anche dal Pd. È su questo che si può ragionare di alleanze. Si parla di campo largo: andiamo vedere quali sono i soggetti, devono essere soggetti che danno garanzie di affidabilità e di leale collaborazione, perchè se non si prendono degli impegni agli occhi dei cittadini ma non si puo' essere conseguenti".

In precedenza, sui social Conte aveva pubblicato un lungo post in cui, citando alcuni dati diffusi in mattinata dall'Istat, aveva rivendicato l'efficacia del reddito di cittadinanza, polemizzando fortemente con chi vi si oppone: "Qualcuno - ha scritto - strumentalizza queste sofferenze: Giorgia Meloni che insulta le famiglie in difficoltà parlando di 'metadone di Stato', Matteo Renzi che raccoglie firme per cancellare il Reddito: una guerra a chi si sostiene con 500 euro al mese combattuta da politici che 500 euro li guadagnano in un giorno". AGI

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