Print this page
Venerdì, 28 Ottobre 2022 12:33

G20 ad alta tensione. Putin: "Forse andrò a Bali". Biden: "Non voglio incontrarlo"

Written by 
Rate this item
(0 votes)
Vladimir Putin Vladimir Putin

Il capo del Cremlino alza i toni contro l'Occidente, apre a una possibile partecipazione al vertice indonesiano ma il presidente americano fa sapere che non si siederà con lui. Il presidente russo: "È il decennio più pericoloso dalla Seconda guerra mondiale. Non siamo nemici dell'Occidente, difendiamo il nostro diritto ad esistere". 

Il presidente americano "non ha intenzione" di incontrare al G20 di Bali, in Indonesia, Vladimir Putin. Lo ha riferito la Casa Bianca spiegando come Joe Biden non abbia intenzione "di sedersi ad un tavolo e discutere" con il presidente russo. Ed è qui che siamo oggi". La conferma è poi arrivata dal portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, John Kirby.

Da parte sua, invece, Vladimir Putin ha afferamto che potrebbe partecipare al G20 indonesiano. "Forse ci andro'", ha detto, citato da Ria Novosti, parlando al Valdai International Discussion Club. "Sono grato al presidente
dell'Indonesia per l'invito a partecipare al G20. In ogni caso la Federazione russa sarà rappresentata ad alto
livello", ha detto

Putin: "È il decennio più pericoloso dalla Seconda guerra mondiale"

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha rispolverato tutta la sua retorica anti-Occidente accusandolo di fare un "gioco pericoloso e sporco" mentre cerca di spingere l'acceleratore della guerra in Ucraina. Il risultato però è che adesso il mondo affronta il decennio "più pericoloso, imprevedibile e importante dalla Seconda guerra mondiale".

Parlando a tutto campo, per oltre mezz'ora e poi rispondendo a una serie di domande, il leader russo ha assicurato che "le difficolta' causate dalle sanzioni sono state superate" e non ha risparmiato critiche all'Occidente e al mondo unipolare, che è giunto al termine, ha detto: "Chi semina vento, raccoglie tempesta".

La Russia come "una civiltà indipendente e unica, non si è mai considerata e non si considera un nemico dell'Occidente". Non sta "sfidando le elite occidentali" né vuole prendere il posto del "potere egemonico" nel nuovo ordine mondiale.

Ma non vuole neanche accettarne i valori: "Se le elite occidentali credono di poter avere decine di generi e parate di gay pride, hanno il diritto di farlo. Ma non possono esigere che altri seguano la stessa direzione". E dunque sarà bene che i Paesi occidentali inizino a parlare "alla pari" con il resto del mondo di "un futuro comune"."E prima lo fanno, meglio è".

Nel suo discorso al Valdai Discussion Club, un thinktank che ha sede a Mosca e che è il più importante forum di discussione in Russia, con un discorso preannunciato dal suo portavoce come "poderoso", ha accusato l'Occidente di essere accecato dal colonialismo e di avere una sua cultura e valori che cerca di imporre sul resto del mondo; ha aggiunto che Usa e Nato hanno respinto i tentativi di Mosca di costruire buone relazioni perché decisi a rendere la Russia vulnerabile e ha anche accusato l'Occidente di usare le sanzioni economiche e le "rivoluzioni colorate" contro i rivali perché non riesce più a competere in modo equo con la crescente potenza economica e politica dell'Asia.

Quanto alla guerra in Ucraina, è stata "inevitabile", il risultato di anni di tensioni ribolliti per diverso tempo. "Le tensioni si accumulano e c'è un terremoto", ha detto; e gli ultimi sviluppi sono "spostamenti tettonici dell'ordine mondiale". 

Anzi, non è stata la Russia, ma l'Occidente a causare gli eventi in Ucraina. Putin ha comunque assicurato che la Russia non ha mai parlato di usare armi nucleari e ha invece di nuovo accusato Kiev di avere la tecnologia per creare e potenzialmente far esplodere una "bomba sporca" in Ucraina. Si è detto però anche pronto a "risolvere qualsiasi problema" nel dialogo con gli Stati Uniti.

"L'Occidente dovrà avviare un dialogo su base paritaria su un futuro comune nelle questioni internazionali". "Prima e', meglio e'", ha aggiunto sottolineando che "ci sono due strade per l'umanità: o accumulare problemi o cercare insieme di trovare soluzioni, anche se non ideali, ma efficaci".

Intanto, in un colloquio telefonico con l'omologo russo, Serghei Lavrov, il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, ha affermato che Pechino "è disposta a rafforzare i rapporti con Mosca a tutti i livelli per dare maggiore stabilità al mondo. "Ogni tentativo di bloccare il progresso delle relazioni tra Cina e Russia "non avrà mai successo", ha avvertito Wang, secondo il quale "è diritto legittimo di Cina e Russia realizzare il loro sviluppo e rilancio, che si conforma pienamente alla tendenza di sviluppo dei tempi".

La Cina, ha aggiunto Wang, si impegna a "sostenere formalmente" la Russia contro difficoltà e disordini e a stabilirsi ulteriormente come "grande potenza" sul palcoscenico internazionale. AGI

Read 921 times