"L'esigenza di fare dell'Europa una protagonista non trova adeguata risposta nella visione di un'Unione come somma temporanea e mutevole di umori e interessi nazionali, quindi, per definizione, perennemente instabile". Lo ha detto Sergio Mattarella in una prolusione all'università' Jagellonica nel giorno finale della sua visita di Stato in Polonia.
La guerra in Ucraina
"A questo insensato tentativo di sovvertire le regole dell'ordine internazionale, l'Unione Europea ha saputo reagire con fermezza e - con unita' di intenti - continuerà a sostenere l'Ucraina - ha spiegato - un sostegno che si esprime in molti modi e voi e la vostra Università ne siete esempio di grande valore. Dall'inizio del conflitto avete accolto qui più di mille rifugiati, mettendo a loro disposizione non solo spazi, ma il vostro tempo, la vostra conoscenza, offrendo assistenza legale, psicologica, formazione, per garantire quella dignità che altri pretendeva di strappare loro. Uno sforzo e una solidarietà replicate in tutto il territorio polacco, dove ha trovato rifugio più di un milione e mezzo di profughi ucraini, e in molti altri Stati dell'Unione Europea, che hanno cosi' dato prova di capacita' d'azione. Oggi dobbiamo lavorare tutti per preservare il valore di questa unita'".
"È un bene primario che va assolutamente salvaguardato. Fronteggiare con successo le gravi conseguenze del perdurare del conflitto, dall'esplosione dei fenomeni migratori alle crescenti diseguaglianze economiche e sociali, alla insicurezza energetica ed alimentare, è la sfida alla quale gli europei sono chiamati" ha concluso il presidente della Repubblica. AGI