ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Lunedì, 12 Dicembre 2022 12:17

In Perù due manifestanti uccisi nelle proteste contro il nuovo governo

Written by  Gaia Vendettuoli
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 Violenti scontri tra manifestanti e polizia dopo la destituzone di Pedro Castillo Violenti scontri tra manifestanti e polizia dopo la destituzone di Pedro Castillo

Una della vittime era un adolescente. Nella città meridionale di Andahuaylas sono scoppiati violenti scontri con la polizia. Le proteste sono aumentate nelle città del nord e delle Ande, da quando è stato destituito il presidente Castillo che aveva tentato un golpe. 

Si diffondono in Perù le proteste contro il nuovo governo e negli scontri con la polizia restano uccisi due manifestanti nella città meridionale di Andahuaylas. I dimostranti invocano uno sciopero nazionale e chiedono nuove elezioni e il rilascio dell'ex presidente detenuto, Pedro Castillo.

Le proteste sono aumentate, in particolare nelle città del nord e delle Ande, da quando mercoledì il Parlamento del Perù ha destituito il presidente Castillo che aveva tentato un "golpe" sciogliendo il Congresso. Dina Boluarte, ex procuratore e vicepresidente di Castillo, ha subito prestato giuramento per sostituirlo.

E sabato ha presentato il suo nuovo gabinetto, un gruppo dal profilo indipendente e tecnocratico che comprende otto donne. Boluarte ha nominato primo ministro l'ex procuratore Pedro Angulo.

Dopo l'impeachment, Castillo è stato arrestato e domenica i manifestanti nelle città dell'interno del Paese, tra cui Cajamarca, Arequipa, Huancayo, Cusco e Puno, ne hanno chiesto il rilascio. Nuovi scontri sono scoppiati tra manifestanti e polizia nella città meridionale di Andahuaylas, provocando due morti e almeno cinque feriti - tra cui un agente di polizia - mentre secondo le autorità locali i manifestanti tentavano di prendere d'assalto l'aeroporto della città.

La polizia antisommossa è stata schierata all'aeroporto per contenere le migliaia di dimostranti ad Andahuaylas, che si trova nella regione natale di Boluarte, Apurimac. I manifestanti hanno sparato fionde e lanciato pietre, mentre la polizia ha risposto con gas lacrimogeni, come mostrano le immagini trasmesse dalla tv locale.

Una stazione di polizia nella città Apurimac di Huancabamba è stata incendiata, ha riferito la radio Rpp. "Esorto le persone a mantenere la calma", ha detto il ministro dell'Interno, Cesar Cervantes, annunciando la seconda morte poco dopo che la polizia ha confermato la prima.

L'ufficio del difensore civico nazionale per i diritti umani ha affermato che uno dei deceduti era un adolescente che si era unito alle manifestazioni. Gli scontri di sabato ad Andahuaylas hanno provocato il ferimento di sedici civili e quattro poliziotti.

Domenica pomeriggio il Congresso di destra si è riunito in una sessione d'emergenza per discutere della crisi, ma è stato sospeso dopo una vera e propria rissa. Nelle immagini diffuse dai social media, si vede un uomo che prende a pugni un collega e poi vari membri del Congresso che si spintonano. Nel frattempo, i sindacati rurali e le organizzazioni che rappresentano i popoli indigeni hanno chiesto uno "sciopero a tempo indeterminato" a partire da martedì a sostegno di Castillo, lui stesso figlio di una famiglia contadina.

Tra le altre richieste, la sospensione del Congresso, elezioni anticipate e una nuova costituzione, nonché l'immediato rilascio di Castillo, secondo una dichiarazione del Fronte agrario e rurale del Perù, che raggruppa una dozzina di organizzazioni. Il Fronte rurale sostiene che Castillo "non ha perpetrato un colpo di stato" mercoledì quando ha annunciato la sospensione del Congresso e ha detto che si sarebbe pronunciato per decreto.

A Lima, il partito di sinistra Perù Libero ha organizzato una manifestazione domenica pomeriggio nella storica Plaza San Martin, epicentro delle manifestazioni politiche del Paese. Con il suo background come insegnante rurale e leader sindacale, e con pochi contatti con le èlite della nazione, Castillo ha sempre ottenuto il forte sostegno delle regioni andine. Il presidente destituito è stato arrestato mentre si recava all'ambasciata messicana per chiedere asilo, e i pubblici ministeri lo hanno accusato di ribellione e cospirazione. Le richieste di nuove elezioni arrivano quando recenti sondaggi mostrano che quasi nove peruviani su 10 disapprovano la legislatura della nazione. AGI

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