Tutto sommato, "che la manovra non piaccia a sindacati, Confindustria e Banca d'Italia, vuol dire che non pende da nessuna parte" e dunque "è un buon segno, va bene". Giovanbattista Fazzolari si unisce alle voci di quanti osservano che "sia normale che ognuno, in fase di Legge di bilancio, dica quali sono gli aspetti che lo deludono, ci sta". Dove la lettura del sottosegretario all'Attuazione del Programma, e tra i più stretti collaboratori di Giorgia Meloni, entra più direttamente nel vivo della giornata è quando sottolinea che "Bankitalia è partecipata da banche private", insomma "è un'istituzione che ha una visione, legittimamente, e questa visione fa sì che reputi più opportuno che non ci sia più, di fatto, utilizzo di denaro contante".
"Questa però - annota ancora Fazzolari - non è la visione della Bce. Non è che uno è cattivo e uno è buono... Abbiamo due opinioni radicalmente diverse". "La Bce - ragiona allora l'esponente FdI - ribadisce che la banconota è l'unica moneta a corso legale e che gli Stati membri non possono limitare l'utilizzo dell'unica moneta a corso legale a favore di una moneta privata. Bankitalia, legittimamente, ha un'altra visione che reputa, invece, più opportuno che i cittadini - dice ancora - si avvalgano di una moneta privata del circuito bancario".
Fonti di governo "Mai in discussione l'Autonomia di Bankitalia"
Nessuna polemica, ma una riflessione sulle visioni a confronto in tema di ricorso alla moneta elettronica. Sono fonti di governo a inquadrare così le parole di Fazzolari, sulla linea manifestata oggi in audizione alla Camera da Bankitalia, sul tema del tetto al contante e della soglia per l'uso dei Pos.
Fazzolari - si spiega - in sostanza non ha mai messo in discussione l'autonomia della Banca d'Italia, che gode invece di pieno apprezzamento per il suo operato e nello specifico, si fa osservare ancora, le parole nel corso dell'audizione di Fabrizio Balassone a proposito di moneta elettronica e denaro contante delineavano quella che viene letta alle stesse fonti come una legittima visione a sostegno dell'utilizzo della moneta elettronica che, ribadiscono le stesse fonti, è una moneta privata.
Una prospettiva con la medesima legittimità con cui altri, e tra questi c'è anche la Bce, sottolineano e ricordano l'esigenza di non escludere dal circuito di pagamento il denaro contante, che al momento, si rileva ancora, è l'unica moneta a corso legale. Quindi - è la sintesi - un ragionamento su posizioni legittime, senza alcuna polemica o volonta' di mettere in discussione l'autonomia della Banca d'Italia.
Tajani:
"Con tutto il rispetto, dissento" dalle osservazioni di Bankitalia, "non credo che il tetto al contante a 5 mila euro sia uno strumento per favorire l'evasione e la corruzione, anzi aiuta la crescita economica. Cosi' facilitiamo, per esempio, i turisti stranieri a usare il contante come sono abituati a fare perche' altrimenti vanno in vacanza altrove". Questa la posizione espressa dal vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
Il reddito di cittadinanza
"Ho visto un filmato diffuso da Conte di una signora con sei figli. Almeno una cosa Conte la dovrebbe sapere, cioè come funziona il reddito di cittadinanza e quali sono le modifiche". Fazzolari tiene a rimettere in ordine i pezzi sulla scacchiera e rivendica che "noi abbiamo detto che cambia solamente per i soggetti tra i 18 e i 59 anni, senza figli minori a carico - puntualizza - e occupabili".
"Il soggetto che continua a prendere il reddito di cittadinanza è il minore a carico, a prescindere. Una persona con sei figli a carico minori viene coperta e, per di piu', è aggiuntivo l'assegno unico. Quindi quella casistica non è stata modificata rispetto a prima", osserva ancora. Una riflessione che si collega alla questione dei timori di 'autunno caldo': "È chiaro che se poi, invece, una forza di opposizione come M5s va in giro a raccontare che togliamo i soldi ai minori in difficoltà, diventa tutto più complicato", mette in guardia.
A chi gli domanda se, in pratica, stia paventando che c'è chi soffia sul fuoco in piazza, il sottosegretario all'Attuazione del programma risponde dicendo: "Non dico questo, dico che raccontare esattamente come stanno le cose è più serio". "Uno puo' non essere d'accordo su come abbiamo modificato il Reddito, basta che lo contesti per come lo abbiamo modificato. Dire che lo abbiamo tolto ai minori a carico non è vero. La situazione è difficile in tutta Europa, non solo in Italia. Se poi qualcuno racconta in modo distorto - avverte l'esponente FdI - la cosa diventa ancora più difficile".
Il Superbonus
"Non lo proroghiamo", anche perchè "non è quello il problema". Fazzolari spiega invece che "il problema sono i crediti di imposta" e anticipa che "stiamo tentando di trovare su questo una soluzione". Il sottosegretario osserva ancora che "al 110% o al 90%, cambia che l'inquilino che deve fare 10 mila euro di lavori prima non pagava niente e ora deve pagare 1000 euro, ma per chi è in difficolta' - assicura - interveniamo con un apposito fondo".
"Si confondono i due temi che sono diversi. Dobbiamo trovare un meccanismo per cui le banche possano trovare un qualche interesse a prendersi questi crediti senza che questo - rileva ancora l'esponente FdI - mandi all'aria i conti pubblici, perchè vale 60 miliardi e non puo' essere che li paga lo Stato".