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Mercoledì, 07 Settembre 2022 17:01

A fuoco un'azienda chimica a sud di Milano. Due feriti, uno grave

Written by  Andrea Siravo
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L'incendio è divampato nella Nitrolchimica che si occupa del recupero di solventi e di smaltimento di rifiuti pericolosi. La colonna di fumo nero è visibile a chilometri di distanza. 

Un incendio è divampato alla Nitrolchimica, azienda che si occupa del recupero di solventi e dello smaltimento di rifiuti pericolosi in via Monferrato, zona industriale di San Giuliano Milanese. Una densa colonna di fumo nera, visibile da chilometri di distanza, si è levata dal capannone.

Il rogo è partito dalla Tomolpack, azienda che si occupa della lavorazione di materie plastiche, e si è esteso nelle ditte vicine tra cui la Nitrolchimica.

Due persone sono rimaste ferite, una in modo grave, secondo un primo bilancio. Sono due dipendenti dell'azienda Nitrol ChimicaAltri quindici loro colleghi presenti sul luogo di lavoro al momento dell'esplosione sono valutati sul posto dal personale del 118.

Il più grave dei feriti è stato trasportato in codice rosso con l'elisoccorso all'ospedale di San Gerardo di Monza mentre l'altro in ambulanza in giallo all'ospedale San Paolo di Milano. È un uomo di 43 anni e ha riportato ustioni di secondo e terzo grado a volto, torace, braccia e gambe

L'altro ospedalizzato di 56 anni invece ha ustioni di primo e secondo grado al volto. Dopo una visita e valutazione sul posto degli altri 15 colleghi coinvolti, per uno di loro, un uomo di 37 anni, è stato deciso dal personale del 118 il trasporto in codice verde in pronto soccorso per un taglio alla mano.

Sul posto per spegnere le fiamme e mettere in sicurezza l'area sono intervenute 14 squadre dei vigili del fuoco del comando provinciale di Milano.

"Per precauzione, si invitano i cittadini a chiudere le finestre per evitare possibili esalazioni e a non avvicinarsi alla zona interessata". È l'avvertimento diffuso via Facebook alla cittadinanza di San Giuliano Milanese dal sindaco, Marco Segala.

"Le autorità preposte e le Forze dell'Ordine sono già sul posto per coordinare le operazioni necessarie al suo spegnimento e per la messa in sicurezza della zona", si legge ancora nel post.

L'appello dei medici

Allarme della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) sull'incendio dove stanno bruciando migliaia di litri di solventi. "Si tratta - spiega il presidente Sima, Alessandro Miani - di sostanze classificate come pericolose per la salute e per l'ambiente a causa delle loro caratteristiche chimico-fisiche e tossicologiche". 

I solventi includono "alcune delle sostanze più tossiche in assoluto in quanto corrosive, irritanti, sensibilizzanti/allergizzanti, mutagene e persino tossiche per l'apparato riproduttivo (teratogene, in termine tecnico). L'incendio in atto sta liberando una serie di composti organici volatili che possono nuocere alla nostra salute se inalati o anche semplicemente venendo a contatto con la pelle, gli occhi o le mucose".

"Purtroppo - aggiunge il presidente Sima - non abbiamo grandi mezzi per difenderci dalla dispersione in forma gassosa di questi composti, che legandosi al particolato atmosferico di piu' piccole dimensioni, vale a dire più piccolo del PM 2.5, possono raggiungere gli alveoli polmonari penetrando in profondità nell'apparato respiratorio, in parte fissandovisi per dare luogo a un successivo assorbimento sistemico nella circolazione sanguigna ed in parte venendo fortunatamente espulsa con l'espirazione".

"Naturalmente - ricorda - il pericolo dipende dalla concentrazione delle sostanze, che in questo caso potrebbe essere molto elevata in assenza di venti, ma anche dalla durata dell'esposizione".

Per Miani "bisogna stare lontani dall'area in questione e dalle zone di diffusione delle colonne di fumo in atto, o mantenere le finestre chiuse nel caso in cui si sia costretti a restare nelle proprie abitazioni nel territorio oggetto dell'emergenza, in attesa che il rischio di esposizione continuativa sia interrotto dalla qualificata operazione dei vigili del fuoco al lavoro. In seguito, sarà possibile valutare la penetrazione nel suolo e nelle falde acquifere, in esito alle analisi di ARPA per eventuali effetti di contaminazione ambientale". AGI

(Articolo aggiornato alle ore 16:08)

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