È il giorno della premier Giorgia Meloni al congresso della Cgil. Alle 12 il presidente del Consiglio sarà sul palco della kermesse di Rimini davanti ai 986 delegati.
Era dal 1996 - l'ultimo è stato Romano Prodi - che non interveniva un capo dell'esecutivo. Il gruppo di minoranza del sindacato ha organizzato un presidio con striscioni e peluche, per ricordare la tragedia di Cutro. La premier ha già fatto sapere di non temere eventuali fischi. Parlerà di lavoro, ripeterà che il salario minimo non è "la soluzione", ma soprattutto sarà questa la 'vetrina' per illustrare le ricette del governo e spiegare la riforma del fisco.
La platea ieri non ha risparmiato critiche a Calenda che oggi ha replicato: "Del sindacato mi colpisce che ti elencano tutta una serie di cose che vogliono senza mai spiegarti come si ottengono, questo è un punto della loro crisi, che infatti è profondissima". La stessa accoglienza è prevista per il presidente del Consiglio che ha accettato l'invito anche di fronte alle minacce di sciopero.
Le reazioni
"Uno sciopero sarebbe legittimo ma il mio auspicio è che non ci siano posizioni pregiudiziali", ha detto ieri il ministro dell'Agricoltura Lollobrigida.
E sul tema del lavoro si è soffermato anche il vicepremier e responsabile degli Esteri Tajani: il paradosso" che il centrodestra difende i lavoratori e la sinistra no. "Il salario minimo, come chiede l'Unione Europea, deve essere realizzato in quei Paesi in cui la contrattazione collettiva non arriva all'80 per cento dei lavoratori".
Sul fronte dell'economia c'è da registrare il rilancio di accuse da parte del governo sulle scelte della Bce: "Sono fallimentari, in Italia e in Europa, e le stanno pagando le famiglie e le imprese", ha detto questa mattina il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Salvini. "Speriamo che la signora Lagarde - ha aggiunto - interrompa il suo furore aumentistico, altrimenti per un'impresa o per una famiglia chiedere un mutuo o un prestito in banca diventerà impossibile". Il leader della Lega ha parlato anche di fisco: la riforma è caratterizzata "dalla semplificazione che costa zero e ai cittadini fa risparmiare tempo" e dalla riduzione "nel tempo gli scaglioni Irpef, ovviamente partendo da chi guadagna di meno".
Meloni: "Serve una strada nuova, puntare tutto sulla crescita"
"Molte tesi" avanzati nel congresso della Cgil "non le condivido", dice la premier Giorgia Meloni parlando al congresso della Cgil a Rimini. Il presidente del Consiglio parla dei dati sulla disoccupazione e dei bassi salari in Italia. "Finora le ricette" non hanno funzionato, "bisogna pensare su una strada nuova, puntando tutto sulla crescita economica", è stato detto che "si può aumentare il lavoro per decreto" o che si può aumentare il salario per legge, "la ricchezza la creano le aziende con i lavoratori. Quello che compete allo Stato è immaginare regole giuste e pensare alla destribuzione della ricchezza. Bisogna mettere - dice Meloni - le imprese e i lavoratori nelle condizioni" per favorire la crescita, "bisogna far ripartire l'economia e ridare fiducia" al sistema, osserva Meloni.
Landini: "Vogliamo ascoltare per essere ascoltati"
"Abbiamo scelto tutti insieme di fare un congresso aperto. Abbiamo detto che è il momento in cui bisogna imparare a ascoltare, anche chi può avere idee diverse dalle nostre. È la condizione per potere chiedere di avere il diritto di essere ascoltati. Ringrazio a nome di tutto il congresso" Giorgia Meloni "che ha accettato di venire a discutere con noi". Cosi' il segretario generale della Cgil Maurizio Landini ha introdotto Giorgia Meloni al congresso della Cgil. "Noi vogliamo non essere spettatori ma protagonisti del cambiamento del nostro Paese", ha sottolineato Landini
Meloni: "Confronto con schiettezza per l'unità del Paese"
"Con questa presenza credo che possiamo tentare di celebrare l'unita' nazionale. L'unità non è annullare la contrapposizione che ha un ruolo positivo e educativo per la comunità. L'unità è l'interesse superiore, da un senso alla contrapposizione". Lo dice la premier Giorgia Meloni al congresso della Cgil a Rimini. "Se il nostro cuore è sincero lavoriamo tutti per il bene della nazione. Se lo spirito è questo si lavora" insieme portando avanti "un confronto con la schiettezza delle idee".
Meloni: "Sono qui per rispetto e per il confronto"
"Ringrazio tutta la Cgil dell'invito, anche chi mi contesta. Non ho voluto rinunciare a questo appuntamento in segno di rispetto e in coerenza con un percorso di confronto e ascolto che il governo sta portando avanti". Lo dice il presidente del Consiglio Giorgia Meloni parlando dal palco del congresso del Cgil a Rimini. "Questo congresso è un esercizio di democrazia importante", afferma. Timori di fischi? "Vengo fischiato da trent'anni... Non mi spaventano i fischi... Sono cavaliere al merito in questa materia...".
Sindacalisti abbandonano la sala quando Meloni prende la parola
Un gruppo di delegati della Cgil ha abbandonato la sala del Palacongressi di Rimini, cantando 'Bella ciao' con il pugno chiuso, non appena Giorgia Meloni e' salita sul palco per il suo intervento al congresso. Meloni ha atteso che uscissero prima di iniziare a parlare.
Meloni: "Penso sia giusto esserci"
"Non so che accoglienza aspettarmi in ogni caso penso che sia giusto esserci". Cosi' il presidente del Consiglio Giorgia Meloni rispondendo alle domande dei giornalisti al suo arrivo al congresso della Cgil.