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Venerdì, 23 Settembre 2022 11:01

Da Patierno a Lillo, tanta Italia alla Festa di Roma

Written by  Alessandra Magliaro
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La cura di Francesco Patierno La cura di Francesco Patierno

È un cinema italiano "mai così plurale", che guarda all'estero, che spazia per argomenti e linguaggi, da opere prime a film per il grande pubblico. Esordi, doc e serie come Django. Pietro Castellitto rapina Duce. 

È un cinema italiano "mai così plurale", che guarda all'estero, che spazia per argomenti e linguaggi, da opere prime a film per il grande pubblico.

"Forse si produce troppo, forse si produce troppo nel mondo, di sicuro c'è un momento straordinario e il cinema italiano c'è", ha detto il presidente della Fondazione Gianluca Farinelli alla presentazione della Festa di Roma testimoniando la massiccia selezione nell'edizione in programma dal 13 al 23 ottobre.

Nel festival che si rinnova - "Non è Cannes, non è Venezia, non è Berlino ma un festival internazionale e allo stesso tempo di città, Roma, la capitale del cinema" - sono due i film italiani scelti dalla direttrice artistica Paola Malanga per il concorso Progressive Cinema tutto orientato alla ricerca, allo scouting, alla valorizzazione di talenti e alle opere prime, respirando l'aria del presente. "C'è molto cinema italiano - ha sottolineato Malanga - ma è tutto meritato ed è segno di grande vitalità".
In concorso ci sono LA CURA di Francesco Patierno, ambientato a Napoli in pieno lockdown mentre nella città spettrale Francesco di Leva, Alessandro Preziosi e altri rileggono La peste di Albert Camus, e I MORTI RIMANGONO CON LA BOCCA APERTA di Fabrizio Ferraro, storia di quattro partigiani che fuggono in mezzo alla neve sull'Appennino dell'Italia centrale, nel 1944.
Ma poi tanti nelle altre sezioni a cominciare da GRAND PUBLIC, la sezione non competitiva dedicata al cinema per il grande pubblico (in questa separazione 'grande pubblico' e 'progressive cinema' c'è il profilo della nuova Festa del cinema), per un totale di 16 titoli si trovano il film di apertura IL COLIBRI' di Francesca Archibugi con Pierfrancesco Favino, Kasia Smutniak, Bérénice Bejo, Laura Morante, tra gli altri, che sarà preceduto dal cortometraggio LUCIANO PAVAROTTI, LA STELLA di Gianluigi Toccafondo. Poi ASTOLFO di Gianni Di Gregorio con lo stesso Di Gregorio pensionato romano sfrattato che torna a vivere nel palazzotto di famiglia in un paesino dell'Italia centrale; la commedia ERA ORA di Alessandro Aronadio con Edoardo Leo e Barbara Ronchi; L'OMBRA DI CARAVAGGIO di Michele Placido con Riccardo Scamarcio pittore e Louis Garrel investigatore che lo spia per conto di Paolo V; IL PRINCIPE DI ROMA di Edoardo Falcone, con Marco Giallini nella Roma papalina del 1829 omaggio al cinema di Gigi Magni; RAPINIAMO IL DUCE di Renato De Maria con Pietro Castellitto re del mercato nero (con la fidanzata Matilda De Angelis) nella Milano del '45 poco prima di Piazzale Loreto; il pirandelliano LA STRANEZZA di Roberto Andò con Toni Servillo, Salvo Ficarra e Valentino Picone; la commedia surreale WAR - LA GUERRA DESIDERATA di Gianni Zanasi con Edoardo Leo, Miriam Leone, Giuseppe Battiston tra gli altri in una guerra Italia-Spagna tutta da ridere.
FREESTYLE, la sezione non competitiva di 25 titoli dalle serie ai video clip ai tantissimi documentari, è una miniera piena di sorprese italiane. Si va dall'esordio con BASSIFONDI di Francesco Pividori, in arte Trash Secco, artista e videomaker per Achille Lauro e Marracash con un film scritto da Damiano e Fabio D'Innocenzo su due senzatetto romani, al doc 75 - BIENNALE RONCONI VENEZIA di Jacopo Quadri sull'avventura teatrale della generazione che a metà degli anni Settanta si convince che il teatro possa cambiare il mondo. Sospeso tra noir e commedia, c'è LA CALIFORNIA di Cinzia Bomoll con la voce di Piera Degli Esposti, il suo ultimo lavoro, mentre il nipote di Franca Rame, Gianluca, porta il documentario DARIO FO: L'ULTIMO MISTERO BUFFO. Sarà una sorpresa LA DIVINA COMETA di Mimmo Paladino con i Servillo, De Gregori, Nino D'Angelo, mentre DJANGO - LA SERIE di Francesca Comencini con Matthias Schoenaerts, Nicholas Pinnock, Noomi Rapace testimonia il trend del new western e la declinazione internazionale della nostra produzione. Si scommette il sold out per il doc ER GOL DE TURONE ERA BONO di Francesco Miccichè, Lorenzo Rossi Espagnet e per l'altra serie SONO LILLO di Eros Puglielli con il quesito buffo: A cosa serve essere Posaman?. Ci sono poi ROMULUS II - LA GUERRA PER ROMA di Matteo Rovere (ep. 1) e Enrico Maria Artale (ep. 2); IL MALEDETTO di Giulio Base. Tra i doc di Freestyle ci sono anche AMATE SPONDE di Egidio Eronico; DANIEL PENNAC: HO VISTO MARADONA! di Ximo Solano coproduzione Spagna-Italia; ENRICO CATTANEO / RUMORE BIANCO di Francesco Clerici, Ruggero Gabbai; JAZZ SET di Steve Della Casa e Caterina Taricano; LIFE IS (NOT) A GAME di Antonio Valerio Spera dedicato alla street artist Laika; NINO MIGLIORI. VIAGGIO INTORNO ALLA MIA STANZA di Elisabetta Sgarbi; LA PAZ DEL FUTURO di Francesco Clerici e Luca Previtali; SOUVENIR D'ITALIE di Giorgio Verdelli. Nella sezione proiezioni speciali KILL ME IF YOU CAN di Alex Infascelli, GOOD MORNING TEL AVIV di Giovanna Gagliardo, КОРДОН KORDON (CONFINE) di Alice Tomassini; ORA TOCCA A NOI - STORIA DI PIO LA TORRE di Walter Veltroni; RITRATTO DI REGINA di Fabrizio Ferri sui 70 anni di regno di Elisabetta II, UMBERTO ECO - LA BIBLIOTECA DEL MONDO di Davide Ferrario; VIA ARGINE 310 di Gianfranco Pannone. Ansa

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