ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Mercoledì, 05 Aprile 2023 18:19

Trump incriminato: "Sono un prigioniero politico"

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 Conferenza stampa di Donald Trump nella residenza di Mar -a - Lago in Florida Conferenza stampa di Donald Trump nella residenza di Mar -a - Lago in Florida

L'ex presidente contro il procuratore distrettuale Alvin Bragg: "É finanziato da George Soros". Poi torna a parlare dei "brogli elettorali" del 2020. "Il mio unico fine è di aver difeso l'America." 

Ha promesso checombatterà, accusato il procuratore distrettuale Alvin Bragg di "essere finanziato da George Soros" e ritornato a parlare dei brogli elettorali del 2020Donald Trump ha lanciato il suo messaggio da Mar-a-Lago, in Florida, dove è tornato da New York, al termine di una giornata storica e pesante, in cui è diventato il primo ex presidente nella storia degli Stati Uniti a essere incriminato.

Il giudice Juan Merchan gli ha contestato trentaquattro capi d'accusa, tutti felony, cioè reati non marginali, anche se non gravi, punibili nello Stato di New York per un massimo di quattro anni.

Ma il Trump che aveva annunciato il suo messaggio all'America, in coda a una giornata di prime volte - il consegnarsi alle autorità, la messa in stato d'arresto, le impronte digitali, l'ingresso nell'aula di tribunale, quel sedersi con gli avvocati sul banco degli imputati - alla fine ha un po' deluso. Il discorso ha ricalcato quello dei comizi, ma è durato molto meno, meno di mezz'ora. Trump non è entrato nel dettaglio delle contestazioni: è accusato da due donne di averle pagate in nero, truccando i bilanci, perché non rivelassero in piena campagna elettorale, eravamo nel 2016, la loro relazione con il tycoon.

A questi due casi, identificati come Woman 1 e Woman 2, ma che per tutti sono Karen McDogual, la playmate, e Stormy Daniels, la porno star, si è aggiunto il portiere della Trump Tower, indicato nei documenti della procura come il "doorman", Dino Sajudin, che ricevette da Trump 30.000 dollari a patto che non parlasse della storia di cui diceva di sapere: quella del figlio illegittimo nato dalla relazione tra il tycoon e una donna addetta alla portineria della Trump Tower.

L'ex presidente ha continuato a leggere, con poco entusiasmo, il testo che scorreva dal teleprompter, il gobbo elettronico. Quando è arrivato ai saluti, dopo meno di mezz'ora, qualcuno è rimasto sorpreso, altri sollevati. La serata, che ha cambiato per sempre la biografia di Trump, è finita. 

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